La stagione del settore giovanile della Mens Sana Basket 1871 sta per entrare nella fase finale, con le formazioni biancoverdi che si apprestano ad affrontare le fasi conclusive dei rispettivi campionati. In vista del rush finale il coordinatore del settore giovanile, Maurizio Lasi, fa il punto su quanto accaduto finora in casa biancoverde.
“La scorsa estate mi è stato affidato la responsabilità Tecnica del settore giovanile della Mens Sana 1871, con gli onori ma soprattutto gli oneri di ridare credibilità ad un progetto che per noi era percorribile solo mettendo i ragazzi al centro di esso, reinvestendo sulla senesità e sulle forze del territorio” esordisce Lasi.
Maurizio, partiamo dall’estate scorsa quando tutto è cominciato: come è stato tornare alla Mens Sana Basket?
“Ritornare in sede è stato emotivamente un tuffo nel passato. Ho ritrovato vecchi amici come il Team Manager Gianpaolo Toscano e il Direttore Sportivo Lorenzo Marruganti e in un certo senso è stato come se il tempo si fosse fermato. Inoltre, ritrovare i giovani che erano stati miei giocatori come Arcangelo Galasso, Riccardo Caliani e Filippo Franceschini, con diverse mansioni all’interno della società, mi ha riportato alla dura realtà delle stagioni che erano passate. Ho pensato: è la situazione giusta, dove amicizia e spirito d’appartenenza si possono fondere con capacità e competenza per ricreare quell’ambiente positivo e carico d’entusiamo che avevo vissuto a suo tempo per otto bellissimi anni. Mi sono anche reso conto, accettando il mio incarico, che il periodo delle vacche grasse era finito e che c’era bisogno di lottare per superare questo periodo di “carestia”. Purtroppo eravamo già in periodo di piena siccità e la pioggia necessaria non è mai arrivata”.
Quando sono emerse le prime difficoltà?
“Anziché poter sviluppare e concretizzare il progetto iniziale, ci siamo trovati da subito ad affrontare problematiche organizzative. La parola “tamponare” è un termine che non ci ha più abbandonato. Tesseramenti, calendari dei campionati che dovevano combaciare con i pochi spazi lasciati a disposizione dell’attivita giovanile, palestre e orari per gli allenamenti che mancavano o cambiavano continuamente, palloni e materiale da gioco che dovevano arrivare…. ecc. A tutto questo si è aggiunta la defezione di un allenatore, per motivi familiari, che ha portato alla chiusura della foresteria e ha sovraccaricato di lavoro gli altri allenatori. Nonostante ciò, ho trovato un grande staff, con qualità etiche e morali”.
Sono ancora tutti al loro posto…
“Con solo quattro stipendi ricevuti, di cui uno pagato dall’Associazione Io Tifo Mens Sana e uno incassato grazie all’Amministratore delegato Massimo Dattile attraverso le quote versate dai genitori, e non sapendo se riceveranno ancora qualcosa, sono riusciti a portare fino a qui tutte le squadre senza mollare. Hanno ottenuto risultati più che soddisfacenti e gratificanti per i ragazzi e tutto questo perché sono persone eccezionali”.
A proposito di risultati sul campo: l’Under 13 ha regalato finora grandi soddisfazioni…
“Sono primi nel loro campionato grazie al lavoro di coach Andrea Zanotti e del suo assistente Tommaso Corbini, un ragazzo dell’Under 20. Ha portato grande esperienza e ha saputo dare qualità e valori a questo giovane gruppo che oggi è diventato squadra”.
Come è andato invece il campionato dei ragazzi dell’Under 14, che hai allenato da head coach?
“La squadra ha chiuso al secondo posto nel proprio girone e si è guadagnata l’accesso alla fase finale. Tutto ciò grazie anche ai miei assistenti Vittorio Zani e Filippo Toscano, che hanno contribuito alla crescita di questo gruppo con capacità e attenzione”.
Salendo di categoria, per i ragazzi dell’Under 15 e dell’Under 16 non è stata una stagione facile: era preventivabile?
“Under 15 e Under 16 hanno chiuso all’ultimo posto nei rispettivi campionati ma sono stati costretti a disputare campionati d’Eccellenza, dunque molto difficili, per motivi inerenti alla partecipazione della prima squadra alla serie A2. Coach Davide Semplici, aiutato da Filippo Porcu, però ha dimostrato grandi capacità morali e tecniche e i ragazzi hanno apprezzato nonostante i risultati negativi. Lo stesso Semplici inoltre ha ottenuto buoni risultati alla guida dell’Under 18”.
Soddisfazioni sono arrivate invece dall’under 18.
“Allenato sempre da coach Semplici, che durante l’anno ha affrontato una enorme mole di lavoro guidando tre squadre da capo allenatore, il gruppo ha ottenuto ottimi risultati e attualmente è al secondo posto in classifica”.
Chiudiamo con l’Under 20, altro gruppo che hai allenato e che a metà mese affronterà le final four per il titolo regionale.
“Primi dopo la stagione regolare e anche dopo la fase ad orologio ora siamo in attese delle final four sempre tra le stesse squadre. Devo ringraziare dei fantastici ragazzi che nonostante tutte le difficoltà – numero ridotto, impegni con la prima squadra, organici differenti quasi ad ogni partita, minutaggi da controllare, infortuni -, hanno espresso sempre lo spirito giusto in campo. Così è arrivato questo risultato per il quale non posso che ringraziare anche il mio assistente Duccio Petreni: è stato un secondo capo allenatore, ha grandi qualità umane ed è stato indispensabile, non solo per questa categoria, ma direi per tutte le squadre che ha sempre aiutato”.
Dietro ad ogni gruppo non c’è stato però solo il lavoro degli allenatori. Un pensiero a?
“Al responsabile scouting, Pierfrancesco Binella, che di fatto si è sobbarcato l’aspetto organizzativo dell’intero settore giovanile e per questo è stato fondamentale. Al preparatore fisico Leonardo Conti, che continua a mettere le sue competenze a disposizione dei singoli giocatori e dei gruppi. Ai fisioterapisti Sebastiano Cencini e Mirco Cinci che non hanno mai fatto mancare la loro professionalità”.
Maurizio, altri ringraziamenti da fare?
“Ai genitori, che sono stati comprensivi e pazienti comprendendo le difficoltà in cui operavamo, e in particolare a quelli che hanno fatto anche gli accompagnatori. Al Comune e alla Polisportiva che ci permettono l’utilizzo degli impianti per partite e allenamenti. Infine al gruppo spontaneo di tifosi nato su Facebook: con le loro donazioni per le tasse delle partite, i palloni e altro materiale sono stati fondamentali”.
In molti si chiedono quale sarà il futuro del settore giovanile mensanino: che idea ti sei fatto?
“Non so dare risposte, nessuno ha mai parlato con me o con gli altri allenatori di un eventuale piano B e non ci sono, almeno per quanto di mia conoscenza, piani futuri, se non quello proposto e per cui si sta battendo l’Amministratore delegato Dattile: finire la stagione dei campionati giovanili e salvare il titolo a cui essi sono vincolati. Il nostro obiettivo è arrivare alla fine della stagione in tutti i campionati, per rispettare gli impegni presi nei confronti dei genitori, ma soprattutto dei ragazzi a cui vogliamo contunuare a dare il massimo per non spegnere in loro passione ed entusiasmo”.
Ufficio Stampa