Non scordiamoci… Anche lei ha indossato la maglia viola!
Priscilla Del Prete un mancino d’estro e d’imprevedibilità argento vivo dell’armata friulana di mister Marco Rossi.
Due Scudetti primavera vinti con Agliana e Prato, tre stagioni nel Firenze (con cui centrò una roboante promozione in A), poi un’annata di ritorno ad Agliana, ed infine Reggiana (dove trionfò in Coppa Italia) e Chiasiellis. Adesso incanta su di un palcoscenico illuminato come Tavagnacco.
Sono ancora freschi alla memoria i ricordi della smaliziata fantasista toscana quando, con giocate come fulmini a ciel sereno, dava spettacolo nella bolgia di San Marcellino, trionfando insieme all’A.C.F. nella Serie Cadetta e mantenendo il titolo nelle stagioni successive.
Sorridente, senza peli sulla lingua. Con la giovialità che l’ha sempre contraddistinta si concede ad un’intervista del tutto esclusiva, un’intervista che ripercorrerà la propria esperienza gigliata oltre a dare un pizzico di pepe all’incombente Firenze-Tavagnacco…
Il delicato giglio cucito sul petto…
“Ricordo ancora come se fosse ieri il mio approdo all’A.C.F.: quell’estate ebbi due proposte di spicco, veramente di rilievo, ma scelsi con il cuore di accettare e sposare la causa gigliata.
Ho vestito quella maglia per ben tre stagioni, respirando, in ogni singola gara, l’orgoglio di una città come è Firenze.
Porterò sempre dentro di me l’attimo in cui esordì in Massima Serie, indossando i colori viola, segnando addirittura il mio primo goal in A contro l’Alessandria…. Provai delle emozioni irripetibili!
Il gruppo era coeso, forza che ci ha permesso di toglierci innumerevoli soddisfazioni, ed, a quei tempi, il blasone fiorentino era, come è tutt’oggi, rinomato per l’adozione di una linea verde di qualità e talento.
Nessuno avrebbe mai scommesso su di noi ed invece, sforzandoci in un duro e costante lavoro, sorprendemmo tutti. E poi, inutile dirlo, arrivò la convocazione in Nazionale Under 19… “
Ripercorse le prime memorie toscane, qual è stato o quali sono stati i tuoi più bei ricordi all’ombra di Ponte Vecchio?
“Custodisco preziosamente tre nitidi attimi di quella parentesi di carriera: l’esordio in Serie A, in cui una piccola Priscilla di soli quindici anni si apprestava ad affacciarsi al calcio nazionale dopo aver calcato la C, la galoppata vincente nel campionato cadetto contro il Perugia e l’ultima partita d’addio ai colori viola allo stadio Artemio Franchi, avversario il Chiasiellis.”
Ed il gol più significativo?
“Sicuramente il 2-0 segnato al Cervia, in una gara che mi vide partire furente dalla panchina. Entrai l’ultima mezz’ora: dovevo segnare per dimostrare di meritarmi un posto da titolare… Ci riuscii e fu un’enorme soddisfazione…”
Per il 15 è già avviato il conto alla rovescia. Rapida: il possibile esito dell’incontro tra viola e giallo-blu?
”Nella bolgia di San Marcellino si riveleranno novanta minuti durissimi, una trappola in cui sarà categorico non cascare.
Il Firenze nelle ultime uscite ha esplicitato prestazioni di calibro e noi non possiamo errare perché ogni passo falso vorrebbe dire seriamente compromettere la classifica.
Detto ciò, sapendo che non sarà facile, entreremo in campo esclusivamente per i tre punti: dovremo assolutamente vincere!
Ufficio Stampa: Mattia Martini.