È una collaborazione all’insegna del benessere psico-fisico e della valorizzazione del territorio quella tra Starpool e Marcialonga.
L’azienda fiemmese, da quasi 50 anni punto di riferimento internazionale
nel settore del wellness, è ancora una volta al fianco della Regina delle Granfondo italiane, alla sua 49esima edizione in programma il 30 gennaio 2022 nelle Valli di Fiemme e Fassa.
Ziano di Fiemme, 19 novembre 2021_Condividono età (quasi 50 anni), territorio (quello Dolomitico) e il valore dello sport come pratica di benessere psico-fisico.
Starpool è per il terzo anno ancora una volta al fianco di Marcialonga, granfondo tra le più famose e amate al mondo, pronta al via il 30 gennaio 2022 tra le valli di Fiemme e Fassa.
Wellness partner e fornitore ufficiale, Starpool affianca con orgoglio questo evento parte della storia del territorio e dello sport internazionale.
Dal 27 al 29 gennaio, negli spazi dell’ufficio gare del Palafiemme di Cavalese, i partecipanti troveranno un’esclusiva After-Workout Station® realizzata da Starpool, in cui testare Zerobody e il potere rigenerante del galleggiamento asciutto per il recupero muscolare e la performance atletica. Il vincitore della prossima edizione della Marcialonga, inoltre, sarà ospitato all’interno del nuovo headquarters Casa Starpool di Ziano di Fiemme (con corporate spa in o outdoor) per una intera giornata di rigenerazione su misura in compagnia degli esperti Starpool.
Zerobody è un innovativo sistema brevettato da Starpool che permette al corpo di galleggiare in assenza di gravità sopra 400 litri d’acqua calda, senza bisogno di spogliarsi né di bagnarsi. Il fisico si rilassa e si rigenera mentre la mente esprime tutto il suo potenziale. È la nuova frontiera della “float therapy” che contribuisce al recupero muscolare, alla performance atletica, alla gestione dello stress, alla cura dell’insonnia e dei dolori cronici e al potenziamento cognitivo.
Resistenza psico-fisica e recupero dalla fatica: la ricerca scientifica e l’esperienza Starpool al fianco di atleti professionisti lo confermano, il galleggiamento asciutto favorisce un recupero muscolare più efficace e veloce, agendo sulla circolazione linfatica e venosa, nonché riducendo il dolore muscolare. Associato a esercizi di respirazione e/o mindfulness, aiuta a visualizzare obiettivi di gioco e ad allenare il corpo a lavorare più a lungo, aumentando la resistenza allo sforzo.
Gestione dello stress: il galleggiamento asciutto su Zerobody abbatte lo stress e favorisce la gestione delle emozioni, specialmente in fase di preparazione agonistica, quando la tensione può avere un impatto negativo sulla performance. Zerobody attiva determinate aree cerebrali, stimolando una risposta fisiologica di rigenerazione psico-fisica: mentre il corpo si rilassa, la mente si distacca dai pensieri negativi, favorendo la concentrazione verso l’obiettivo finale.
Concentrazione mentale: se abbinato a mindfulness e a pratiche di respiro, il galleggiamento asciutto aiuta l’esecuzione di tecniche di visualizzazione, spesso utilizzate dagli atleti per costruire immagini vivide e precise di tattiche, strategie, movimenti tecnici, creando eccellenti riferimenti per la mente inconscia.
Sonno e riposo: Zerobody facilita lo scarico di adrenalina, stimolando una migliore qualità del sonno, elemento critico nel benessere dell’atleta, in particolare prima e dopo la gara. Soprattutto se praticato regolarmente, il galleggiamento accorcia i tempi di addormentamento e assicura una maggiore quantità di sonno profondo.
Le possibili applicazioni di Zerobody sono molteplici: dallo sport al mondo del lavoro, dal wellness all’hospitality, dal private al medicale. Per le sue proprietà, Zerobody è stato scelto dalle migliori squadre di football e baseball americano (San Francisco 49ers, NY Mets, San Francisco Giants, Alabama Crimson Tide), da Aquila Basket Trento e Hockey Club Bolzano Foxes. È inoltre protagonista di alcuni progetti di ricerca volti a misurare i benefici del galleggiamento asciutto a livello medico-scientifico con il Laureate Institute of Brain Research di Tulsa (Oklahoma) e con il Rockfeller Neuroscience Institute della West Virginia University.