GOLF – PGA TOUR: NEL MEMORIAL TOURNAMENT PREVALE LO SVEDESE DAVID LINGMERTH

TERZO FRANCESCO MOLINARI AUTORE DI UNA GRANDE PROVA

TRIONFO AZZURRO NEL St. ANDREWS LINKS TROPHY: 1° F. ZUCCHETTI, 2° F. CAMPIGLI

Francesco Molinari non ce l’ha fatta a vincere il Memorial Tournament, ma ha comunque ottenuto un ottimo terzo posto con 275 colpi (68 67 69 71, -13), alla pari con Jordan Spieth, offrendo una grande prova sul percorso del Muirfield Village Golf Club (par 72) a Dublin nell’Ohio.

Si è imposto con 273 (67 65 72 69, -15) colpi lo svedese David Lingmerth che ha battuto con un par alla terza buca di spareggio l’inglese Justin Rose (273 – 68 67 66 72) con il quale aveva terminato alla pari le 72 buche del torneo. Al quinto posto con 276 (-12) Jim Furyk, l’australiano Marc Leishman e il giapponese Hideki Matsuyama, campione uscente.

Ha chiuso all’ottavo posto con 277 (-11) Keegan Bradley, quindi all’11° con 278 (-10) il fijiano Vijay Singh, al 13° con 279 (-9) Dustin Johnson, al 24° con 282 (-6) Jason Dufner, al 26° con 283 (-5) Matt Kuchar e malinconicamente in coda Phil Mickelson, 65° con 293 (+5), e Tiger Woods, 71° e ultimo con 302 (73 70 85 74, +14) dopo un 74 (+2).

Molinari, che con questo piazzamento è tornato tra i top 50 del world ranking (da 59° a 44°), è stato impeccabile sulle prime nove buche (tre birdie) dove si è portato da solo in vetta con “meno 15” recuperando i tre colpi di disavanzo che aveva da Rose, leader dopo tre turni, ma successivamente ha dovuto fronteggiare il ritorno dello stesso Rose e di Lingmerth. Fatale al torinese la buca 16 (par 3) dove, nel tentativo di puntare alla bandiera, ha spedito la palla in acqua con il tee shot e il doppio bogey lo ha tolto dalla lotta per il titolo (71, -1 con quattro birdie, un bogey e un doppio bogey).

Lingmerth (69, -5, con cinque birdie e due bogey) ha preso il comando, però alla 17ª Rose lo ha agganciato con il sesto birdie di giornata (sei anche i bogey per il 72, par). Alla 18ª l’inglese ha sbagliato il secondo colpo, ma la pallina ha colpito uno spettatore, fortunatamente senza conseguenze, e si è fermata fuori fairway in una posizione migliore di dove sarebbe finita e non avesse incontrato ostacoli. Con un terzo colpo eccezionale in bandiera Rose è riuscito a mantenere la parità e ad andare allo spareggio. Alla terza buca supplementare, però, ha sbagliato tutto, percorrendola praticamente fuori fairway e non si è potuto opporre al par dello svedese.

A Lingmerth 28enne di Tranas, il primo successo nel circuito ha fruttato 1.116.000 dollari su un montepremi di 6.200.000 dollari, ma sono sicuramente più importanti i tre anni di “carta” piena nel circuito e la possibilità di prendere parte a quasi tutti i tornei di peso.

“Con tanti ottimi giocatori – ha spiegato lo svedese – con cui competere non ho fatto altro che cercare di dare il massimo. Ho sostenuto abbastanza bene la pressione e questo è stato fondamentale. Credo di aver appreso molto in tal senso giocando il terzo giro nell’ultimo team: ero molto nervoso, ma ho trovato il modo di gestirmi e oggi l’ho applicato. Vincere il torneo di Jack Nicklaus è un vero onore e suscita una sensazione incredibile”.

Sereno Francesco Molinari: “E’ stata una grande settimana. Ho fatto del mio meglio ed era quello che volevo. Ho lottato duramente e sono davvero felice. Certo, il colpo alla buca 16 mi rimarrà a lungo nella mente, ma dovevo puntare alla bandiera se volevo vincere il torneo. Occorreva rischiare. Quando si arriva così vicino al successo la differenza la fanno cose minime. C’è poi l’occasione in cui tutto va per il verso giusto e, continuando a giocare così, devo avere solo la pazienza di attenderla. E’ stato il mio debutto nel Memorial e ho apprezzato ogni singolo minuto della gara. Spero di tornare l’anno prossimo. I miei obiettivi? E’ la mia prima stagione come membro effettivo del tour e quindi il primo è quello di conservare la carta”.

Tiger Woods dopo aver segnato una serie impressionante di primati, ora ne sta battendo parecchi negativi, Con un 85 (+13) nel terzo turno ha realizzato il peggior score della sua carriera sul giro e nel quarto ha giocato per la prima volta da solo. Con il totale di 302 ha superato di quattro colpi il suo punteggio più alto siglato nel WGC Bridgestone Invitational del 2010 con 298 (74 72 75 77, +18). Ha colto 25 fairway su 56, 35 green su 72 e ha tirato 111 putt.

