Dal 27 giugno si parte con il battesimo delle bici.
E a luglio pacchetti relax e per scoprire i castelli della Valle D’Aosta
Due cifre in cui inquadrare il divertimento: 1800 e 2752. Il comprensorio di Pila si sviluppa fra queste due quote, quella di arrivo della telecabina che da Aosta conduce alla conca e quella del crinale da cui anche il cielo è più vicino e con un dito si possono contare tutti i quattromila più famosi della Alpi. Dal Gran Paradiso, tutto “made in Italy”, al Monte Bianco, al Monte Rosa, al Cervino sul confini di Francia e Svizzera. Questa è Pila: semplicemente un terrazzo vista meraviglie. Nel suo regno l’estate profuma di prati fioriti e possibilità. Gli impianti che d’inverno accompagnano gli sciatori in quota danno un passaggio al popolo estivo che ama i monti. Camminare, correre, allenarsi, stancarsi anche. A piedi o in bici, imitando Indiana Jones appesi a corde e liane, o ricercando la saggezza e la calma dei pescatori in riva ad un lago in attesa della “pesca grossa”, a Pila ognuno va al proprio passo. E l’estate è più bella.
PILA: UN REGNO A DUE RUOTE
E’ un regno che dura il tempo di un’estate anche se la sua passione si coltiva tutto l’anno. In sella ad una mountain bike per danzare e volare giù a capofitto fra boschi e prati, vivendo un’avventura senza tempo, ma ricca di velocità. Bardati con imbottiture anti infortunio e casco, i biker moderni sembrano cavalieri antichi issati sui loro destrieri a due ruote, tutte tecnologia e gomme larghe. A Pila gli appassionati hanno a diposizione un vasto comprensorio adatto ad ogni livello di capacità e strutturato su percorsi di diversa difficoltà. Per questo definire “Bike planet” l’offerta estiva di Pila rispetto alla mountain bike non è affatto esagerato: Pila è stata, infatti, fra i primi comprensori dell’arco alpino a dotarsi di strutture per la pratica della MTB dagli anni Novanta e ha ospitato molte manifestazioni di livello internazionale. Oggi vanta una decina di percorsi di Down hill e un grande bike stadium per i biker provetti, oltre a percorsi di free ride e cross country, più larghi ed adatti anche a chi studia da campione e, spesso anche alle famiglie. Assistenza e noleggio sono garantiti alla partenza della seggiovia di Chamolé.
Gli impianti di risalita, aperti nella bella stagione, sono stati accessoriati con speciali ganci che consentono ai bikers di trasportare gratis le bici, giungendo in quota senza fatica. Le bici si possono caricare direttamente ad Aosta, sulla telecabina che unisce la città alla conca, e salire fino ai 2700 m del Couis 1.
Le offerte turistiche per gli amanti della mountain bike, realizzate dal consorzio turistico “L’Espace de Pila”, contribuiscono a rendere perfetta l’esperienza della vacanza dedicata all’MTB. Eccone alcune:
Battesimo sulla bici
Siete impazienti di salire in sella alla vostra mountain bike, togliendo la ruggine dalle vostre due ruote? Non vi serve che un battesimo sulla bici per cominciare bene la stagione.
Approfittando di questa offerta che anticipa l’estate.
Da sabato 27 giugno al venerdì 3 luglio la risalita costa 19 euro fino a Chamolé e c’è un imperdibile 2×1, due giorni al prezzo di uno. Un’occasione che si ripeterà anche a fine stagione, dal 29 agosto al 6 settembre.
