Milano, The Mall – Porta Nuova | Dal 8 al 12 marzo 2018| STAND 5A
Eberhard & Co. è partner per il sesto anno di MIA Photo Fair, la prima e unica fiera italiana dedicata alla fotografia d’arte giunta alla sua 8^ edizione: 130 gli espositori di quest’anno, di cui 90 gallerie (37 provenienti dall’estero), circa 25.000 visitatori previsti all’interno della moderna
superficie espositiva di The Mall di 5.000 mq. Gli orologi della Maison vantano più di un secolo di ricerca e di passione: tecnica e classe scandiscono le tappe di una storia fatta di creazioni dalla grande personalità e dal design inconfondibile.
Da sempre il brand, attento e sensibile al mondo dell’arte, premia il talento e sostiene iniziative di particolare interesse in ambito artistico e culturale.
” Mia Photo Fair fa parte del nostro ampio impegno nel mondo dell’arte” – dichiara Mario Peserico, Amministratore Delegato di Eberhard Italia – “ogni anno sosteniamo con passione e presentiamo all’interno del nostro spazio, progetti che valorizzino l’eccellenza e il savoir-faire e che sviluppino il concetto del Tempo, così strettamente legato a noi, che produciamo orologi da oltre 130 anni. Un tempo da preservare con la nuova iniziativa “Premio Archivi Aperti”, che ha l’obiettivo di riportare alla luce e conservare immagini simbolo della nostra storia, realizzate nel passato da autori spesso dimenticati”.
Quest’anno il riconoscimento è andato all’Archivio Carla Cerati. Eclettica, indomita e curiosa fotografa e scrittrice italiana cominciò la professione nel 1960 come fotografa di scena per poi dedicarsi al reportage e al ritratto. Il premio è stato conferito da una giuria composta da Fabio Castelli (Direttore MIA Photo Fair e Consigliere di Rete Fotografia), Renata Ferri (IO Donna – il femminile del Corriere della Sera), Laura Gasparini (Fototeca della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia) e Lucia Miodini (Centro Studi e Archivio della Comunicazione, Università degli Studi di Parma).
Questa la motivazione espressa dalla giuria nella scelta dell’archivio vincitore: “si è ritenuto interessante e significativo lo sguardo dell’autrice, fotografa, intellettuale e scrittrice, espressione di una memoria personale e sociale di grande rilevanza culturale. Carla Cerati è scomparsa nel quasi silenzio. Il premio è un segnale forte e intende salvaguardare la memoria
del suo sguardo impresso indelebilmente negli scatti di un’Italia che cambia, recita, pensa, lotta, soffre, e danza”. “L’archivio di Carla Cerati – prosegue la motivazione – è un bene comune da tutelare, un patrimonio iconografico di fondamentale importanza, una preziosa testimonianza delle mutazioni avvenute nella cultura e nella vita sociale del nostro Paese. Si segnala, per la straordinaria e innovativa qualità narrativa, il lungo e articolato racconto Milano”.
”Ho avuto occasione di conoscere personalmente Carla Cerati” – riprende Mario Peserico, AD di Eberhard Italia – “sono quindi particolarmente contento che il premio sia stato assegnato a lei e alla tutela del suo lavoro. Aveva un carattere difficile e pungente ma era una donna dotata di grande arguzia e ironia ed evidentemente anche di grande creatività”
Il Premio Archivi Aperti consiste in un contributo da parte di Eberhard & Co. per supportare i costi e le azioni relative agli interventi necessari all’inventariazione, catalogazione, digitalizzazione in alta risoluzione, conservazione e tutela dell’archivio vincitore. Il Premio è promosso da MIA Photo Fair, con il patrocinio di Rete Fotografia, in collaborazione con IO Donna (femminile del Corriere della Sera di RCS Mediagroup), con AFIP International – Associazione Fotografi Professionisti (“AFIP International”), Associazione Nazionale Fotografi Professionisti TAU Visual (“TAU Visual”) e Associazione GRIN – Gruppo Redattori Iconografici Nazionale (“GRIN”), soci di Rete Fotografia.
All’interno del progetto sono state inoltre assegnate due menzioni d’onore a Gianpaolo Barbieri e a Paola Mattioli, due delle loro opere saranno esposte all’interno dello Spazio espositivo Eberhard a Mia. La giuria “ha convenuto di segnalare Gian Paolo Barbieri, uno dei fotografi di moda più influenti della seconda metà del Novecento, che ha dato vita nel 2016 alla Fondazione Gian Paolo Barbieri. La Fondazione raccoglie il patrimonio artistico dell’artista e ha come scopo principale la conservazione, tutela, archiviazione, catalogazione e promozione dell’archivio, con l’obiettivo ultimo di rendere accessibile al grande pubblico l’eredità inestimabile di Barbieri”. La giuria ha inoltre ritenuto di gratificare “il lavoro di Paola Mattioli per le sue indagini sui grandi temi storici e politici affrontati con un linguaggio sperimentale e la connessione tra riflessione estetica e militanza, in particolare i lavori che colloca l’artista nel campo della riflessione estetica in fotografia.”.
UFFICIO STAMPA