Atletica paralimpica: Jesolo, Tapia leader mondiale dell’anno nel disco
Dotto record nei 400 a chiusura del Grand Prix
Si chiudono a Jesolo le tre giornate dell’Italian Para Athletics Top Challenge, meeting internazionale di atletica paralimpica e terza tappa del circuito mondiale. L’ultima gara è una delle più attese, con l’esordio stagionale nel disco di Oney Tapia. Il portacolori delle Fiamme Azzurre, argento ai Giochi di Rio e due volte campione europeo F11, spedisce l’attrezzo a 40,87 nella sua specialità preferita, all’indomani del buon debutto nel peso. È la migliore prestazione mondiale dell’anno e da qui riparte nel cammino di preparazione che lo porterà alle prossime Paralimpiadi di Tokyo: “Stiamo facendo un lavoro tecnico di programmazione e queste gare di inizio stagione sono sicuramente dei test importanti”, racconta il lanciatore che è arrivato fino a 46,07 con il successo alla rassegna continentale di Berlino nel 2018. “Il risultato di oggi nel disco, e anche di ieri nel peso, non sono da buttare via. Da qui si torna a lavorare”.
In pista c’è il record italiano per la trevigiana Laura Dotto (Oltre Onlus), mezzofondista che stavolta riesce a ritoccare il suo primato nazionale dei 400 T20 e scende a 1:07.79, superando il precedente ottenuto sempre a Jesolo due anni fa in occasione degli Assoluti. Sulla stessa distanza si comporta bene Ndiaga Dieng (Anthropos Civitanova) che avvicina il personale con 50.34 davanti al siciliano compagno di club Raffaele Di Maggio, rientrato dopo oltre un anno in 52.05.
Nei 200 metri T64 è Riccardo Cotilli (Sempione 82) a gioire dopo essersi migliorato di circa un secondo. L’atleta piemontese, che corre in 25.13 (-0.6), è in costante progressione da quando ha iniziato la sua carriera di velocista ed entra così in diretta sfida con Simone Manigrasso, il leader tra gli azzurri nella specialità. Per la categoria T44 di nuovo in gara Emanuele Di Marino (Fiamme Azzurre) con 25.64. Tra i T43 è migliore prestazione italiana per Matteo Cappelletti (Anthropos Civitanova) che si fa notare con 29.67 (-0.6) in una gara che però non fa parte del programma delle rassegne internazionali. Il crono per il 18enne Lorenzo Marcantognini (Fiamme Azzurre) è invece di 31.31 (-0.6).
Il vento concede una tregua anche nella prova di Jacopo Cuculo (Safatletica Piemonte), promessa nell’asta prima del suo incidente in allenamento, che non è lontano dal record assoluto T38 con 28.65 (-0.9). L’atleta transgender Valentina Petrillo (Omero Bergamo) soffre la brezza contraria di 1.9 m/s per chiudere in 27.96 i 200 femminili della sua nuova categoria T13 seguita con 32.74 dalla compagna di club Margherita Paciolla, 17enne di FISPES Academy, mentre Arjola Dedaj (Non Vedenti Milano) taglia il traguardo in 29.30 (-2.7). Un’altra giovane azzurra, Chiara Masia (Pol. Luna e Sole Sassari), scaglia il disco F20 a 27,04.
Tra i primati, spicca il record europeo stabilito del peso F41 dalla turca Rabia Cirit con 8,14 nella seconda giornata, incrementando il 7.90 realizzato quest’anno dalla croata Ana Gradecak. Tante le stelle internazionali in gara per dare ancora più prestigio alla manifestazione: la velocista ungherese Luca Ekler, tre volte sul podio agli ultimi Mondiali di Dubai, fa segnare il crono di 27.58 (-1.5) nei 200 T38 di cui è vicecampionessa iridata.
L’evento del World Para Athletics Grand Prix, con circa 300 atleti iscritti di 32 nazioni, è stato un importante momento di verifica in vista dei prossimi appuntamenti in maglia azzurra a cominciare dagli Europei di Bydgoszcz, in Polonia all’inizio di giugno, che condurranno alle Paralimpiadi di Tokyo.
Significativa la cerimonia istituzionale, durante il day 2, con il Presidente FISPES Sandrino Porru che ha sottolineato: “Anche in questo periodo è possibile organizzare grandi eventi, in città accoglienti come Jesolo”. Presenti il Segretario Generale FISPES Arianna Mainardi e il Sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia, insieme all’Assessore allo Sport del Comune di Jesolo, Esterina Idra, con gli interventi della Vicepresidente FISPES Antonella Munaro, del Delegato Regionale FISPES Maurizio Menin, dei referenti di Stellantis con Autonomy, Rossella Donadio e Umberto Murazio, e dell’Amministratore Delegato della Fondazione Marzotto, Roberto Volpe, mentre l’Inno d’Italia è stato eseguito dalla Fanfara dei Bersaglieri “Leopoldo Pellas”
Foto Massimo Bertolini e Marco Mantovani/FISPES