Prezzo a partire da 47,00€ a persona (in camera doppia)
La quota comprende: Bikepass 2 giorni al prezzo di 1 + 1 notte in Hotel in formula BB (in camera doppia)
Strutture aderenti: Chacaril, La Chance, La Nouva, I Picchi, Les Plaisirs d’Antan
Per info e prenotazioni:Consorzio Turistico L’Espace de Pila, Fraz. Pila 16 – 11020 Gressan (AO) Tel: +39 0165 521055 – mail: info@pilaturismo.it
Offerta all inclusive battesimo della sella
Minimo due persone, dal 27 giugno al 31 luglio e dal 24 agosto al 6 settembre con prenotazione obbligatoria 3 giorni prima
L’offerta comprende il bikepass giornaliero o il mezzo giornaliero, 2 ore di maestro mtb-bici da free ride, casco e protezioni
Mezza giornata 68,50 €
Giornata intera 90€
Nordic walking
Lo chiamano “nordic walking”, ma camminare con l’aiuto di racchette non ha né latitudine né età e a Pila ha un sapore in più: quello di avere un cielo alpino come tetto e boschi odorosi come palcoscenico. Hiking e alpinismo giocano un altro campionato, ma il “nordic walking” ha più a che fare con un benessere fisico e mentale che non con la conquista di una cima o la riuscita di un’impresa. Per questo lo si può praticare ad ogni età, ad ogni ora e con ogni meteo. La conca sopra Aosta offre una palestra a cielo aperto dove sono stati attrezzati dei percorsi ad hoc. Segnalati da cartelli rossi, servono per non perdersi, ritrovare sempre la strada e danno qualche consiglio per respirare e camminare al meglio. Una cartina è disponibile al punto informazioni all’arrivo della telecabina Aosta – Pila.
Hiking e leccornie
Numerose le passeggiate per chi voglia provare a spingere il limite della fatica un po’ più in la e provare a dare del tu all’alta quota. All’arrivo della telecabina che sale da Aosta le tipiche frecce gialle dei sentieri regionali indicano già i vari percorsi. Una delle gite più remunerative e alla portata di tutti è quella che conduce al rifugio Arbolle, passando dalla conca magica del laghetto di Chamolé. Per arrivarci, dopo la cabinovia ci si fa dare un passaggio anche dalla seggiovia Chamolé. Da qui il percorso prevede un’ora e mezza con qualche breve tratto ripido. Et voilà: il crinale si scavalca e il rifugio in legno e pietra accoglie il visitatore in sale dalle grandi vetrate da cui ammirare le cime e l’inconfondibile profilo del Monte Emilius mentre la cucina sforna leccornie dal gustoso sapore alpino.
Per chi abbia meno tempo, ma altrettanto appetito, la conca di Pila offre anche diversi sentieri ad anello che partono dall’arrivo della telecabina, toccano i più bei punti panoramici e anche le caratteristiche baite dei vari alpeggi, ritornando poi al punto di partenza. In estate infatti sono molti i punti ristoro che coccolano il visitatore. Si può scegliere la cucina raffinata de La Societè, con una camminata di un’ora oppure con mezz’ora in più approdare a Le Baoutson. Occorre ancora meno tempo per gustare i sapori de Le Chalet du soleil, della Trattoria dei maestri e della Maison du Jean che distano un quarto d’ora dall’arrivo della telecabina. Utilizzando invece anche la seggiovia di Chamolé si può far sosta alla caratteristica Baraka, con il suo terrazzo panoramico per poi ritornare a valle in poco meno di un’ora di cammino fra prati fioriti di ranuncoli e pan di marmotta
Free climbing
Falesia di arrampicata nei pressi del rifugio Arbolle.
L’accesso alla falesia è circa ad un’ora e mezza di cammino dall’arrivo della seggiovia Pila-Chamolé, oppure in dieci minuti dal rifugio di Arbolle ai piedi del Monte Emilius.
La struttura rocciosa dove sono state chiodate le vie di arrampicata si trova sulle pendici est della Tête Noire, a una quota di 2550 metri circa. Sulla struttura, alta in media 15 metri, sono stati ricavati sette itinerari di arrampicata che vanno dal 5a al 6b, per appassionati di livello medio – alto.
