GABRIELLA MARTINELLI E LULA
Partecipano al 70° Festival di Sanremo

In gara nella categoria “Nuove proposte”con il brano IL GIGANTE D’ACCIAIO IN USCITA IN USCITA IN STREAMING E DOWNLOAD E IN RADIO  Venerdì 24 gennaio

Il rock cantautorale e il rap si uniscono  in un brano dai temi sociali

‘Il gigante d’acciaio” è il brano che la cantautrice Gabriella Martinelli e Lula presentano in gara nella categorie “Nuove proposte” durante il 70° Festival della Canzone Italiana.

Il brano, dai forti temi sociali, unisce il rock cantautorale di Gabriella al rap di Lula, batterista del duo. “Il gigante d’acciaio” fa riferimento all’ex Ilva, la più grande acciaieria d’Italia finita negli ultimi mesi alla ribalta della cronaca. Il gigante d’acciaio è anche la storia di chi vive di sacrifici e si trova costretto a scegliere se vivere o lavorare.

Il singolo, prodotto da Brando/Go Wild, uscirà su tutte le piattaforme digitali e sarà in radio da venerdì 24 gennaio per Warner Music Italia.

“Sono cresciuta in un paesino della provincia di Taranto, Montemesola. C’è molto della mia terra nelle cose che scrivo – racconta Gabriella Martinelli a proposito del brano. Era una sera d’agosto quando ho scritto “Il gigante d’acciaio”. I miei cugini sono ex dipendenti Ilva, mio nonno ha lavorato tutta la vita in una fabbrica. Ero sull’autobus che mi avrebbe riportato nella Capitale dove vivo da un po’ di anni. L’autobus parte sempre dal porto mercantile, un posto a due passi dal quartiere Tamburi, detto anche il ‘quartiere rosso’ perché vicinissimo al gigante d’acciaio che sprigiona una polvere rossiccia, un composto di metalli pesanti che si deposita dappertutto. Quando spira forte il vento, la città ha paura, le donne chiudono le finestre e i bambini non vanno a scuola. Chi vive giù conosce bene tutto questo. Taranto è una città bellissima, eppure nella grande conchiglia c’è da perdere la testa, Taranto ti morde e balla, rosso è anche il colore della disperazione: non ci sono grandi alternative e a volte non resta che andare via.
In questo viaggio ho coinvolto Lula, artista sensibile e grintosa che ha abbracciato da subito la causa e ha scritto lo special del brano.”

Gabriella Martinelli
Cantautrice di origini pugliesi, polistrumentista.
Gira l’Europa da busker e vanta numerosi anni di gavetta suonando nei club, nei festival e nei teatri. Vincitrice di molti importanti premi legati alla canzone italiana d’autore, fra cui: Targa Bigi Barbieri 2018, Premio L’Artista che non c’era 2018, Premio Botteghe d’Autore 2017 (Miglior Interpretazione); Premio Bindi 2015; Musicultura nel 2014.
È tra gli artisti del Tenco Ascolta 2018.
Partecipa a The Voice of Italy in onda su Rai 2 nel 2013; pubblica il suo album d’esordio “Ricordati di essere felice” per l’etichetta Toto Sound Records nel 2015 e “La pancia è un cervello col buco” nel 2018 da indipendente.
Scelta per rappresentare la nuova musica d’autore Italiana in Perù nel 2019.
E’ inoltre tra le voci Italiane del Come to my home, progetto nato in Africa: realtà che unisce artisti da tutto il mondo con l’intento di mescolare le arti, le culture, le nazionalità.
Vincitrice di Area Sanremo 2019, in gara al 70° Festival della Canzone Italiana, nella categoria Nuove proposte. A gennaio 2020 entra nel roster di Warner Music Italia.

Lula
Lucrezia Di Fiandra (in arte Lula) nasce a Roma il 21 aprile 1995.
Respira sin da bambina la passione per la musica per via del fratello maggiore, bassista. Frequenta la “Percentomusica” di Roma dove studia batteria e pianoforte.
Poco dopo intraprende lo studio del canto e arricchisce la sua esperienza musicale suonando in diverse formazioni come polistrumentista.
Inizia a comporre le prime canzoni all’età di 20 anni, canzoni che sono il risultato dei suoi ascolti variegati: dal pop al rock, passando per il rap e la musica d’autore.
Oggi Lula è impegnata nella costruzione del suo progetto accanto a Gabriella e ai suoi musicisti di fiducia.
Vincitrice di Area Sanremo 2019, in gara al 70° Festival della Canzone Italiana, nella categoria Nuove proposte, in coppia con Gabriella Martinelli.