Dopo aver assaggiato la nuova classe regina, la R5 al Benacus, il pilota di Arcugnano sarà della partita nel penultimo atto della Coppa Rally ACI Sport, zona quattro.
Arcugnano (VI), 27 Settembre 2021 – L’arrivo al capolinea della storia delle vecchie World Rally Car, ormai mosche bianche a livello internazionale, sembrava andare a braccetto con il desiderio di Luca Ferri di appendere il casco al chiodo, troppo innamorato di quella massima concezione di rallysmo che, in ambito nazionale, è ormai quasi totalmente soppiantata da una nuova classe regina, la R5, che si conferma indiscussa padrona in tutte le serie nazionali.
Un digiuno interrotto qualche mese fa, in occasione di un Benacus dove il pilota di Arcugnano ha deciso di togliersi la voglia di provare queste nuove vetture, prendendone le misure.
Con una ventina di partenti al via, in terra scaligera, il vicentino andava a firmare una buona nona piazza nell’assoluta, unita all’ottava di classe R5 e di gruppo R, alla guida di una Skoda Fabia R5, messa a disposizione da Delta Rally e condivisa con l’adriese Fabrizio Handel.
A quel punto il ghiaccio si era definitivamente rotto e la voglia di tornare ad essere protagonista ha spinto Ferri verso il rilancio di una nuova sfida, in occasione del prossimo Dolomiti Rally.
L’appuntamento agordino, penultimo atto della Coppa Rally ACI Sport in zona quattro, vedrà confermato l’equipaggio, a bordo di una Skoda Fabia R5 Evo della squadra vicentina.
“Sono sempre stato e sempre sarò innamorato delle WRC” – racconta Ferri – “ma l’evoluzione non si ferma mai e continua ad andare avanti. La R5 è una realtà consolidata da anni ed è diventata la classe di riferimento per tutte le serie nazionali. Abbiamo deciso di continuare con la Skoda Fabia, utilizzando in questo caso la versione Evo. Negli ultimi anni sono stati ben oltre trecento i clienti sportivi che si sono affidati al marchio Skoda, una casa che ha saputo produrre una vettura di altissima competitività, capace di vincere nel mondiale rally, nell’europeo ed in tantissime serie nazionali. È uno dei punti di riferimento per la categoria e, per questo motivo, abbiamo deciso di proseguire su questa strada. Sono molto curioso di provarla e di capire quali sono le differenze tra questa Evo e la prima versione, quella che abbiamo usato al Benacus.”
Consapevole della poca esperienza su questa tipologia di vettura ma determinato a dare il massimo Ferri si troverà davanti un percorso inedito, non avendo mai toccato queste zone.
Sette le speciali in programma, a partire dall’aperitivo serale della “Brugnach” (3,60 km).
Archiviata la corta prova del Sabato ci si darà battaglia alla Domenica seguente, 3 Ottobre, sulla “Gosalt” (11,02 km) e sulla successiva “Valada” (7,48 km), per tre tornate consecutive.
“Pur non avendo mai corso su queste speciali” – aggiunge Ferri – “adoro la tipologia di strade che si incontrano qui oltre ad essere incastonate in un panorama da favola. Le Dolomiti hanno spesso avuto, nel passato, prove che si adattavano al mio stile di guida quindi mi auguro che anche queste possano venirmi incontro. Se il tempo sarà mite, credo sia una speranza di tutti come sempre, mi aspetto di riuscire a salire sul podio. Sono sicuro che non sarà una passeggiata perchè, come in ogni gara, non mancheranno gli avversari e questi saranno sempre pronti, con il coltello tra i denti. Ci metteremo del nostro e cercheremo di fare bene.”