Le caratteristiche della roccia, l’ambiente circostante e il panorama che si gode dal sito ne fanno una meta appetibile per chi vuole passare una giornata in ambiente di montagna al di fuori della confusione, in un luogo di bellezza selvaggia.
Possibilità di corsi collettivi o individuali a pagamento su prenotazione (info Interguide 0165 40939).
Pesca
Salire in montagna con la canna da pesca: sembra un controsenso, ma a Pila si può. Anzi si deve. La telecabina, prima, e poi la seggiovia di Chamolé, consegnano in poco meno di mezz’ora alla baita Baraka. Di qui, in dieci minuti si raggiunge il lago Chamolé, uno degli specchi più limpidi delle alpi occidentali, a quota 2325, dove da qualche anno è possibile praticare la pesca alla trota.
Per pescare è necessario essere muniti del permesso governativo rilasciato nel proprio luogo di residenza e acquistare poi presso il Consorzio turistico L’Espace de Pila (tel.0165/521055) il permesso giornaliero, settimanale o mensile.
Piscina
La tintarella di montagna è la più duratura. Così per sognare un’abbronzatura a prova d’alta quota a Pila ci si può rilassare anche a bordo piscina, grazie alla vasca scoperta del ristorante Yeti, di fronte all’arrivo della telecabina.
Volo in parapendio
Dal 2009 a Pila è possibile sperimentare l’emozione del volo in parapendio, con la possibilità di effettuare decolli e atterraggi a diverse quote e quindi voli a dislivelli differenti. E’ possibile decollare da 1540 m di Plan Praz o dai 1930 di Gorraz/Fagiani e atterrare o a Plan Praz o a Gressan a quota 626: da qualsiasi punto si parta il panorama sulle vette più alte d’Europa rimane ineguagliabile.
La scuola di volo è aperta tutto l’anno e istruttori qualificati sono a disposizione per l’apprendimento delle tecniche di volo, con la possibilità di effettuare voli biposto.
Per info:
Luca Polo: pololuca@hotmail.com
Claudio Aimone: claudio.aimone@libero.it
Alessandro Mezzavilla: alessandromezzavilla@libero.it
Down Hill
Pila è da anni una delle più importanti località di riferimento per il mondo del down hill italiano e internazionale. Innumerevoli le gare disputate sul percorso disegnato dall’ex campione del mondo (1997) Corrado Herin lungo la pista da sci “Du Bois”, sede di gare emozionanti e importanti. Ogni estate i percorsi del bike stadium aspettano tutti gli amanti delle emozioni della discesa in sella alle due ruote. Pietre, radici, ostacoli ed adrenalina con cui nutrire lo spirito, … le gambe e la propria voglia di avventura.
Descrizione
Il percorso si snoda lungo la pista da sci “Du Bois” per una lunghezza di circa 2600 metri. La partenza è situata a fianco della stazione di arrivo della seggiovia “Chamolé” ad una quota di 2311 metri s.l.m, l’arrivo si trova ad una quota di 1785 m, per un dislivello totale di 526 metri.
Il primo tratto percorre un terreno erboso e presenta curve alterne in aderenza, segue una sezione tecnica di 50 metri circa, caratterizzata da un fondo pietroso “rock section”. Vista la difficoltà, questa parte si può evitare percorrendo una variante.
Nel primo attraversamento della pista da sci si incontrano due salti, rispettivamente “salto dei piloni” e “prima compressione (step up)” che, se affrontati ad alta velocità, diventano molto spettacolari.
Entrando nel bosco la velocità si riduce a causa della tortuosità e del fondo caratterizzato da numerose radici.
All’uscita di questa sezione, la pista incrocia il percorso freeride, superabile tramite un sovrapassaggio, che permette di effettuare un salto in discesa. Segue poi un tratto che si sviluppa a bordo della pista da sci, dove si trovano diversi salti artificiali fra i quali quello denominato ”Doppio salto in curva” e un doppio salto in uscita dal bosco “jump out”. A questo punto si attraversa per la seconda volta la pista da sci immettendosi, tramite alcune sponde, in un nuovo tratto di bosco detto il “Labirinto” dove il percorso diventa molto stretto e tramite un salto si sbuca nuovamente sulla pista da sci per affrontare una curva a sinistra in piano.
