Dagli stadi alle piazze l’evoluzione del tifo estremo

Fresca di stampa la più completa guida al mondo ultrà con un esauriente focus sull’attualità, ovvero la migrazione dagli stadi alle piazze negli ultimi due anni, quella della pandemia. “La nuova frontiera degli ultrà” di Daniele Poto (Abosolutely free editore, 306 pagine, 15 euro) è la più completa e aggiornata Bibbia sul tifo estremo. Ultrà “buoni” e ultrà “cattivi”. Estremisti catturati dalla destra in un tentativo di sovversione anti-Stato. Ultrà positivi che fanno beneficenza e assecondano il fair play. Un saggio che si legge in realtà come un romanzo criminale, dalla preistoria all’imprevedibile evoluzione di chi vuole contare e rivelarsi influente nella società ma è passato a interloquire con lo Stato dopo aver condizionato la vita dei club calcistici. Un libro per tutti e non solo per chi occupa di sport o, solamente, di calcio. Su tutti gli ultrà, figura incombente, domina la figura emblematica di Diabolik Piscitelli il cui giallo apparentemente non è stato risolto. Chi è stato il mandante del killer che ha stroncato la vita di un ultrà che voleva diventare un boss mafioso sulla piazza di Roma? Il libro dedica un capitolo alla rivisitazione dei morti da stadio, un lungo elenco di vittime che ha in Paparelli un solido punto di riferimento. Morti senza colore, periti per casualità o per dolo, spesso per futili motivi. Il libro ha interessante appendice finale con l’elenco di tutti i film e le opere teatrali in cui campeggiano figura di ultrà. Nel sottotesto domina un interrogativo inquietante: chi sono gli ultrà? Supertifosi accesi o soggetti spregiudicati (a volte anche spregiudicati) dominati da interessi oscuri. L’ambiente considerato è quello italiano ma con riferimenti inevitabili alla tradizione degli hooligan e delle più scatenate torcide sudamericane.