I corridori dell’Androni prendono posizione nei confronti di Appollonio e Taborre
L’Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani appoggia gli atleti del Team Androni Giocattoli-Sidermec, che hanno condannato fermamente il comportamento dissennato dei colleghi Davide Appollonio e Fabio Taborre, risultati positivi a due controlli antidoping fuori corsa. Se le controanalisi confermeranno quanto emerso, gli atleti della formazione Professional agiranno in giudizio contro i due colleghi, costituendosi parte civile del processo che verrà intentato insieme alla dirigenza e allo staff del team nei loro confronti. Il contegno antisportivo, integrante estremi di reato, dei due atleti, ha comportato la sospensione della squadra per un mese, nel rispetto delle norme UCI, con grave danno di immagine ed economico per tutto il gruppo e perdita di opportunità di prender parte alle competizioni, nel finale di stagione, circostanza ancor più grave, anche in considerazione dei possibili rinnovi contrattuali.
L’ACCPI dal canto suo, qualora Appollonio e Taborre risultassero positivi alle controanalisi, li escluderà dalla vita associativa per aver violato l’articolo 4 punto C “Diritti e doveri degli associati” del regolamento generale secondo il quale «gli associati hanno l’obbligo di astenersi da ogni atto che possa ledere gli interessi morali e materiali dell’ACCPI».

Giulia De Maio
Ufficio Stampa ACCPI