Un confronto a cuore aperto con Marco Nasari, il nostro responsabile micro e mini basket.
Quale è il compito dell’istruttore di minibasket?
Conosciamo le esigenze dei ragazzi e sappiamo con certezza che una o due ore a settimana, passate in palestra, con gli amici, e l’istruttore che li fa divertire, sono ossigeno, una scarica sana di adrenalina, ma non solo; i bambini si ritrovano in un ambiente dove ci sono regole diverse da quelle che ci sono a casa e a scuola, ma sono pur sempre regole che devono essere rispettate. Il minibasket, e più ancora il microbasket, è la prima occasione in cui i bambini devono relazionarsi con i compagni, sì, ma anche con gli “avversari”, un concetto che a scuole non esiste. È importante insegnargli a farlo sin da subito con stima e rispetto, così come affrontare le difficoltà del gioco, a volte superandole subito, altre volte mettendoci più tempo: è bello notare come osservando il loro amico e l’istrutto, imparano a superare le difficoltà, e lo è ancora di più quando superano finalmente quell’ostacolo. È impagabile per chi fa il mio mestiere!
Vi posso assicurare che proprio in quel momento chi è felice almeno quanto loro e si emoziona come loro, siamo noi istruttori che li osserviamo, li incoraggiamo e cerchiamo in un modo divertente di aiutarli a crescere: riuscire a superare queste piccole difficoltà nello sport, può aiutarli a reagire contro gli ostacoli ben maggiori che incontreranno lungo la loro vita. I compiti in classe e le verifiche sono ben altra cosa, ma se ci si pensa bene la differenza è nella volontà.
Noi dobbiamo insegnargli che esercitandosi, applicandosi, impegnandosi, possono raggiungere quel risultato: è la storia più vecchia del mondo “Volere è potere”; ovviamente il paragone scuola/sport pende a favore del gioco, ma se un insegnante è bravo e sa appassionare il bambino alla materia il risultato è il medesimo. Noi istruttori Gators cerchiamo di appassionare i bambini a divertirsi giocando a minibasket!

Quale è la filosofia Gators nel minibasket?
Non l’ho mai detto e mai dirò ad un bambino che è forte e che andrà a giocare in NBA, così come non metterò mai pressione a nessun bambino quando sbagli un canestro o un passaggio, perché il mio obiettivo è farli divertire e aiutarli a crescere per essere del bambini, ragazzi e poi persone migliori, non di certo quello di vincere una partita, o il campionato.
Vogliamo appassionare i ragazzi a questo sport spettacolare, dare a tutti l’opportunità di divertirsi, di migliorarsi e di crescere insieme: quando un genitore ci affida i suoi figli, non gli prometteremo mai che diventeranno dei campioni, ma assicuriamo che il nostro impegno è di farli uscire dalla palestra con un sorriso a trentadue denti, stanchi perché si sono impegnati, felici perché hanno fatto il loro primo canestro, oppure sono riusciti finalmente a vincere al “gioco del serpente”!
Come è iniziata questa stagione di minibasket?
A settembre eravamo carichi a molla e grazie al grandissimo lavoro estivo l’attività minibasket è ripartita alla grande, tantissimi bambini e bambine sono arrivati a provare le lezioni gratuite e molti si sono iscritti per la prima volta entusiasti di questa nuova avventura, ma poi come sappiamo a fine ottobre è arrivato lo stop dal governo e ci siamo dovuti fermare nuovamente. Colgo l’occasione per fare i miei complimenti a tutti i collaboratori e ai ragazzi dei centri minibasket Gators, perché durante la prima parte di stagione sono stati esemplari, hanno recepito le disposizioni in materia di igiene per gli allenamenti e l’uso della mascherina. È stato un bel segno di maturità anche da parte loro.
Come è stato affrontato questo secondo Lockdown?
Purtroppo in questa seconda ondata di stop non possiamo fare tantissime cose, ma il nostro messaggio è dire “Ragazzi ci siamo e non vediamo l’ora di aspettarvi in palestra per emozionarci e crescere insieme”! Su questo slogan abbiamo pensato in queste 4 settimane prima di Natale di proporre dei giochi per tutti i bambini senza escludere nessuno, dai 3 agli 11 anni, da chi ha uno spazio grande ed un canestro, a chi vive in condominio e non ha un canestrino.
In che cosa consiste questa iniziativa?
Ogni settimana a partire da quella appena trascorsa, viene proposto un video nelle chat di whatsapp in cui lanciamo un gioco a tema: la scorsa settimana abbiamo usato il ballhandling, questa settimana faremo un po’ di tiro. I giochi hanno livelli differenti quindi ogni ragazzo si può cimentare nel livello a lui più consono e può decidere se aumentare oppure diminuire la difficoltà.
Avete pensato a delle video lezioni tipo Zoom?
Oltre ad essere un istruttore sono anche un genitore e personalmente non trovo istruttivo mettere davanti ad un schermo per lungo tempo (30/45 minuti) dei bambini per svolgere una attività fisica, e questo per due motivi: il primo è che la soglia dell’attenzione scende dopo pochissimi minuti, mentre il secondo è che vogliamo giochino liberamente, magari sfidando i fratelli/sorelle o, perché no, i genitori!

Quando pensate di riprendere le attività?
Dipendesse da noi il prima possibile, ma purtroppo non è così!
Voglio essere ottimista e sperare che dal 2021, magari da febbraio si possa riprendere.

Ragazzi, tenete duro, perché anche noi scalpitiamo per ripartire.