Donazione a favore dell’ospedale Sacco di Milano con il contributo dei collaboratori Bosch
Per Bosch la sicurezza e la salute di tutti i collaboratori sono prioritarie, così come la responsabilità di mettere in atto, in questo momento delicato e complesso, azioni che contribuiscano a contrastare la diffusione del coronavirus.
Attraverso una donazione Bosch Italia, insieme ai propri collaboratori su tutto il territorio nazionale, ha deciso di dare un contributo concreto a chi, in questo momento, è impegnato in prima linea nella ricerca di un vaccino per il Covid-19. L’azienda, infatti, ha scelto di sostenere il centro di ricerca del Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche dell’Ospedale Sacco di Milano, da sempre Centro di riferimento per le malattie infettive, sia dal punto di vista clinico sia della ricerca. La donazione andrà a finanziare lo studio dei meccanismi patogenetici del virus per lo sviluppo di un possibile vaccino.
“Solo la ricerca può darci le risposte necessarie per superare questa pandemia. Non appena la curva epidemica sarà sotto controllo, dovremo attivare tutte le linee di ricerca possibili per trovare risposte diagnostiche, terapeutiche e preventive. Solo così, saremo preparati ad affrontare una eventuale nuova ondata della pandemia, anticipando il virus anziché rincorrerlo” – ha dichiarato il Prof. Gianvincenzo Zuccotti, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia della Statale di Milano, Prorettore ai rapporti con le Istituzioni Sanitarie e Direttore del Dipartimento di Pediatria dell’Ospedale dei Bambini di Milano.
Alla donazione da parte dell’azienda si è aggiunta la generosità dei circa 6.000 collaboratori Bosch in Italia. Ciascuno ha devoluto il proprio personale contributo per supportare questa iniziativa che rappresenta una speranza per trovare, il prima possibile, una risposta definitiva alla pandemia.
“Come in tutte le donazioni che la nostra azienda ha portato avanti negli anni, abbiamo voluto trovare una ‘causa’ che rispecchiasse i nostri valori, in cui tutti i collaboratori si potessero riconoscere” – ha dichiarato Giuditta Piedilato, Direttore Comunicazione e Relazioni Pubbliche Bosch Italia. “Abbiamo appena superato una fase molto dura e ci apprestiamo ora a riprendere gradualmente la normalità, ma non potrà essere tale fin tanto che non avremo debellato il virus. Per questo, ora più che mai, abbiamo bisogno di sostenere la ricerca” – ha concluso Piedilato.
La visione filantropica del fondatore Robert Bosch si è sempre rivolta ai settori della cura, dell’educazione, della formazione e dell’istruzione, anche attraverso azioni concrete volte a incoraggiare la ricerca nel campo delle scienze umane, sociali e naturali. Attraverso questa iniziativa, Bosch si impegna a sostenere la ricerca consapevole che il contributo di ognuno è fondamentale per superare la situazione di emergenza nazionale e internazionale con spirito di appartenenza e responsabilità.
Ufficio Stampa