La Real Maceratese mette da parte le polemiche arbitrali e chiede un trattamento alla pari delle altre squadre
La società del presidente Andrea Guida e del vicepresidente Giuseppe Iannotta ritiene opportuno fare questo comunicato, perché non è coerente tutto quello che sta succedendo. Il club biancoazzurro non riserva alcun rancore né con gli arbitri, né con la federazione. Il desiderio è quello di essere trattati come tutte le altre squadre, perché da un po’ di tempo a questa parte sta cascando il mondo addosso con le tante decisioni sfavorevoli. La media ammoniti per ogni partita è di quattro, cinque cartellini gialli subiti. Fortunatamente, da questa stagione, si è passati alla squalifica per recidività alla quinta ammonizione, altrimenti ogni gara il trainer Giuseppe Cicala avrebbe dovuto fare a meno di diversi elementi. Nessuno in società, poi, ritiene che i tesserati della Real Maceratese siano così cattivi da meritare un’ammonizione al primo fallo. E’ successo in ogni gara e questo penalizza l’atleta che è costretto a giocare con una spada di Damocle sulla testa per il resto della partita. Per di più in tredici partite sono stati negati rigori sacrosanti, mentre puntualmente vengono assegnati agli avversari. Alla luce di questa premessa, il club biancoazzurro ribadisce di non riservare alcun rancore nei confronti della classe arbitrale. Gli arbitri sono essere umani e possono sbagliare, come un calciatore può sbagliare un goal a pochi metri da porta. La società A.S.D. Real Maceratese chiede un trattamento uguale a quello che viene riservato ad ogni società. Lungi dal richiedere maggiore tutela, il sodalizio di Macerata Campania non vuole avere aiuti o torti, crede nella buonafede della classe arbitrale e chiede un’inversione di tendenza rispetto a quanto successo nella prima parte di campionato.

DOMENICO VASTANTE
UFFICIO STAMPA A.S.D. REAL MACERATESE