Seguono tre piccole sponde da affrontare in velocità per poi fare un piccolo salto. Attraversando la pista da sci per l’ultima volta, si trova la seconda compressione “step up”, che porta all’interno del bosco dove c’è un tratto impegnativo (con possibilità di varianti) caratterizzato da fondo sassoso e ripido.
Dopo un piccolo pianetto si arriva ad un’altra sequenza di sponde artificiali e dossi naturali su fondo erboso denominato le “GOBBE”.
Affrontando poi un piano si incontra nuovamente la pista di freeride superabile attraverso un sottopassaggio. Segue una serie di curve ampie, da affrontare in aderenza, all’interno di un tratto boschivo rado. Ci si immette poi nella parte finale del percorso caratterizzata da elevata spettacolarità. Il tracciato presenta, infatti, quattro paraboliche artificiali molto alte, all’uscita delle quali si trova un dosso che immette in una piccola discesa, dove bisogna ricercare la massima velocità per affrontare un doppio salto di notevoli proporzioni.
l percorso termina tramite altre sponde e dossi realizzati artificialmente e prosegue per ulteriori 300 metri in un tratto di trasferimento verso l’impianto di risalita.
Il tracciato di Pila è stato disegnato da Corrado Herin, vincitore nel 1997 della Coppa del Mondo di Downhill.
Bike Stadium
A Pila non c’è bisogno della neve per assaporare l’ebbrezza della velocità: in estate sono aperte piste permanenti di discesa in mountain bike. Con questa importantissima realizzazione Pila segue l’esempio di Francia e Svizzera, dove le piste di down hill sono presenti in tutte le maggiori località di sport invernali. Sono una decina i tracciati che compongono il Bike stadium e includono la discesa free ride Pila Aosta che, con i due tracciati che si trovano a monte di essa, formano il bellissimo percorso della “Desarpa Bike”: complessivi 15km e 2200m di dislivello che permettono di partire da 2200m e arrivare 15 km sotto fino ad Aosta. Le piste dedicate al free-ride sono accessibili a chiunque abbia un po’ di esperienza nella discesa e nella conduzione della MTB, i gradi di difficoltà sono segnalati, con la possibilità di aggirare i punti più impegnativi. Le piste di down hill, richiedono invece una buona preparazione atletica e tecnica (descrizione tecnica anche su www.pila.it).
Free-ride
Le piste di Free-Ride sono accessibili a tutti gli appassionati della mountain bike, che qui possono cimentarsi in entusiasmanti discese con difficoltà di livello medio. E’ sufficiente un po’ di tecnica e un mezzo affidabile.
I percorsi si sviluppano su terreno prevalentemente naturale e presentano un’alternanza di impegno tale da regalare soddisfazioni anche ai meno preparati, basta seguire le indicazioni dei gradi di difficoltà. Per i più esperti sono disponibili due brevi tratti di Free-Ride Extreme molto tecnici, ideali per misurare e superare i propri limiti.
La discesa free ride Pila-Aosta è un percorso di media difficoltà adatto a tutti, unico nel suo genere per caratteristiche e paesaggio. Nato dai vecchi sentieri è stato attrezzato per la bicicletta. Parte da Pila per arrivare ad Aosta vicino alla telecabina, ha una lunghezza di 8 km, con un dislivello di 1170 m, ma sfruttando i tracciati a monte (partendo da Chamolé) diventa di 11 km, con dislivello complessivo di 1730 m. Oggi si può partire anche dai 2700 metri della stazione d’arrivo del Couis 1. Un tuffo dalla cresta a 2700 m fino ad Aosta, i più preparati riescono a fare anche più discese in un giorno.
Ufficio stampa Pila s.p.a.