E’ trascorsa poco più di una settimana dal rientro dei nostri atleti da Toronto e l’eco di questa bellissima esperienza non si è ancora spento. Grandi progetti per il prosieguo della collaborazione tra la FIDAF e la Canadian Football League.
Un’esperienza indimenticabile. Sono queste le parole che sia Jordan Bouah che Alessandro Vergani hanno usato per descrivere i 4 giorni trascorsi a Toronto, ospiti della Canadian Football League per la prestigiosa Combine nazionale.
Tra visite mediche, test fisico-atletici, colloqui e drill di reparto, Alessandro e Jordan si sono confrontati per la prima volta nella loro vita con il mondo professionistico del football americano, affrontando ogni singolo minuto di questo evento con determinazione, serietà e tanto, tantissimo impegno. Malgrado il brevissimo tempo avuto per prepararsi, entrambi hanno fatto un’ottima figura agli occhi di allenatori e scout canadesi, distinguendosi tra i “Global Players”, cioè i giocatori provenienti da diversi paesi europei.
“E’ stata un’esperienza fantastica”, ha commentato Alessandro Vergani. “Organizzazione e ambienti incredibili. Sono molto fieri di aver rappresentato l’Italia in questo contesto e sono molto contento che il “muro” tra il football italiano e quello canadese sia in qualche modo caduto. Sono sicuro che i nostri giovani sapranno sfruttare al meglio questa opportunità nei prossimi anni, ma dovranno allenarsi ogni giorno con impegno, perché questo è un percorso che si costruisce mattone dopo mattone e occorre dare sempre il 100% ad ogni allenamento”.
Dello stesso avviso Jordan Bouah, molto soddisfatto per quanto fatto a Toronto (per lui 3 primi posti tra i Global Players nelle 40 yard dash, nel vertical jump e nel broad jump): “Prima di tutto voglio ringraziare Fidaf e la CFL per la grandissima opportunità che mi è stata offerta: partecipare a questa Combine è stata una fantastica esperienza di vita e di football. Io e Alessandro abbiamo potuto competere a livello internazionale davanti a club professionistici di alto livello. Malgrado l’intervento subito a dicembre, che non mi ha permesso di arrivare a questo inaspettato appuntamento al top della forma, sono molto contento di come è andata. Un consiglio che voglio dare ai ragazzi che parteciperanno a questa Combine in futuro è di credere in sé stessi, di essere consapevoli dei propri mezzi e di compensare le eventuali mancanze con la passione verso questo sport, perché alla fine scendere in campo con il sorriso e divertirsi è quello che conta. In questa Combine questa componente è stata sempre presente e la cosa più bella è forse stata proprio l’alchimia che si è creata tra noi e i giocatori europei presenti a Toronto e il supporto che ci siamo dati l’un l’altro è stato incredibile”.
In attesa e nella speranza di avere presto notizie dal Canada, per Alessandro, adesso, continua il lavoro in GFL con i suoi Unicorns, mentre Jordan attende di proseguire il proprio percorso universitario negli Stati Uniti.
Per la Fidaf è stato un banco di prova importante e l’interesse del movimento nei confronti della Combine canadese ha dimostrato che la strada è quella giusta. Archiviata questa prima fase sperimentale, la Federazione si metterà subito al lavoro per strutturare la prossima stagione in modo tale da consentire una più ampia preparazione a questo evento, che la lega canadese mette a calendario sempre nel mese di marzo. L’obiettivo è di far arrivare alla Combine un maggior numero di atleti ben preparati, attuando una pre-selezione (probabilmente nel mese di gennaio), secondo gli standard tecnici richiesti dalla CFL.
Jordan e Alessandro hanno aperto la strada, adesso sta agli altri giocatori italiani dimostrare di avere il talento e la voglia necessari per percorrerla fino in fondo.
Ufficio Stampa