Un successo straordinario, macchiato solo da condizioni climatiche leggermente sfavorevoli, quello dell’Arsenal day organizzato dalla scuola calcio. Oltre sessanta ragazzi presenti, di tutte le età, che nelle due ore di lezione hanno seguito e svolto tanti esercizi, con partecipazione e attenzione. Quattro gruppi di lavoro, uno specifico per i portieri, gli altri divisi per fasce di età. Tecnica indivuduale, lavoro fisico, tempi di inserimento, come attaccare l’area di rigore e usare gli spazi in campo. Il tutto sotto l’occhio e la voce di quattro allenatori qualificati dell’Arsenal, che hanno regalato a ragazzi ed allenatori, una giornata da ricordare.
Soddisfatto del pomeriggio anche Giulio Longo, direttore di Arsenal Soccer School Italia : “L’obiettivo che ci prefiggiamo con queste giornate è quello di dare un assaggio delle nostre attività ufficiali – spiega Longo -, queste iniziative rientrano in un progetto internazionale, che coinvolge, in tutto il mondo, circa 28 paesi. Ci sono tredici centri di formazione in Italia e, in estate, organizziamo anche camp estivi, che hanno sia carattere ludico, sia didattico, visto che le lezioni degli allenatori vengono svolte rigorosamente in inglese”. L’Arsenal Soccer School seleziona sia allenatori italiani, che inglesi : “Gli allenatori italiani – spiega ancora Longo – vengono selezionati dopo un corso tenuto da Joe Sutton, direttore tecnico del progetto, e i migliori entrano a far parte dello staff. Per quanto riguarda gli allenatori inglesi, in vece, il processo di selezione è molto impegnativo. Dopo aver svolto un anno di apprendistato, vengono inviati, per tre anni, in ogni parte del mondo, e solo i migliori entrano a far parte dello staff ufficiale dell’Arsenal. E’ un criterio di selezione molto duro, che permette però di selezionare i migliori allenatori ed offrire sempre un servizio di alto livello”.
Non poteva ovviamente mancare una domanda sul dualismo calcio – futsal : “Credo che il futsal sia una disciplina molto importante per insegnare ai ragazzi la tecnica di base, soprattutto nella fascia di età in cui noi generalmente ci muoviamo (6-13 anni,ndr). E’ chiaro però che ad un certo punto del percorso le strade debbano dividersi, e bisognerà svolgere lavoro specifico per lo sport che si andrà a praticare” .
Longo poi ringrazia il Real Rieti per l’ospitalità : “Siamo molto felici di essere qui a Rieti e di aver portato i nostri insegnamenti. Ho visto i ragazzi molto coinvolti, e questo per noi è motivo di soddisfazione e orgoglio. Un ringraziamento anche a Massimo Masi per aver organizzato tutto l’evento e a tutti gli allenatori per la collaborazione mostrata”.
Un’altra bella pagina del Real Rieti, scritta dal sorriso e l’entusiasmo di chi coltiva ancora, con forza, tutti i propri sogni.
MATTIA ESPOSITO
UFFICIO STAMPA REAL RIETI