“Non è vero che non cambio mai gli uomini: è un luogo comune sbagliato.
Girone difficile, lo Shaktar è molto sottovalutato ma può crearci delle difficoltà mostruose”.
La redazione di “Premium Sport” ha realizzato un’intervista esclusiva all’allenatore del Napoli Maurizio Sarri.
Di seguito il virgolettato dell’intervista:
Sarri dichiara: “La prima partita di un girone da sei gare è per forza condizionante. Visto che potrà condizionare il proseguo è importante. Sarà una sfida difficile, lo Shaktar è una squadra di grande tecnica, che attacca con tanti giocatori e ci può creare delle difficoltà mostruose. Dovremo avere il giusto approccio e giocare come sappiamo per creare anche a loro delle difficoltà. Napoli più maturo come ha dimostrato la vittoria di Bologna? Tra la mentalità di una grande squadra e un pizzico di fortuna la differenza è sempre abbastanza minima. Nel primo tempo di Bologna mi sono arrabbiato perché la prestazione non era in linea con le nostre qualità e perché abbiamo perso più palle del solito. Poi abbiamo fatto un discreto secondo tempo e abbiamo raggiunto il risultato ma noi dobbiamo concentrarci più sulle prestazioni che sul risultato perché con una grande prestazione il risultato arriva quasi sempre, senza prestazione non sempre arriva il risultato. Mertens confermato o giocherà Milik? Dite che vi ho abituato a cambiare pochissimo perché siete prevenuti: l’anno scorso ho utilizzato 24 giocatori e siamo stati una delle squadre che ho utilizzato più giocatori. E’ un luogo comune quello che io non cambio mai. Vedremo se cambieremo le maglie poi può essere che cambierà anche qualche interprete. L’obiettivo di questa Champions? Noi dobbiamo qualificarci agli ottavi e in questo girone non è scontato. Il City è la squadra sopra a tutti, le altre tre se la giocheranno alla pari. Feyenoord e Shaktar sono squadre di livello e soprattutto lo Shaktar è una squadra molto sottovalutata, anche dalla stampa italiana, perché gioca in un campionato che non seguiamo e non conosciamo. L’obiettivo per il momento è superare la gara di domani, poi dovremo qualificarci. I complimenti dei tecnici europei al gioco del Napoli? La mia squadra ha degli ottimi interpeti dal punto di vista tecnico e spesso gioca un calcio che agli altri mister può interessare. Ma non dobbiamo darci troppo peso perché le squadre sono delle mode temporanee ma questa squadra può interessare perché ha grandi qualità tecniche: è un gruppo integrante. Le parole di Maradona che ha esaltato il Napoli? Per motivi anagrafici quello a cui Maradona crea più emozione sono io. Quasi tutti i miei giocatori sono nati dopo che lui ha giocato a Napoli, per me invece è un ricordo forte. Ogni volta che parla Maradona bisogna prestare attenzione, resta un idolo e per me continua a esserlo ancora”