ARISLA, LE ECCELLENZE DEL CICLISMO SI SCHIERANO AL FIANCO DELLA RICERCA ITALIANA SULLA SLA E INVITANO A DONARE AL 45528
Le due campionesse italiane di ciclismo, Elisa Longo Borghini e Noemi Cantele, aderiscono così alla campagna con numero solidale promossa da Fondazione AriSLA. Fino al 31 ottobre sarà possibile donare da rete fissa 2 o 5 euro e 2 euro da cellulare tramite sms al numero 45528. I fondi raccolti finanzieranno il progetto di ricerca scientifica di base “CHRONOS”
“Sono Elisa Longo Borghini e insieme a Noemi Cantele aiuto il team AriSLA a raccogliere fondi per la ricerca sulla SLA. Fino al 31 ottobre puoi inviare un messaggio anche tu al 45528 e aiutarci!”.
E’ questo il video messaggio della campionessa di ciclismo su strada, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Rio, Elisa Longo Borghini che insieme a Noemi Cantele, nel 2009 medaglia d’argento mondiale a cronometro e di bronzo in linea e nel 2011 vincitrice del titolo italiano, hanno voluto aderire alla campagna con numero solidale 45528 “Aiutaci a costruire un futuro senza SLA” promossa da AriSLA, la Fondazione Italiana di Ricerca per la Sclerosi Laterale Amiotrofica: fino al 31 ottobre, infatti, è possibile sostenere il progetto di ricerca di base ‘Chronos’, donando al 45528 via sms 2 euro oppure 2 o 5 euro da rete fissa.
Le due eccellenze del ciclismo italiano hanno sposato già da tempo la mission di AriSLA, partecipando al ‘Team AriSLA’, nato con un preciso obiettivo: sostenere la ricerca scientifica sulla SLA. A comporre il team sono impiegati, liberi professionisti, operai uniti dalla passione per il ciclismo, ma soprattutto dalla voglia di mettersi in gioco al fianco di AriSLA e contribuire ad aiutare la ricerca scientifica sulla SLA in modo concreto. L’idea del Team nasce dall’entusiasmo del gruppo ‘AMICI DI DANIELE’, che da cinque anni sono impegnati ad organizzare eventi di sensibilizzazione sull’importanza della ricerca e ricordare l’amico scomparso e malato di SLA.
LA CAMPAGNA – La SLA è una malattia neurodegenerativa che nel tempo immobilizza, impedisce di comunicare, fino a compromettere le funzioni vitali, ma non fa perdere la capacità di provare ancora emozioni e lascia intatte, nella maggior parte dei casi, le abilità cognitive. L’unica vera speranza per chi soffre di SLA è rappresentata dalla ricerca scientifica, grazie alla quale sarà possibile scoprire trattamenti di cura efficaci e fornire risposte ai bisogni delle 6000 persone che attualmente nel nostro Paese convivono con la malattia. Nel mondo sono 420.000. Quest’anno i proventi della campagna contribuiranno a finanziare il progetto di ricerca di base “CHRONOS – Quali sono i meccanismi legati alle alterazioni della proteina TDP-43 che causano la SLA?”. Lo studio, vincitore della Call for Project 2014 di AriSLA e coordinato dal dott. Fabian Feiguin, ricercatore presso l’International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology (ICGEB) di Trieste, intende ampliare le conoscenze sulla proteina TDP-43, coinvolta in alcune forme familiari e sporadiche di SLA, e aprire la strada a future applicazioni farmacologiche per i pazienti affetti da SLA.
LO SPOT – Link video https://www.youtube.com/watch?v=qaCm-XMBY6I
Il concept della campagna pone il focus sul concetto di tempo, in linea con la campagna AriSLA 5×1000 del 2016 che ha lanciato il claim “È questione di tempo” per trasferire il messaggio che solo la ricerca scientifica può continuare a far muovere il tempo e pensare con speranza ad un futuro prossimo in cui la SLA potrà essere curata.
Lo spot, che è stato realizzato in motion graphic su creatività dell’agenzia di comunicazione MAB.q, è un’esposizione sintetica che racconta il decorso della SLA. La malattia coinvolge i motoneuroni, le cellule responsabili dei movimenti che, se colpiti dalla SLA, involvono fino alla progressiva paralisi della muscolatura volontaria. In sottofondo il ticchettio dell’orologio scandisce il tempo mentre sullo schermo si vede il motoneurone avvizzito che si spegne con il tempo che si ferma. La comparsa del logo AriSLA rappresenta la ricerca scientifica che vuole “combattere” la malattia e far continuare lo scorrere del tempo. Nelle ultime sequenze, i numeri dell’orologio vanno a comporre il 45528, per la donazione con numero solidale: segno che grazie al contributo di ciascuno possiamo pensare ad un tempo senza SLA. L’iniziativa nasce con lo scopo di sostenere il progetto di ricerca di base “CHRONOS”, ma anche di far conoscere sempre di più la malattia e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’urgenza e la necessità di sostenere la ricerca scientifica.
Fondazione AriSLA
AriSLA, Fondazione Italiana di ricerca per la Sclerosi Laterale Amiotrofica nasce nel dicembre 2008 per promuovere, finanziare e coordinare la ricerca scientifica d’eccellenza sulla SLA. Principale organismo a livello italiano e nel panorama europeo ad occuparsi in maniera dedicata ed esclusiva alla ricerca sulla SLA, AriSLA sorge per volontà di soggetti di eccellenza in campo scientifico e filantropico quali A.I.S.L.A. Onlus – Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, Fondazione Cariplo, Fondazione Telethon e Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport Onlus.
Impegnata da anni in azioni di sostegno, coordinamento e promozione della ricerca scientifica per la conoscenza, la cura e il trattamento della SLA, AriSLA rinnova il suo intento di sensibilizzare quanti desiderano contribuire a sconfiggere una patologia neurodegenerativa rara di cui ancora non si conoscono le cause e per la quale non vi è cura. Soltanto in Italia, la SLA vede la presenza di circa 6000 pazienti, con un’incidenza della malattia, ossia il numero di nuove diagnosi ogni anno, tra l’1,5 e i 2,4 casi ogni 100.000 abitanti. Dal 2009 AriSLA ha investito in attività di ricerca scientifica circa 9.731.516 euro, ha sostenuto 105 gruppi di ricerca italiani e attivato 56 progetti.
Per info: www.arisla.org e www.alscience.it
Ufficio Stampa