“Per un calcio integrato” all’Orogel Stadium con sei calciatori bianconeri
Andrea Ciofi, Erasmo Mulè, Antonio Candela, Riccardo Toni e i fratelli Cristian e Stiven Shpendi hanno fatto visita ai ragazzi protagonisti del progetto giunto alla quarta edizione
I protagonisti del progetto “Per un calcio integrato” ieri pomeriggio hanno ricevuto la sorpresa di una visita di sei calciatori della prima squadra in occasione della seduta di allenamento svolta all’Orogel Stadium. I bianconeri Andrea Ciofi, Erasmo Mulè, Antonio Candela, Riccardo Toni e i fratelli Cristian e Stiven Shpendi, dopo le foto di rito, hanno preso parte ad una partitella che, secondo lo spirito del programma, ha coinvolto alcuni giovani atleti del settore giovanile del Cesena FC e ragazzi con disabilità.
L’iniziativa, ancora una volta patrocinata dal Comune di Cesena e sostenuta dalla Fondazione Fruttadoro Orogel, è giunta alla quarta edizione e nel 2020 è stata insignita dei Grassroots Awards, i riconoscimenti istituiti dalla Uefa e destinati ai club che operano nel calcio di base, aggiudicandosi il premio speciale nella categoria “Miglior iniziativa su calcio e disabilità”, “per aver promosso un particolare progetto sul tema dell’inclusione dei giovani con disabilità intellettive attraverso il calcio, riuscendo così a combinare sport ed inclusione sociale”.
Come nelle edizioni passate il progetto si avvale, oltre che degli allenatori del settore giovanile del Cesena FC, anche di esperti di dinamiche socio-relazionale e degli istruttori qualificati FIGC messi a disposizione da AIAC Onlus, tra i quali il cesenate Massimo Buratti che dell’associazione è consigliere nazionale.