Il coach Bernardi: “Grande battaglia e grande spettacolo, peccato però non aver chiuso il quarto set essendo arrivati 17-12”
AMA SAN MARTINO – CONSAR RAVENNA 2-3
(23-25, 27-25, 25-23, 21-25, 18-20)
Ama San Martino: Brizzi 20, Santini 7, Porta 15, Reyes 22, Caciagli 20, Zambelli 3, Bonfiglioli (L), Luppi, Bergantino, Grassigli, Gozzi 2, Fregni (L), Roncaglia, Petratti. All. Bernardi, vice Iotti
Consar Ravenna: Baroni 17, Boscherini 4, Ricci 2, Orioli 27, Santoni 10, Bovolenta 25, Pirazzoli (L), Mancini, Minniti, Ventisette 1. All. De Marco, vice Rossi
Durata: 25’, 27’, 24’, 25’, 22’. Tot.2h16’.
Note Ama: ace 4, service error 17, ricezione 66%, attacco 56%, muri 7.
Note Ama: ace 3, service error 9, ricezione 64%, attacco 53%, muri 4.
È stata una battaglia senza esclusione i colpi il recupero della dodicesima giornata tra Ama San Martino e Consar Ravenna, terminato al tie-break tra gli applausi della Bombonera. Seppur terzultima, ora a 11 punti, la romagnola del coach De Marco è riuscita ad aggiudicarsi due dei tre punti in palio, complice l’inserimento di tre giovani di pregio come Bovolenta, Orioli e il libero Pirazzoli che per tutta la stagione si sono allenati con la SuperLega. L’Ama intanto continua a tenersi stretto il suo settimo posto (con 23 punti complessivi) con il rammarico di non aver chiuso il quarto set pur essendosi portata avanti fino a +5 (17-12).
“Se divertire divertendoci è il nostro obiettivo, contro Ravenna ci siamo riusciti – spiega il coach Cristian Bernardi – giunti a questo punto della stagione, con la salvezza blindata con grande anticipo e la zona playoff ormai lontana, giochiamo per continuare a crescere come singoli e come gruppo, così come per offrire un grande spettacolo al nostro affezionato pubblico della Bombonera. Rimane però il fatto che siamo stati meno cinici e determinati rispetto alle due vittorie precedenti: abbiamo sbagliato troppo in battuta e siamo stati meno efficaci del solito a muro”.
A fare la differenza nel campo avversario sono stati Orioli con 27 punti e il figlio d’arte Bovolenta con 25, mentre tra gli All Blacks ad andare in doppia cifra sono stati Reyes, Brizzi, Caciagli e Porta.
“Perso il primo set per pochissimo, nel secondo il doppio cambio finale con Gozzi in battuta e Luppi a muro ci hanno permesso di ricucire un break importante e portare a casa il parziale – continua Bernardi – loro si sono innervositi e noi siamo cresciuti in consapevolezza, andando a dominare anche il terzo. Nel quarto siamo partiti fortissimo, poi si è spenta la luce, un vero peccato. Anche nel tie-break siamo andati avanti e abbiamo persino servito il match-point poi annullato: andando a giocare punto a punto abbiamo perso 18-20. Non aver chiuso la partita quando era ora ci è costato caro. Rimane però una gara molto equilibrata che ci ha insegnato una volta di più quanto faccia la differenza restare concentrati”.
Il prossimo appuntamento è per sabato 9 aprile alle 20.30 in trasferta contro la Niagara Torri Ferrara, penultima a 4 punti.