Bacaro punisce gli azzurri, in superiorità numerica, a 29’’ dalla fine. Partita stregata, legni e leggerezze: ora la strada per la salvezza e i play-off è in salita
Il sapore amaro della beffa. La DHS Napoli esce con le ossa rotte dalla sfida con la Lazio. Dal paradiso all’inferno in pochi secondi. Tra la gloria e la disfatta c’è un gol di Bacaro, che punisce gli azzurri a 29’’ dalla fine di una partita dominata per larghi tratti e gettata via a due passi dal traguardo, addirittura in superiorità numerica. Ma il futsal è questo, e adesso il Napoli deve conquistarsi la sua salvezza negli ultimi 80 minuti della regular season. Senza sconti.
Dominio Napoli Ivan Oranges sceglie Bertoni, Evandro, Bico e Fornari davanti a Leandro. Il Napoli ha l’attrito giusto sul match, con Fornari che ha subito la palla buona ma non riesce a superare Molitierno. L’avvio è straripante, ancora con Evandro vicino al gol e un palo di Bico dopo un’azione in HD tutta di prima. La Lazio esce dal guscio solo al 12’ con una conclusione da lontano di Raùl, che scheggia il palo. Poi Leandro deve superarsi su un tiro a botta sicura di Bacaro. Ma è solo una breve partentesi nel soliloquio azzurro, con Fornari che s’inventa una giocata delle sue al 15’. Una giocata mortificata dall’incrocio dei pali. Al 17’ gli azzurri raccolgono finalmente i frutti di una semina lunghissima: è Noro, con una puntata mortifera dal limite, a siglare il vantaggio. Nel finale c’è anche spazio per un presunto fallo su Abdala lanciato a rete, proprio sotto gli occhi del direttore di gara che non ammonisce per simulazione, né fischia l’infrazione. Episodio cancellato. La prima beffa di giornata si materializza a 9’’ dalla sirena, quando D’Orto chiama time out e schema su calcio d’angolo. Dimas a fuori è un cecchino e fa 1-1. E’ il flash forward di una serata che si annuncia stregata.
Bacaro giustiziere La ripresa si apre con lo stesso Napoli d’assalto. Dopo 90’’ Leandro prima sventa una ripartenza laziale, poi esce palla al piede, dialoga con Fornari ma calcia fuori. Lo stesso Fornari, un minuto dopo, trova un miracolo di Molitierno, addirittura col tacco. Sulla controripartenza Dimas taglia tutto il campo, nessuno ci va con decisione, dal lato sinistro l’ex Napoli fa partire un tiro velenoso che passa tra le gambe di Leandro e porta la Lazio davanti alla prima, vera occasione della ripresa. Gli azzurri però non si disuniscono e trovano subito il pareggio, sempre con Noro, particolarmente ispirato, che s’inventa una giocata strappapplausi, di tacco e spalle alla porta, che lascia di stucco Molitierno. 2-2. Sul apri il Napoli continua a caricare a testa bassa e a creare una serie incredibile di palle gol, non concretizzate per la troppa foga. La Lazio si fa vedere a tratti, ma lo fa sempre con giocate pericolose, come all’ 8’ quando Ippoliti centra il palo. Dall’altra parte del campo Fornari spreca a tu per tu con Molitierno. Non sbaglia invece Hector che risolve in rete una carambola impazzita in area napoletana. Tre pali nella stessa azione, ma il pallone stavolta entra. E’ solo l’antipasto di un finale thrilling. A 7’ dalla fine Hector non tiene Campano e lo mette giù. Sesto fallo. Dal dischetto Fornari non sbaglia e risponde al gol di Hector per la lotta in vetta alla classifica cannonieri. Gol preso, subito time out. D’Orto prova subito l’arma di distruzione di massa del portiere di movimento, che aveva regalato alla Lazio la finale di Coppa Italia. Il Napoli difende con ordine, ma al 17’ Hector sfugge ai radar difensivi e deposita in rete il pallone del 4-3. Ivan Oranges ripaga con la stessa moneta, e il gol arriva a 1’ 25’’ dalla sirena, con Campano che in diagonale non lascia scampo a Molitierno. Gara finita? Macchè. Ippoliti, da portiere di movimento, commette per la seconda volta una furbizia da codice rosso, tentando di rallentare la ripartenza napoletana. Inevitabile il rosso. Il Napoli, a 59’’ dalla fine, può gestire la superiorità numerica e la palla della vittoria. Oranges ordina il time out: l’indicazione è una: possesso e un’occasione, buona, per buttarla dentro. Ma in campo la voglie di vincere è troppa e gli azzurri con troppa frenesia sprecano due possessi vitali per i tre punti. A 29’’ dalla fine, poi, arriva la beffa delle beffe: Moltierno cerca e trova Bacaro: aggancio e tiro al volo, palla nel sette. E’ un gran gol che gela il Centro Fipav e punisce oltremodo un Napoli bello ma impreciso.
Delusione, facce scure e zero voglia di parlare. Tra il Napoli e la salvezza ci sono 80 minuti, senza uscita di sicurezza.
DHS NAPOLI-LAZIO 4-5 (1-1 p.t.)
DHS NAPOLI: Garcia Pereira, Bertoni, Evandro, Bico, Fornari, Campano, Abdala, Botta, Milucci, Noro, Lucho Gonzalez, Simeone. All. Oranges
LAZIO: Molitierno, Raul, Bacaro, Dimas, Ruben, Salas, Hector, Ippoliti, Schininà,Mentasti, Basile, Patrizi. All. D’Orto
MARCATORI: 16’47” p.t. Noro (N), 19’51” Dimas (N); 3’10” s.t. Dimas (N), 3’58” Noro (N), 9’25’’ Hector (L), 13’49’’ t.l. Fornari (N) 16’29’’ Hector (L), 18’45’’ Campano (N), 19’31’’ Bacaro (L)
AMMONITI: Campano (N), Botta (N), Dimas (N), Fornari (N), Ippoliti (L)
ESPULSI: Ippoliti (L) al 19’ del s.t. per somma di ammonizioni
ARBITRI: Francesco Novellino (Potenza), Damiano Calaprice (Bari) CRONO: Nicola Raimondi (Battipaglia)
UFFICIO STAMPA DHS NAPOLI