Francesco Molinari inizia la stagione sul PGA Tour partecipando al Sony Open in Hawaii (14-17 gennaio) in programma sul percorso del Waialae CC a Honolulu, nelle Isole Hawaii. Il torinese ha quale primo obiettivo quello di rientrare tra i primi 50 del world ranking (attualmente 67°), da dove è uscito dopo la scarsa attività degli ultimi mesi. Difende il titolo Jimmy Walker in un contesto in cui, oltre a Molinari, possono recitare un buon ruolo Keegan Bradley, Jason Dufner, Zach Johnson, Kevin Kisner, Matt Kuchar, Webb Simpson, gli australiani Adam Scott e Marc Leishman, l’inglese Luke Donald, il neozelandese Danny Lee e il nordirlandese Graeme McDowell. Non è tra i favoriti, ma sicuramente sarà molto seguito dagli appassionati il fijano Vijay Singh. Il montepremi è di 5.800.000 dollari con prima moneta di 1.044.000 dollari. Il torneo su Sky – Il Sony Open in Hawaii andrà in onda in diretta, in esclusiva e in alta definizione su Sky con collegamenti ai seguenti orari: venerdì 15 gennaio, sabato 16 e domenica 17, dalle ore 1,00 alle ore 4,30 (Sky Sport 3 HD); lunedì 18, dalle ore 0,30 alle ore 4 (Sky Sport 2 HD). Repliche: venerdì 15 gennaio, dalle ore 7,30 (Sky Sport 2 HD) e dalle ore 21 (Sky Sport 3 HD); sabato 16, dalle ore 7,30 e dalle ore 18,45 (Sky Sport 2 HD); domenica 17, dalle ore 7,30 (Sky Sport 2 HD) e dalle ore 15,30 (Sky Sport 3 HD), lunedì 18, dalle ore 7,30 (Sky Sport 2 HD) e dalle ore 21 (Sky Sport 3 HD). Commento di Silvio Grappasonni e di Nicola Pomponi.
EUROTOUR: SETTE AZZURRI AL JOBURG OPEN, DEBUTTO STAGIONALE DI MANASSERO – Matteo Manassero, al debutto stagionale, Renato Paratore, Francesco Laporta, Nino Bertasio, Edoardo Molinari, Nicolò Ravano e Marco Crespi partecipano al Joburg Open (14-17 gennaio), torneo in combinata tra European Tour e Sunshine Tour, che si disputa sui due percorsi del Royal Johannesburg & Kensington GC (West Course ed East Course), a Johannesburg in Sudafrica.
Favoriti i giocatori sudafricani, che peraltro sono in preponderanza, tra i quali spiccano i nomi di Ernie Els, Brandon Stone, reduce dal successo nel South African Open, Trevor Immelman, Richard Sterne, Jaco Van Zyl, Hennie Otto, vincitore di due Open d’Italia, e Jbe Kruger. Altri possibili protagonisti gli inglesi David Howell, Lee Slattery, David Horsey, Simon Dyson e Tom Lewis, il tedesco Marcel Siem, il danese Morten Orum Madsen, lo scozzese Craig Lee insieme al portoghese Ricardo Gouveia e allo spagnolo Borja Virto, entrambi promossi dal Challenge Tour.
Si attendono conferme da Paratore, Bertasio e da Ravano dopo il promettente avvio, mentre dovranno cambiare marcia Edoardo Molinari e Francesco Laporta, reduci da tre e da due tagli di fila. Probabilmente non è ancora al top Manassero, ma sarà interessante verificare l’eventuale cambio di passo dopo due stagioni in cui non ha espresso la sua potenzialità. Quanto a Crespi, che ha perso la ‘carta’ piena, ha una delle poche possibilità di giocare e dovrà sfruttarla al meglio. Il montepremi è di 915.000 euro.
Il torneo su Sky – Il Joburg Open sarà teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky con i seguenti orari: giovedì 14 gennaio e venerdì 15, dalle ore 9,30 alle ore 11,30 e dalle ore 13 alle ore 15 (Sky Sport 2 HD); sabato 16, dalle ore 11,30 alle ore 15,30 (Sky Sport 3 HD); domenica 17, dalle ore 11 alle ore 15,30 (Sky Sport 3 HD). Commento di Roberto Zappa e di Donato Di Ponziano.
