Pre gara Valpolicella-Firenze
Al chiederle l’usuale carriera calcistica ha esordito “Credo di essere nata col pallone tra i piedi: i primi calci li ho tirati proprio nel ventre di mia mamma! Sono l’ultima di undici figli, credo fosse destino…” e poi ha aggiunto “Da piccolina calciavo e palleggiavo con ogni cosa: pigne, bottigliette, frutta.”.
Antonella Formisano, insomma, il Calcio lo ha nel sangue. Dopo aver iniziato a calcare la Serie A a soli quattordici anni, arruolata tra le fila della Turris Femminile, passa al Verona dove conquista uno storico Scudetto (compagne di squadra calciatrici del calibro di Marsiletti, Morace, Bavaglioli, Tesse, De Stefano e Ciardi), subito dopo una vittoriosa parentesi al Bardolino Poliplast in cui si cinge del laurum di vincitrice della Supercoppa Italiana (gruppo unito in cui spiccavano i nomi di giovani Boni, Motta, Camporese, Pasqui e Sancassani e di un’esperta Stefanelli) poi un anno a Bergamo (insieme ad una stella nascente come Gabbiadini) e per chiudere al Porto Mantovano in A2, dove ha centrato la promozione in Massima Serie.
Da tecnico, posteriormente ad una breve esperienza da allenatrice in C, prende il patentino UEFA e da allora Antonella Formisano non ha più smesso di masticare i palcoscenici che contano: tre anni nel Valpolicella costellati da un promozione in B, un anno di crescita nella primavera del Bardolino Verona, un tris di stagioni al Fortitudo Mozzecane ricamate da una salita storica in Massima Serie e dalle vittorie di ambiti premi personali come la Panchina d’Argento, l’Arena e il riconoscimento dell’AIAC, ed attualmente di nuovo tornata saldamente alla guida del suo Valpolicella.
Adesso è qua, disponibile e cordiale, pronta a rivelarsi in uno speciale pre gara all’Ufficio Stampa fiorentino, per analizzare una vigilia di partita contro le viola tutta da gustare:
“La settimana passata, antecedente alla gara contro il Mozzanica, ci eravamo preparate al meglio, poi però contro le orobiche non ci siamo sapute esprimere e non abbiamo esplicitato un bel calcio… Quindi attualmente siamo cariche e motivate, pronte a rimetterci in gioco!
Sappiamo di stazionare nella zona Play Out ma ciò per il Valpolicella non è un problema in quanto tentiamo di far correre dieci lunghezze tra noi e l’ultima della suddetta zona: siamo convinte di non commettere passi falsi, in questo fotofinish, e siamo determinate nel crederci fino al termine del torneo!
Il Firenze è una realtà che personalmente ho sempre ammirato: determinata, compatta, imprevedibile nel fermare la corsa delle prime della classe.
Vedere l’A.C.F. invischiata in una possibile retrocessione, così come il Valpolicella dopo l’annata che ha disputato su buoni livelli, è veramente brutto in quanto si rischiano di estromettere dalla Massima Serie piazze preparate ed attrezzate, per integrare in A squadre non ancora pronte. Rischiamo, sia noi venete che loro toscane, di inciampare ed, in uno scontro diretto dei Play Out, di perdere la categoria… Che ingiustizia!
Per il resto cosa dire? Sabato, in campo, ambo le compagini vorranno acquisire la terna di lunghezze pendenti ed il Valpolicella scenderà senza alcun dubbio sul manto erboso per far punti!”
L’Ufficio Stampa dell’A.C.F. Firenze ringrazia in maniera viva e sentita il tecnico delle venete Antonella Formisano per la disponibilità e lo spirito di collaborazione dimostrati nel concedersi all’usuale intervista del pre gara.
Ufficio Stampa: Mattia Martini.