Foto di Paola Pigni – Archivio Fidal
Una celebrazione di due grandi donne che in modi diversi hanno segnato la storia del Campaccio e che sono scomparse nel 2021: Paola Pigni e Agnes Tirop
Da quest’anno il Campaccio Cross Country si fa portavoce della parità grazie al progetto Gender Equity che si propone come obiettivo l’attuazione di modelli di partecipazione femminile mediante il coinvolgimento attivo e diretto delle donne nei diversi ruoli necessari alla realizzazione di un evento sportivo. Gli scopi sono principalmente quello di abbattere la disparità di genere e creare un sistema più inclusivo attraverso il quale donne, coinvolte a vario titolo nella manifestazione, possano operare nelle migliori condizioni di crescita ed affermazione professionale, costituendo così un esempio per le altre realtà atletiche e non, mettendo in evidenza quanto la parità di genere sia anche proficua.
Tante le donne e tutte grandi campionesse che hanno lasciato il segno al Campaccio e che hanno scritto il proprio nome nel prestigioso Albo d’oro: da Paola Pigni a Gabriella Dorio, poi Rosanna Munerotto, Maria Curatolo e Nadia Dandolo o ancora Silvia Sommaggio, ultima italiana al primo posto. Tra le stelle straniere Grete Waitz, Paula Radcliffe, Aniko Kalovics e diverse altre. Oggi vogliamo ricordarne due che nel corso del 2021 sono venute a mancare, lasciando un vuoto incolmabile, il Campaccio non vuole e non potrà dimenticarle mai: Paola Pigni e Agnes Tirop.
PAOLA PIGNI – Paola Pigni non è stata solo una vincitrice. Ma tanto, tanto di più. E’ stata la prima donna a vincere il Campaccio quando le donne furono ammesse a correre sulla distanza di 2400m, Paola corse e vinse in 9’57”6. Poté correre grazie a Mastropasqua che le prestò le 1000 lire per l’iscrizione in quanto aveva dimenticato il cartellino (Snia Libertas Torino) a casa. Era il 1970, 23 gli anni di ritardo rispetto alla prima edizione maschile e dopo la vittoria della Pigni le donne hanno dovuto aspettare fino al 1975 per partecipare ancora. Seconda nel 1972 e vincitrice nel 1973, la Pigni ha lasciato la sua impronta anche al Cross dei Cinque Mulini.
Nata a Milano nel 1945, la Pigni ha proseguito la sua carriera agonistica fino al 1979, collezionando una medaglia di bronzo nei 1500 metri piani ai Giochi olimpici di Monaco di Baviera 1972 e agli Europei di Atene 1969 oltre a due titoli di Campionessa Mondiale di corsa campestre (1973 e 1974) e ben 19 di Campionessa Nazionale Assoluta. In carriera, la Pigni ha stabilito ha stabilito 6 primati mondiali in 5 diverse specialità del mezzofondo su pista, una vera e propria fuoriclasse.
Si è spenta a giugno di quest’anno, dopo aver aperto la strada del mezzofondo alle donne e dedicato l’intera vita allo sport. Sarà, dunque, il primo Campaccio in cui Paola Pigni vivrà come memoria.
Importante il ritratto di Paola Pigni da parte dello scrittore Ennio Buongiovanni nel libro ‘Campaccio e dintorni, 50 anni di storia’, edito nell’ottobre 2006: “…Paola con i suoi allenamenti e le sue vittorie ha dimostrato come il cosiddetto ‘sesso debole’ in realtà non fosse affatto tale, ma semplicemente soffocato da una storica situazione maschilista che lei sradicò con una volontà e una applicazione costante, affermandosi dai 400 metri alla maratona, non avendo paura di cimentarsi con tutte le avversarie, pur straniere che fossero, affrontandole anzi con piglio risoluto di chi gareggia sempre per vincere. La milanese è stata una antesignana. …le affermazioni di Paola erano figlie di un fisico ben allenato, testato e programmato, ma anche vittorie della volontà, della sopportazione della fatica, dell’orgoglio, di una nuova mentalità. Tutta l’atletica, quella femminile in particolare, deve molto a questa emancipatrice e precorritrice dei tempi”.
AGNES TIROP – Classe 1995, la keniana Agnes Jebet Tirop ha avuto davvero pochissimo tempo per esprimere le sue gesta atletiche. Lo scorso ottobre, infatti, è stata vittima di femminicidio ad opera, probabilmente, del suo stesso marito, che esercitava comportamenti violenti e pressione psicologica da diverso tempo. Nella sua breve vita, il suo talento ha brillato ai mondiali dove ha vinto la medaglia di bronzo nei 10000 metri piani a Londra nel 2017 e Doha nel 2019. Quarta ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 nei 5000 metri piani, la Tirop ha corso sulle strade del Campaccio classificandosi terza nel 2017 e seconda nel 2018.
GENDER EQUITY– Le storie di queste due atlete, ci rendono consapevoli di un’urgenza di intervento contro le discriminazioni e la violenza di genere. L’impegno di Campaccio e l’adesione al progetto Gender Equity, nel suo piccolo, va in questa direzione, contrastando gli stereotipi di genere e le rispettive discriminazioni ed aiutando a sviluppare una coscienza profonda nei confronti della violenza sulle donne. Un processo che il Campaccio ha già iniziato da quest’anno e che trova applicazione nel convegno “Parità e tematiche di genere sul campo di atletica: problemi e opportunità” che si terrà il prossimo 5 gennaio 2022.
Un progetto ampio che vede l’inno del Campaccio –‘Don’t give up’- come opera esclusiva di una cantante, la collaborazione con l’antichissimo cross dei Cinque Mulini, la parità di montepremi e la sensibilizzazione di tutto lo staff.
PROGRAMMA GARE E ISCRIZIONI – Le iscrizioni sono aperte, CLICCA QUI. La quota di iscrizione riservata ai SeniorMaster è di 12 euro (comprensiva di pacco gara) mentre la quota di iscrizione congiunta a Campaccio e Cinque Mulini – sempre riservata ai SeniorMaster è di 20 euro (comprensiva dei pacchi gara di entrambe le competizioni). Per le categorie Allieve/i, Juniores, Promesse, Seniores la quota iscrizione è pari a 5 euro. Di seguito il programma gare.