Le parole del Papa sulle maglie dei 382 preti-calciatori nella 9ª Clericus Cup
Sono 16 le squadre in corsa nel campionato pontificio di calcio per sacerdoti e seminaristi. Sabato 7 marzo l’open match del Mondiale della Chiesa tra i campioni del Collegio Urbano e il Psg francese. Sabato 23 maggio la finale all’Oratorio San Pietro.
Dopo Roma-Juventus e Lazio-Napoli, la capitale si appresta a vivere all’ombra del Cupolone un altro spettacolo calcistico: la Clericus Cup. Torna infatti la nona edizione del mondiale calcistico pontificio, promosso dal Centro Sportivo Italiano, con il patrocinio dell’Ufficio Nazionale del tempo libero, turismo e sport della Cei, del Pontificio Consiglio per i Laici e del Pontificio Consiglio della Cultura del Vaticano.
Stamane la celebre Coppa con il ‘saturno’ è stata rimessa in palio dai seminaristi del Collegio Urbano, i campioni in carica, che l’hanno custodita per un lungo anno, nella presentazione tenutasi in casa loro, presso l’Auditorium della Pontificia Università Urbaniana.
Oltre ai sedici capitani delle squadre, che con orgoglio hanno indossato le rispettive casacche, sono intervenuti il presidente della Clericus Cup, don Alessio Albertini, il segretario del Pontificio Consiglio pro Laici, Mons. Josef Clemens, il sottosegretario del Pontificio Consiglio della Cultura, Mons. Melchor Sanchez, l’assessore allo sport del Comune di Roma, Paolo Masini e il presidente della Commissione Cultura, sport politiche giovanili della Regione Lazio, Cristian Carrara
Quaresima di gol
Sarà dunque una Quaresima speciale, vissuta tra le canoniche Via Crucis del venerdì e tanti allenamenti infrasettimanali, in vista dei week end. Di digiuno di gol, pare non ne voglia parlare alcuno dei protagonisti. Come tradizione la Clericus Cup si disputerà sui campi del Pontificio Oratorio di San Pietro, a due passi dal Vaticano (Via di Santa Maria Mediatrice, 24). Si parte il 7 marzo con oltre 380 calciatori, sacerdoti e seminaristi di tutto il mondo, decisi a confrontarsi nel campionato pontificio. L’edizione 2015 si deciderà nella finale di sabato 23 maggio. Dopo aver celebrato il 7 giugno scorso il 70ennio di vita in Piazza San Pietro, con il Papa, il Csi intende rilanciare le parole pronunciate agli sportivi dal Santo Padre: «Mi avete nominato vostro capitano: vi ringrazio – aveva detto Francesco – Da capitano vi sprono allora a non chiudervi in difesa, ma a venire in attacco, a giocare insieme la nostra partita, che è quella del Vangelo».
Dunque su tutte le maglie delle 16 formazioni partecipanti alla Clericus Cup, campeggerà in bella evidenza il richiamo all’assist vincente di Bergoglio: “Giochiamo in attacco la partita del Vangelo”.
Don Albertini ricorda il ‘gioco’ per San Giovanni Bosco
A ispirare i protagonisti della Clericus Cup anche San Giovanni Bosco, nel bicentenario della sua nascita. «“Da mihi animas” è stato il suo motto, “Datemi le anime” – racconta il presidente della Clericus Cup don Alessio Albertini – La cosa più bella della Clericus è giocare a pallone, per vincere, per dare il meglio di sé. Il metodo con cui vogliamo conquistare le anime è proprio questo: giocare. Mi chiedono cosa ci faccia un prete nello sport. Nello sport ci sono uomini concreti, e ogni volta che c’è un uomo concreto c’è Gesù Cristo».
Ispirato ad altre parole del Pontefice Mons. Josef Clemens, segretario del Pontificio Consiglio per i Laici: «Papa Francesco, all’incontro con le delegazioni delle nazionali italiana e argentina nel 2013, disse che i tre valori fondamentali del gioco di squadra sono la bellezza, la gratuità e il cameratismo. Da qui si costruiscono valori comuni. L’aspetto più importante del calcio è il lavoro di squadra, e la Clericus Cup è un ottimo esercizio per imparare a farlo».