TRIONFO AZZURRO NEL St. ANDREWS LINKS TROPHY: 1° F. ZUCCHETTI, 2° F. CAMPIGLI

Un autentico trionfo azzurro nel St. Andrews Links Trophy, il prestigioso torneo che s è disputato sui percorsi del Jubilee Course (par 72) e dell’Old Course (par 72) a St. Andrews in Scozia, Ha vinto con 214 colpi (71 71 72, -2) Federico Zucchetti, si è classificato al secondo posto con 215 (71 76 68, -1) Filippo Campigli e hanno completato l’ottima prestazione italiana Michele Cea, decimo con 218 (69 78 71, +2), e Gianmaria Rean Trinchero, 14° con 220 (70 77 73, +4).

Il torneo, avversato dal maltempo, è stato ridotto da 72 a 54 buche essendo stato annullato il secondo giro. A quel punto il taglio è stato effettuato sui risultati ottenuti nella prima giornata al Jubilee Course e 61 concorrenti sono stati ammessi agli ultimi due turni che si sono effettuati nella stessa ultima giornata all’Old Course.

Si sono classificati al terzo posto con 216 (par) gli scozzesi Craig Howie e Connor Syme e l’irlandese John-Ross Galbraith, al sesto con 217 (+1) i francesi Thomas Perrot e Romain Langasque, l’irlandese Jack Hume e lo scozzese Greig Marchbank.

Zucchetti, tesserato per il GC Castelconturbia e 23° dopo un giro, ha effettuato una grande rimonta nel secondo con un 71 (-1, con tre birdie e due bogey), miglior score del turno realizzato anche dallo spagnolo Ivan Cantero e si è portato in seconda posizione con 142 (-2), alla pari con lo stesso iberico, a due colpi dal leader Galbraith (140 – 67 73, -4). Da rilevare che il vento l’ha fatta da padrone rendendo le cose difficili a tutti, così che anche con un 76 (+4) Campigli, anch’egli 23°, ha fatto un buon salto in avanti, affiancato sul 147 (+3) da Rean Trinchero e da Cea.

Nel giro finale si è subito defilato Cantero (78, +6 e 14° posto) ed ha avuto parecchie difficoltà Galbraith (un 76, -4, per lui al termine), mentre Zucchetti ha praticamente mantenuto lo stesso ritmo e con quattro birdie e tre bogey, si è trovato avanti sull’ultima buca pressato però da Campigli, che difende i colori del CG Torino, rinvenuto con un ottimo 68 (-4) addirittura miglior parziale di giornata. Zucchetti, che sembrava in condizioni di realizzare un birdie, è invece incappato in quattro putt per un bogey (72, par) ininfluente però ai fini del risultato, mentre Campigli ha conquistato il secondo posto da solo con il sesto birdie contro due bogey. Cea (GC Parco di Roma) ha concluso in 71 colpi (-1, con cinque birdie e quattro bogey) e Rean Trinchero (Valle d’Aosta) in 73 (+1, con due birdie e tre bogey).

Federico Zucchetti, vent’anni, era reduce dal successo di martedì scorso nel Campionato Nazionale Match Play/Trofeo G. Silva, suo quarto titolo italiano. In precedenza si era imposto nei tricolori Baby (2006), Pulcini (2007) e Nazionale Match Play (2011). Ha firmato la seconda vittoria stagionale azzurra, dopo quella di Paolo Ferraris nell’85° Portuguese International Amateur Championship, con l’aggiunta dei due successi di Bianca Maria Fabrizio in gare di college negli Stati Uniti.

“E’ la prima volta – ha detto il tecnico Alberto Binaghi, il quale ha accompagnato gli azzurri insieme all’altro allenatore Federico Bisazza – che una nazione fuori delle isole britanniche ottiene il primo e il secondo posto in questo torneo e ciò non può che riempirci d’orgoglio. E poi vincere sull’Old Course è veramente qualcosa di unico. Non sono risultati che vengono per caso, ma significa che i nostri giocatori hanno delle qualità e che il lavoro svolto va nella direzione giusta. Le condizioni ambientali non erano facili, ma i nostri ragazzi vi si sono adeguati. In particolare per la vittoria di Zucchetti è stato fondamentale il secondo giro, perché con un vento fortissimo, ha segnato un 71 che l’ha messo in condizioni di puntare al titolo. Ha avuto problemi sull’ultima buca, ha rischiato di essere portato al playoff da Campigli, ma sarebbe stato comunque un finale solo azzurro”.

Hanno preso parte alla gara altri otto italiani che non hanno superato il taglio: Luca Cianchetti e Jacopo Vecchi Fossa, 62.i con 73 (+1), Teodoro Soldati, Edoardo Raffaele Lipparelli e Paolo Ferraris, 82.i con 74 (+2), Federico Zucchetti e Lorenzo Scalise, 109.i con 76 (+4), e Riccardo Michelini, 132° con 79 (+7).

