La Panchina d’Oro vinta alla guida  del Firenze, campionato di Serie A 2011/2012, è solo uno dei tanti riconoscimenti conferiti ad un tecnico di spessore come coach Mario Nicoli, capace, nel corso degli anni, di dimostrare tutte le proprie attitudini da allenatore,  non tralasciando la propria sensibilità di relazione che gli ha permesso, da sempre, di vivere il Calcio Femminile come uno degli esponenti di maggior rilievo del nostro movimento.
Da due anni mister delle “Giovanissime” gigliate, abile mago di una Cantera viola  fiore all’occhiello dell’A.C.F..  In una settimana infuocata d’impegni è stato intervistato per i canali ufficiali di comunicazione fiorentini, in una sorta di botta e risposta rapido e coinvolgente, per una coincisa chiacchierata ricca di sentimento per il colore viola e per delle ragazze in procinto di diventare non  solo delle future promesse toscane ma anche delle prossime “donne” di un domani.

Un altro anno con il futuro dell’A.C.F., un altro anno a guidare quelle che, un giorno, potrebbero diventare le future giocatrici viola di Serie A… Quali sono le principali emozioni che provi e che senti tue nell’iniziare una nuova stagione come allenatore delle “Giovanissime” gigliate?

“Sicuramente le principali emozioni provate consistono nella felicità nel vedere  nuove bambine che si avvicinano al calcio con maggior  frequenza, rispetto a qualche anno addietro, e riscoprire, in  ogni stagione, quelle sensazioni vissute da undici anni a questa parte nella nostra società, dove ho avuto la fortuna di allenare quasi tutte le ragazze che oggi navigano all’interno delle varie squadre dell’A.C.F..
Per quanto riguarda il futuro delle giovani, in procinto un domani di arrivare ad essere future giocatrici di Serie A,   sostengo e dico sempre loro di impegnarsi con la massima convinzione delle proprie qualità  ma di non lasciare mai il sorriso negli spogliatoi: quello lo devono portare sempre con se!”

Soffermiamoci sul  costruire prima delle “donne” e solo dopo delle grandi calciatrici, quanto ritieni sia importante la crescita umana delle ragazze rispetto a quella calcistica?

“Penso che noi istruttori dobbiamo prima impartire regole di vita e, solo dopo,  regole di calcio: personalmente infatti, sotto il suddetto aspetto,  cerco di apportare la mia esperienza sia come istruttore sia come genitore.
Punto molto sul rapporto umano tra istruttore e giocatrice, metto tutta la mia disponibilità nel cercare di dialogare spesso con loro, cercando di tirare fuori  quelli che possono essere dei momenti negativi.
Il rapporto umano con le ragazze è più difficile in confronto a quello con i maschietti ma se riesci a conquistare la loro fiducia tutto diventa più semplice.
Trattando la crescita calcistica, come in tutte le cose, deve essere un percorso graduale: ogni anno in proporzione alla categoria ed ogni anno le nostre piccole atlete  devono migliorare nel loro momento di crescita.”

Le giovani speranze fiorentine si confronteranno, in un campionato provinciale di livello, con i colleghi maschietti categoria “Esordienti”,  cosa si aspetta il tecnico fiorentino Mario Nicoli da questa stagione?

“Cosa mi aspetto? Mi aspetto, in questa prima fase,  un percorso importante da tutte.
Nella squadra non dimentichiamoci che militano ragazze nate dal 2000 al 2003, giovani che, la prossima stagione, dovranno essere pronte per giocare  in Primavera ed altre invece che dovranno ancora giocare campionati a 7 o a 9.
Attenderò, come sempre, la voglia di non mollare mai di gara in  gara e la determinazione nel portare in alto il nome delle “RAGAZZE” perché giocare contro le “RAGAZZE”, per i maschietti, è sempre un incubo.
In ottica della seconda parte d’annata,  nella quale parteciperemo anche a “Tornei “  importanti,  mi aspetterò invece una crescita delle “Vecchiette” del gruppo, con la consapevolezza che l’anno prossimo le aspetta un campionato juniores.
Non tralasciando niente sarò anche fiducioso nel credere in una riconferma, da parte della formazione,  in Coppa Toscana,  dato il trionfo viola dell’anno passato nella medesima competizione.”

Un’ultima domanda, per chiudere in bellezza. I tifosi del giglio si ricorderanno senz’altro un mister Nicoli  eletto Panchina d’Oro con la Prima Squadra, per questo facciamogli rivivere l’emozioni di quei giorni: da grande appassionato di Calcio Femminile e da figura di rilievo del movimento  quali sono le tue impressioni sul campionato di Serie A che attenderà le nostre Viola?

“Quello fu un Premio importante, assegnatomi dai colleghi allenatori al termine della stagione 2011/2012.
Era il mio secondo anno alla guida della Prima Squadra, la memoria di quei due anni gigliati la porterò sempre nei miei ricordi più sentiti… Come non dimenticherò mai l’applicazione che tutte le calciatrici dimostrarono nei confronti del sottoscritto e del mio staff.
In questo 2014/2015 la formazione viola mi sembra una rosa molto più quadrata: gli  acquisti importanti,  posti in essere  dalla società, sono giocatrici apportanti in campo tanta esperienza, senza scordarsi di quella già presente nel gruppo delle giovani gigliate.
Ogni campionato è sempre difficile ma credo che la voglia che mettano in luce le nostre ragazze, di  essere protagoniste, possa  far fare all’A.C.F. la  differenza, cercando di puntare ad un piazzamento di tutto rispetto nella Massima Serie.”

Ufficio Stampa: Mattia Martini.

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