MATTEO DELPODIO E ALESSANDRO TADINI A CACCIA DELLA “CARTA” PER L’ASIAN TOUR 2016 – Matteo Delpodio e Alessandro Tadini cercano una ‘carta’ per l’Asian Tour 2016 nella finale della Qualifying School (13-16 gennaio), che si svolge sui due percorsi dell’Imperial Lakeview Golf Club e dello Springfield Royal Country Club, a Hua Hin in Thailandia. I due italiani hanno avuto accesso all’atto conclusivo grazie a una bella prova nello Stage1 in cui si sono classificati rispettivamente terzo e dodicesimo.
Prendono parte alla gara 245 concorrenti, 153 ammessi di diritto e altri 92 promossi dallo Stage1, in cui non hanno avuto fortuna Aron Zemmer (37°), che non è entrato tra i 23 qualificati, Giorgio De Filippi e Andrea Rota, usciti al taglio. In totale hanno partecipato alla Qualifying School 646 concorrenti provenienti da 40 nazioni, dei quali 491 si sono impegnati nella prima fase disputata su quattro percorsi.
Al termine della finale i primi 40 classificati e i pari merito al 40° posto riceveranno una ‘carta’ piena per l’Asian Tour 2016. Gli altri che completeranno il torneo avranno la ‘carta’ per l’Asian Development Tour, l’equivalente orientale del Challenge Tour, che nella stagione scorsa ha proposto 28 eventi e che concede punti per il World Ranking.
Tra i giocatori nel field gli spagnoli Toni Ferrer e David Borda, lo svedese Daniel Chopra, il thailandese Thammanoon Sriroj, e i vincitori dello Stage1: lo zimbabwese Scott Vincent (al Windsor Park), il thailandese Suradit Yongcharoenchai (Imperial Lakeview Course A&B) l’australiano Junseok Lee (Imperial Lakeview Course C&D), il guatemalteco José Rolz, lo statunitense John Catlin, l’australiano Gavin Fairfax e il coreano B. G. Chae, quartetto che si è imposto allo Springfield Royal CC.
EURASIA CUP IN MALESIA SENZA GIOCATORI ITALIANI – Sul percorso del Glenmarie Golf & Country Club, a Shah Alam in Malesia, si disputa la seconda edizione della EurAsia Cup (15-17 gennaio), sfida tra selezioni dell’Europa e dell’Asia.
Dopo la prima, svoltasi nel 2014 e terminata in parità (10-10), è stata apportata qualche variazione. I giocatori dei due team sono ora dodici, contri dieci in precedenza, e i capitani, che nel 2014 giocarono (Miguel Angel Jimenez e Thongchai Jaidee) questa volta non lo faranno. I match sono passati da 20 a 24 con sei fourballs nella prima giornata, sei foursomes nella seconda e dodici singoli nella terza (rispettivamente cinque, cinque e dieci la volta scorsa). In sostanza si tratta dell’ennesima versione riveduta e corretta della Ryder Cup.
Nella formazione europea, affidata al nordirlandese Darren Clarke, che sarà il capitano continentale nella prossima Ryder Cup (30 settembre-2 ottobre, Hazeltine National, Minnesota, USA), non figurano giocatori italiani. La compongono gli inglesi Ian Poulter, Lee Westwood, Ross Fisher, Matthew Fitzpatrick, Andy Sullivan, Danny Willett e Chris Wood, il francese Victor Dubuisson, lo svedese Kristoffer Broberg, il danese Soren Kjeldsen, l’irlandese Shane Lowry e l’austriaco Bernd Wiesberger.
Il team asiatico, guidato dall’indiano Jeev Milkha Singh, è formato dal giapponese Shingo Katayama, dai thailandesi Thongchai Jaidee, Prayad Marksaeng e Kiradech Aphibarnrat, dal cinese Ashun Wu, dagli indiani Anirban Lahiri e S.S.P Chowrasia, dai malesi Danny Chia e Nicholas Fung e dai coreani K.T. Kim, Jeunghun Wang e Byeong Hun An.
Ufficio Stampa