Vodafone si conferma come miglior operatore di rete mobile 4G in Italia nel 2022, ottenendo 34.447 punti nella classifica di Altroconsumo (i test in 5G sono stati scorporati da quelli che concorrono alla classifica generale). Seguono a grande distanza gli altri 3 operatori, con punteggi quasi sovrapponibili: Iliad, con 24.497 punti, che detiene per poco la seconda posizione in classifica. A seguire TIM (23.715), che ha di poco sopravanzato WindTre (23.037). Rispetto a quanto rilevato nel 2021, tutti gli operatori hanno avuto un incremento che deriva principalmente dai miglioramenti delle performance di velocità di download.
Questo quanto emerge dalla consueta indagine di Altroconsumo sulla performance dei provider di telefonia mobile, effettuata grazie al contributo di oltre 20.000 utenti tramite l’app CheBanda, che consente di misurare la qualità della rete mobile del proprio operatore. Il contributo dei consumatori ha permesso di valutare una serie di parametri quali: velocità di download e upload (calcolo del tempo necessario per scaricare e inviare un file di una dimensione prefissata), qualità di navigazione su siti internet (il test verifica l’apertura di una lista di pagine internet in un browser integrato, verificando se la pagina si apre correttamente o meno e il tempo necessario) e qualità della visione di video (il test verifica il tempo necessario a far partire la riproduzione di un video, eventuali interruzioni ed errori).
Il test misura la velocità di trasmissione per scaricare dati nel nostro smartphone (download) e per inviarli (upload). Dato che questi parametri impattano non soltanto sul tempo necessario a ricevere e inviare file (foto, video, documenti), ma anche sul tempo necessario ad accedere ai siti internet e a interagire con questi, sono estremamente importanti e influenzano gli ulteriori parametri di qualità d’uso. Vodafone risulta anora in testa con 51,2 Mbps per dowload e 11,9 Mbps per upload, + 28% di velocità di dowload rispetto al 2021.
Il test monitora anche l’accesso ad alcuni tra i siti internet più visitati, verificando se la pagina si apre correttamente e il tempo necessario ad accedervi. Se il ritardo complessivo è inferiore ai 10 secondi, la qualità di navigazione (QNB) viene considerata buona; un ritardo superiore o un fallimento nell’accesso alla pagina vengono considerati negativi. Per ogni operatore viene conteggiata la percentuale di successo.
In più, il test verifica il tempo di caricamento e di attesa del video selezionato, eventuali pause (buffering) e tempi di attesa. Per ritardi inferiori ai 12 secondi, la qualità di streaming (QSB) viene considerata buona; ritardi superiori o un fallimento nel caricamento del video vengono considerati negativamente. Per ogni operatore viene conteggiata la percentuale di successo.
Inoltre, le misurazioni sono state effettuate dagli utenti utilizzando la miglior tecnologia mobile per cui la maggioranza dei test è avvenuta in 4G (quasi l’89%), una piccola parte in 3G (poco oltre il 2%), un valore trascurabile in 2G (inferiore allo 0,5%) e, un’altra parte, oltre l’8%, in 5G, che vede una rapida crescita, raddoppiando il suo valore rispetto ad un anno fa.
Per quanto riguarda il 5G, il miglioramento delle performance delle reti mobili è notevole rispetto a quelle del 4G. Il 5G promette un miglioramento sulla velocità di dowload, che effettivamente è già percepibile per tutti gli operatori valutati. Infatti, si passa da valori che si aggirano intorno ai 40 Mbps del 4G, a seconda dell’operatore, a velocità che arrivano a 80 e 90 Mbps rispettivamente per WindTre e Iliad fino ad d arrivare a circa 150 Mbps per Vodafone e Tim. Al contrario, le valutazioni positive nei confronti della latenza, ossia il tempo che intercorre tra un’azione dell’utente e l’effettiva risposta della rete, diminuiscono considerevolmente per il 5G rispetto al 4G.
Nota metodologica:
Per stilare le classifiche della qualità sulla telefonia mobile sono stati presi in esame i dati dell’intero anno 2022, (dal primo gennaio 2022 al 31 dicembre 2022) forniti da 20.386 utenti tramite l’app CheBanda, con la quale, a partire dai primi mesi del 2016, è possibile misurare la qualità della rete mobile del proprio operatore, condividendo con Altroconsumo l’informazione.
Per gli operatori meno diffusi tra gli utenti, infatti, i test effettuati sono stati in numero non sufficiente per una valutazione attendibile. I test in 5G sono stati scorporati da quelli che concorrono alla classifica generale e presentati in maniera a sé stante. Pertanto, i dati sono da considerarsi come valori indicativi, per diversi motivi.
Innanzitutto, per usufruire del 5G è necessario avere dotazioni specifiche, dal telefono compatibile a un piano tariffario apposito. Inoltre, la copertura del 5G è ancora molto bassa e diffusa principalmente nelle maggiori città italiane. E anche nelle località in cui il 5G è attivo, la presenza degli operatori può variare, con un operatore presente in una località e un altro in un’altra località, rendendo così poco attendibile un giudizio univoco sull’intero territorio italiano