IL CAPITANO ROSSO BLU, LALLO, LASCIA LA VIRTUS, MA RIMANE COL CUORE
Matteo Lallo, con i suoi tredici anni in Rosso Blu, rappresenta davvero un pezzo di Virtus che se ne va. Perché dal prossimo anno il capitano non sarà più in campo agli ordini di Gigi Fresco. Di sicuro però non è un addio, ma un arrivederci.
“Era arrivato il momento di andare, lo sapevo io e lo sapeva anche Gigi”, ammette Matteo, classe 1981, un lavoro, una moglie, Claudia, e un figlio, Alessandro, a cui ora potrà dedicare più tempo, anche se la Virtus la porterà sempre nel cuore. “La carriera del calciatore non è infinita, dopo tredici anni e tante soddisfazioni, chiudo questa parte della mia vita. Ho ancora voglia di giocare e magari lo farò in categorie inferiori, che richiedano meno impegno, perché queste ultime due annate, tra play off e Lega Pro sono state sì ricche di gioie, ma anche di fatica fisica e soprattutto mentale”. Matteo alla Virtus c’è praticamente cresciuto, arrivando nella stagione 2000/2001, quando la squadra era in Eccellenza. Ci ha messo il cuore e l’anima in questi anni, dando sempre il suo contributo, togliendosi anche la meritata soddisfazione di giocare tra i professionisti.
“I ricordi più belli? La vittoria del campionato di Eccellenza e della Coppa Italia regionale. La salvezza ai play out di serie D. I play off dello scorso anno che ci hanno portato in Lega Pro e naturalmente questa annata tra i professionisti. Saluto tutti con un po’ di dispiacere, come è naturale che sia dopo tanto tempo, ma non è una separazione definitiva, perché mi sento sempre parte della famiglia virtussina, i legami di affetto e amicizia rimarranno e sicuramente passerò spesso a salutare”. Per concludere sono d’obbligo i ringraziamenti: “Prima di tutto naturalmente ringrazio Gigi e poi Mirko Zatachetto, il direttore generale, che ho conosciuto praticamente subito, quando ancora non era nella dirigenza. Siamo cresciuti insieme. L’amicizia che mi lega a loro proseguirà pur se non indosserò più la maglia Rossoblu. E poi voglio ringraziare anche tutti gli altri, chi lavora dietro le quinte, in modo meno appariscente, ma ugualmente prezioso. Ognuno è indispensabile a rendere la Virtus la realtà unica che è”. E alla Virtus del prossimo anno, cosa augura Matteo? “Di riuscire a tornare in Lega Pro, perché penso che abbiamo dimostrato di meritarlo. O attraverso il ripescaggio, se si farà la domanda, oppure con la vittoria del campionato”. Per Fresco è sicuramente difficile lasciare andare il suo pupillo. “Abbiamo avuto la fortuna di avere un giocatore straordinario e un ragazzo fantastico”, assicura commosso il mister. “Tutti i più grossi successi di questi splendidi 13 anni lo hanno visto partecipe e protagonista fino a raggiungere anche il record di presenze di tutti i tempi nella Virtus (oltre 450). Ha sempre messo la squadra e i compagni al primo posto ed è per me come un figlio. Lascerà un vuoto enorme e da parte nostra c’è sempre la possibilità di accoglierlo nello staff tecnico della prima squadra: una persona così è da non perdere. Intanto lo saluto dicendo: arrivederci Teo e grazie di tutto!”
Ufficio Stampa