E’ il difensore Leonardo Moracci a tracciare il quadro della situazione in casa Sangiustese, nella settimana che, dopo lo stop di Avezzano, vedrà i rossoblù impegnati domenica in casa contro l’Agnonese.
Purtroppo il difensore classe 1987 dovrà stare un periodo a riposo per un affaticamento muscolare che domenica scorsa lo ha costretto a lasciare anticipatamente il match.

Fino ad ora una stagione da protagonista, adesso dovrai stare lontano dal campo per un po’ di tempo.

Niente di grave, mi fermo per precauzione, ma questa squadra è in grado di fare bene e vincere anche senza di me. Siamo stati capaci di creare un vero gruppo che è il nostro valore aggiunto.

Come ti sei ambientato? Fino ad adesso la tua presenza in campo si è sentita, eccome

Mi sono trovato benissimo, forse benissimo è anche dire poco. Tutti questi risultati, con la salvezza quasi matematicamente raggiunta già a febbraio, sono arrivati solo ed esclusivamente grazie al gruppo, che ha saputo fare la differenza, ad una Società attenta e ad un mister preparato in primis come persona e poi come tecnico. Mister Senigagliesi ha saputo interpretare bene ogni momento ed è riuscito sempre a gestire in maniera impeccabile il nostro percorso durante la stagione.

Un bilancio su queste quasi 30 giornate di campionato andate in archivio. Ti aspettavi un percorso del genere?

No, ovviamente la speranza c’è sempre, ma non te lo aspetti mai che le cose possano andare così bene. Sin dall’inizio, grazie all’entusiasmo e alla grande qualità, che ci è stata riconosciuta non solo da tutti gli avversari ma anche dagli altri gironi, abbiamo iniziato a fare buone prestazioni. Siamo assolutamente soddisfatti di quello che stiamo facendo. Culliamo questo sogno playoff. Cercheremo di difenderlo fino alla fine.

Tu sei uno dei difensori più esperti della categoria: quali squadre ti hanno colpito maggiormente? Dove può arrivare questa Sangiustese?

Può arrivare molto in alto. Comunque, seppur con un budget inferiore per scelta ad altre realtà, puntando su una programmazione attenta, giocatori scelti con criterio e un mister eccezionale, è già arrivata molto in alto. Il Cesena secondo me fa un campionato a parte, ha risorse, giocatori e fame. Nel calcio per me la fame è la prima cosa: puoi avere tutti i soldi del mondo ma senza quella non arrivi da nessuna parte. Un’altra squadra che mi ha colpito tanto è stata il Francavilla: molto quadrata, con la cattiveria agonistica e tanta voglia. Infatti è arrivata ad ambire ai playoff dopo un avvio un po’ incerto.
Ufficio Stampa