STRAPPANDO TRE PUNTI A LEGNAGO
Chiuso il girone di ritorno al settimo posto, a +5 sulla zona rossa

PLUVITEC LEGNAGO – AMA SAN MARTINO 0-3
(18-25, 18-25, 20-25)
Pluvitec Legnago: Murari 2, Vicentini F., Baratto, Botez 8, Migliorin 14, Valle 3, Montecchiari (L), Ghedini, Vicentini P. 2, Bernardinello, Bissoli 3, Tonini (2L). All. Vicentini
Ama San Martino: Zambelli 4, Cassandra 14, Zappalà 9, Porta 5, Lorenzini 8, Santini 6, Bonfiglioli (L), Caffagni 7, Gozzi, Righi, Fregni (2L), Brizzi, Morselli. All. Bassoli
Durata: 25’, 25’, 24’. Tot. 1h23’
Note Legnago: ace 3, service error 9, ricezione 64%, attacco 34%, muri 4
Note Ama: ace 2, service error 6, ricezione 54%, attacco 48%, muri 11

Chiudere in bellezza il girone di andata e ritrovare il sorriso salendo a 19 punti in classifica da settimo posto: fatto. È stata un’Ama determinata e compatta quella che si è presentata a Legnago per battere il fanalino di coda Pluvitec (rimasto così a quota 6 punti in tredici gare), con l’obiettivo dichiarato di allontanarsi dalla pericolosa zona retrocessione che ora dista 5 punti. Nonostante una settimana segnata da diversi acciacchi e dal cambio di allenatore, con il passaggio dalla direzione di Baraldi a quella del suo vice Bassoli, l’Ama è rimasta concentrata sulla meta mettendo in cassaforte tre punti d’oro. Ora il calendario prevede tre settimane di pausa dedicate al lavoro in palestra: si tornerà in campo soltanto sabato 4 febbraio per sfatare il tabù della Bombonera per la prima giornata del girone di ritorno contro la terza della classe Querzoli Volley Forlì, come sempre alle 17.

“L’approccio alla trasferta è stato positivo, fin dal primo set abbiamo guadagnato un vantaggio notevole lavorando bene in battuta e in attacco – spiega il coach Nicolò Bassoli – Legnago ha confermato di avere un paio di individualità importanti come l’opposto Migliorin, ma giocando di squadra siamo riusciti ad arginarle. Anche chi è salito in corso d’opera ha dato il meglio e il risultato è stato netto: a fare la differenza 11 muri punto contro i 4 avversari. Il terzo set è stato quello più combattuto, arrivando al punto numero 15 in parità per poi riuscire a dare la zampata finale. Sul finale siamo stati bravi ad adattarci alle nuove situazioni generate cambi al palleggio e in banda nella metà campo avversaria, abbiamo combattuto fino alla fine e questo ha premiato”.