IL PALAMANGANO RESTA INVIOLATO, ANCHE LA LUX CHIETI PAGA DAZIO
Confermando i pronostici della vigilia, la Givova Scafati si è imposta anche nella
ventunesima giornata del campionato di serie A2, superando la Lux Chieti con il punteggio finale
di 80-58, tra le mura amiche del PalaMangano, che resta inviolato in questa stagione agonistica.
Di partita vera e propria si può parlare solo in relazione ai primi minuti di gioco. Poi la
compagine dell’Agro ha preso il largo e nei successivi tre periodi ha saputo conservare e
leggermente rimpinguare il vantaggio accumulato.
Gara praticamente senza storia, in campo si è visto un solo padrone e mai l’avversario,
seppur motivato e a tratti tignoso, è invece stato in grado di mettere in discussione il risultato
finale.
Tra le fila scafatesi, al di là delle superiori percentuali al tiro da ogni parte del campo, sono
andati a punti dieci undicesimi degli iscritti a referto, a riprova della bontà del roster a
disposizione di coach Rossi, che stavolta ha preferito Mobio a Raucci tra i convocati. Da
incorniciare le prove mastodontiche di Clarke, Ikangi e Monaldi.
LA PARTITA
La sfida fatica ad entrare nel vivo. Nei primi minuti sono più gli errori che i canestri
realizzati. Poi però Ikangi, Cucci e Clarke si ergono a protagonisti e iniziano a scavare il solco (13-
4 al 4’). Nonostante il timeout chiesto da coach Maffezzoli, in campo c’è praticamente solo una
squadra, quella di casa, che continua a macinare gioco e punti (bene Monaldi), partendo da una
difesa arcigna, che permette ai locali di volare sul +18 (24-6) all’8’. I canestri di Amici servono agli
ospiti solo per accorciare le distanze sul finire del primo quarto (26-12).
Secondo periodo con le polveri bagnate per entrambi i quintetti, che faticano a trovare
con continuità la via del canestro (28-16 al 15’). Nonostante gli errori in fase realizzativa, gli
scafatesi faticano a crescere e ad ampliare il margine di distacco, anche per la bravura degli
abruzzesi, che tengono bene testa al più quotato avversario e lo fanno con carattere e grinta (34-
20 al 18’). Le ultime azioni sono però solo di marca locale (bene Clarke) e valgono il + 20
all’intervallo lungo (42-22).
Cambiano i canestri di attacco, ma l’andazzo della partita resta lo stesso, saldamente in
mano alla truppa di casa che, col trascorrere dei minuti, riesce anche a rimpinguare il proprio
margine di vantaggio (54-30 al 25’). Cala l’intensità dei due quintetti ed il ritmo della sfida, che si
mantiene però equilibrata, tant’è che alla fine del terzo periodo la Givova è avanti di ben 26
lunghezze (70-44).
L’ultima frazione non regala particolari emozioni. C’è solo il tempo di vedere in campo
anche il baby Perrino tra le fila di casa. La sirena arriva sul punteggio di 80-58 in favore dei
gialloblù.