Mons. Melchor Sanchez, Sottosegretario del Pontificio Consiglio della Cultura spiega: «La Clericus Cup deve valorizzare l’importanza del gioco, quello vero, sottratto alle logiche competitive che si alleano con il mercato. I giocatori sono chiamati a diventare pastori ed educatori. E gli educatori sportivi sono spesso delle figure chiave più importanti di genitori e maestri». A sottolineare l’importanza dell’oratorio, uno dei punti cardine della mission del CSI, sono i due relatori laici intervenuti. «Oggi viene proposto un modello di sport sbagliato, volto solo al successo a scapito degli altri – afferma Cristian Carrara, presidente della Commissione Sport della Regione Lazio – Noi stiamo provando a cambiarlo valorizzando la figura dell’oratorio, importante nell’educare ai veri valori dello sport». Paolo Masini, assessore allo Sport di Roma Capitale, aggiunge: «Gli oratori sono quei pezzi di città che fanno bene alla città. “Dà il meglio di te”, diceva Madre Teresa di Calcutta, e per i formatori questa frase vale di più».
Cinque continenti in campo. Messico sempre leader
Sono 382 i tesserati iscritti, con passaporto di ben 67 diverse nazionalità, i protagonisti della nona edizione della Clericus Cup. Il Messico torna ad essere il paese con più rappresentanti: ben 37 atleti. Seguono l’Italia con 31 giocatori iscritti e la Nigeria con 26. Stati Uniti, Brasile, Francia, Belgio e Spagna sono tutte presenti con il loro rispettivo Pontificio Collegio. Per gli amanti del calcio non sarà difficile riconoscerle in campo, dato i colori delle maglie da gioco, identiche a quelle delle loro Nazionali. Cinque i continenti rappresentati, con giocatori anche di Australia, Papua Nuova Guinea, Venezuela, Cina, Panama, Portogallo, Timor Est e Corea del Sud.
Il calendario
Subito in campo, sabato 7 marzo alle ore 9, i campioni in carica del Collegio Urbano. I Leoni d’Africa, con lo scudetto del Csi sul petto ad inorgoglire la classica maglia biancogialla (i colori del Vaticano) sfideranno i “bleus” del Psg, ovvero i galletti del Pontificio Seminario Gallico. Nella prima giornata spicca il derby tutto sudamericano tra la Selecao Brasiliana ed il Pio Latinamericano (domenica 8 marzo, ore 16).
Il derby del Gianicolo tra Nordamericani e gli scudettati del Collegio Urbano è in calendario il 14 marzo, nella stessa mattinata in cui il Messico affronta il Belgio e la Gregoriana ritrova il Redemptoris Mater. Domenica 15 piccante sfida mariana dal sapore messicano tra Mater Ecclesiae e Sedes Sapientiae. Nell’ultima giornata di regular season spicca il 21 marzo la fraterna San Paolo–Urbano e infine Spagna–Brasile.
I gironi del campionato 2015
Ecco i quattro gironi dell’edizione 2015, con in neretto le quattro teste di serie del mondiale pontificio, ovvero le classificate ai primi 4 posti lo scorso anno.
Girone A con Pontificio Collegio Urbano, North American Martyrs, Collegio San Paolo Apostolo e Pontificio Seminario Gallico
Girone B con Redemptoris Mater, Pontificia Università Gregoriana, Pontificio Collegio Messicano e Pontificio Collegio Belga
Girone C con: Istituto Teologico San Pietro, Pontificio Collegio Spagnolo, Collegio Pio Latino Americano e Collegio Pio Brasiliano.
Nel quarto ed ultimo girone D: Sedes Sapientiae, Collegio Sacerdotale Altomonte, Mater Ecclesiae Agostiniani-Guanelliani.
La formula del torneo
Nella nona edizione, la Clericus Cup avrà una formula composta da 4 gironi da 4 squadre, con le prime due classificate di ogni girone che si qualificano per le fasi successive. Sosta obbligata nella domeniche delle Palme, di Pasqua e in Albis. Quindi il sorteggio per i quarti di finale fissati per sabato 18 aprile, quindi il 9 maggio le semifinali e appuntamento sabato 23 maggio per le due finali.