La S.S. Lazio Pallavolo ufficializza la richiesta del PalaTiziano come campo di gara per la serie B
Dopo aver smaltito l’euforia per la promozione in serie B la dirigenza della S.S. Lazio Pallavolo si è messa subito al lavoro per allestire una squadra che possa affrontare al meglio la stagione. In attesa degli ultimi colpi di mercato e dei nomi definitivi dei giocatori che scenderanno in campo ad ottobre indossando la maglia biancoceleste, il presidente Giorgio d’Arpino spera di riuscire a riportare a “casa” la squadra biancoceleste e annuncia: “In queste ore abbiamo formalizzato la richiesta al Comune di Roma per l’utilizzo del Palatiziano come sede di gara”. È importante comprendere le ragioni di tale richiesta, che vanno ben oltre la semplice funzionalità dell’impianto e toccano il cuore stesso dello sport romano. Prima di tutto il Palatiziano da sempre è stata la sede storica dei campionati nazionali della S.S. Lazio Pallavolo, una società di Roma radicata nel territorio che con i suoi sessantasei anni di storia e la passione dei suoi tifosi può di nuovo riportare l’attenzione del mondo sportivo e dei media nazionali sulla pallavolo romana. Secondo poi, tornare al Palatiziano consentirebbe a questo magnifico e inutilizzato impianto di ritornare a essere di nuovo sotto i riflettori dello sport nazionale, come era fino a prima della gestione Toti, quando veniva considerato – a ragione – non solo un emblema dello sport nazionale ma un punto di riferimento per le squadre di vari sport della nostra città che partecipavano a campionati nazionali. Ovviamente tale richiesta è stata inviata anche ad Andrea Burlandi Presidente del Cr Lazio Fipav e Claudio Martinelli Presidente del CP Roma Fipav che da sempre sono attenti alle necessità delle squadre romane e hanno assicurato il loro sostegno alla S.S. Lazio Pallavolo. Il presidente d’Arpino aspetta ora una risposta dal Comune di Roma: “L’assessore Frongia si è sempre mostrato attento verso le questioni culturali e storiche dello sport romano e comprenderà sicuramente l’impatto emotivo che alcune azioni hanno sull’ambiente sportivo e sui cittadini”.
Ufficio Stampa