SYMETRA TOUR: MOLINARO QUINTA E CAVALLERI 36ª NEL FIREKEEPERS CASINO HOTEL CHAMPIONSHIP VINTO DA MADELEINE SHEILS – Ancora una bella prestazione di Giulia Molinaro nel Symetra Tour che si è classificata al quinto posto con 210 colpi (70 70 70, -6) nel FireKeepers Casino Hotel Championship sul tracciato del Battle Creek Country Club (par 72), a Battle Creek nel Michigan. Al 36° Silvia Cavalleri con 216 (69 72 75, par).

Ha vinto con 206 (69 69 68, -10) Madeleine Sheils, che ha lasciato a due colpi Lindy Duncan e Katelyn Sepmoree (208, -8). In quarta posizione con 209 (-7) la coreana Jacey Chun e in quinta, insieme alla Molinaro, anche Casey Grice, la spagnola Laura Gonzalez Escallon, la thailandese Nontaya Srisawang, la cinese Haruka Morita-Wanyaolu e la venezuelana Veronica Felibert. Ha ceduto la giapponese Chie Arimura, leader per due turni e relegata all’11° posto con 211 (-5) da un 76 (+4).

La Sheils ha conquistato il primo titolo nel circuito grazie a un 68 (-4) conclusivo fatto di quattro birdie. La Molinaro, alla quarta top ten stagionale su sei presenze, ha infilato il terzo 70 (-2) consecutivo con quattro birdie e due bogey e la Cavalleri ha perso 24 posizioni con un 75 (+5) mettendo insieme un birdie e quattro bogey. Alla Sheils sono andati 15.000 dollari su un montepremi di 100.000 dollari.

LPGA TOUR IN CANADA: SUZANN PETTERSEN PORTA A 15 I SUOI TITOLI – Suzann Pettersen ha portato a 15 i suoi titoli nel LPGA Tour, comprensivi di due major, imponendosi con 266 colpi (66 65 66 69, -22) nel Manulife Classic disputato sul percorso canadese del Whistle Bear Golf Club (par 72), a Cambridge nell’Ontario.

La norvegese, che non vinceva da due anni e nel cui palmares figurano anche sei successi nel Ladies European Tour dove ha iniziato la carriera, ha prevalso di un colpo su Brittany Lang (267, -21) e di quattro sulla colombiana Mariajo Uribe (270, -18). Al quarto posto con 272 (-16) Jacqui Concolino, Cristie Kerr, l’australiana Minjee Lee e la coreana So Yeon Ryu e all’ottavo con 273 (-15) la cinese Shanshan Feng.

Ha rimontato nel finale, da 32ª a 11ª con 275 (-13), la coreana Inbee Park, numero due mondiale, che non è riuscita a difendere il titolo, e non ha giocato ai suoi livelli la neozelandese Lydia Ko, leader del Rolex ranking, 27ª con 278 (-10). E’ andata peggio a Stacy Lewis, numero tre, uscita al taglio (88ª con 142, -2). Ancora assente Giulia Sergas, fermata da un problema alla caviglia che la sta bloccando da oltre un mese. La Pettersen ha ricevuto un assegno di 225.000 dollari su un montepremi di 1.500.000 dollari.

GERMAN GIRLS OPEN ALLA TEDESCA LEONIE HARM, OUT LE ITALIANE – La tedesca Leonie Harm con un gran 66 (-6) finale e lo score di 205 colpi (65 74 66, -11) ha conquistato il titolo nel German Girls Open, sul percorso del Course St. Leon (par 72) al Golf Club St. Leon-Rot nella città tedesca che da nome al circolo. Al secondo posto con 206 (-10) la connazionale Esther Henseleit, al terzo con 207 (-9) la francese Agathe Laisne, al quarto con 209 (-7) la danese Puk Lyng Thomsen, al quinto con 210 (-6) la spagnola Maria Parra e al sesto con 212 (-4) la svizzera Albane Valenzuela.

Sono uscite al taglio dopo due giri le tre italiane in campo: Carlotta Ricolfi, 31ª con 147 (70 77, +3), fuori dalle trenta qualificate per un colpo, Angelica Moresco, 34ª con 148 (73 75, +4) e Alessia Nobilio, 37ª con 149 (73 76, +5). Ha accompagnato le azzurre l’allenatore Enrico Trentin.

CINQUE AZZURRE AL LADIES BRITISH OPEN AMATEUR – Lucrezia Colombotto Rosso, Bianca Maria Fabrizio, Ludovica Farina, Roberta Liti e Carlotta Ricolfi difendono i colori azzurri nel Ladies British Open Amateur Championship (9-13 giugno) in programma al Portstewart Golf Club, a Portstewart in Inghilterra.

Il torneo si disputa con qualificazione su 36 buche medal e con successivi match play ai quali saranno ammesse le prime 64 in graduatoria. Accompagnano le azzurre l’allenatore Roberto Zappa e il fisioterapista Luciano Bonici.