Il presidente Pietro Basciano: “Questa è la stagione del contatto con il grande basket”
Presidente Basciano, mancano otto giornate al termine della stagione regolare. Non è tempo di bilanci ma di un ultimo sforzo di tutti per terminare al meglio questa magnifica esperienza.
“E’ vero. Qualcuno potrà contestarci di aver perso delle occasioni, Ferentino in casa, Napoli e per ultima Trieste: ma noi non dobbiamo perdere aderenza con la realtà”.
Cioè?
“Finora, questa è una stagione eccellente, per quelli che sono i nostri programmi. Dal primo giorno in cui abbiamo riportato il titolo della seconda serie nazionale a Trapani, abbiamo sempre detto che l’obiettivo era ed è quello di esserci, quello di essere una società sana che non debba ritrovarsi in situazioni critiche. Quindi, anche quello di compiere la giusta crescita sportiva e societaria nel tempo. Fondamentale ritengo inoltre sia stata la cultura del lavoro impressa da Lardo fin dal primo giorno del raduno, che è stata pienamente appoggiata e sostenuta da me”.
Quindi?
“Quindi, credo che il lavoro svolto dai ragazzi quotidianamente e la serenità che la società trasmette al gruppo stiano dando i loro frutti. A otto giornate dal termine della stagione regolare, siamo settimi, dentro i playoff. Abbiamo vissuto dei pomeriggi indimenticabili, con delle belle partite che hanno contribuito a far riavvicinare moltissimi tifosi al PalAuriga”.
Sì, ma c’è chi sostiene che si sarebbe potuto fare qualcosa in più.
“Si può sempre migliorare e fare di più ma ripeto: non si può perdere il contatto con la realtà, né cambiare programmi ei obiettivi dalla sera alla mattina”.
Entriamo nei dettagli.
“Abbiamo costituito la squadra con tre italiani di livello come Ferrero, Baldassarre e Renzi: ognuno con le sue caratteristiche, ognuno con il suo passato. Sono la base fondante del nostro progetto tecnico e stanno rispondendo benissimo. Abbiamo aggregato due uomini della scorsa stagione, Rizzitiello e Ianes, che, ricordiamo, giocavano in due categorie inferiori, e stanno rispondendo bene alle chiamate del coach. I tre giovani, poi: nonostante i guai fisici di Tabbi, non si può che parlarne bene. Bossi e Bartoli hanno avuto un atteggiamento perfetto e, commisuratamente alle loro potenzialità, si sono sempre fatti trovare pronti”.
Gli americani?
“Persone splendide, che si sono fatte subito voler bene. In casa rendono più che fuori ma come primo anno di approccio a questo livello, la nostra società aveva bisogno di scegliere persone che aiutassero a mettere in moto questo progetto. Il loro rendimento è in linea con quello che ci aspettavamo”.
Tirando le conclusioni?
“Non posso che essere molto soddisfatto. Siamo in linea con i nostri obiettivi e ritengo questa possa considerarsi una vittoria. Stiamo maturando una buona esperienza e sopratutto una migliore conoscenza delle risorse umane. Tutto questo, ci tornerà utile quando sarà il momento di lavorare per la prossima stagione”.
Cos’è che si augura?
“Il nostro processo di crescita è in pieno svolgimento. Siamo in mani non buone ma ottime. Direi che non avremmo mai potuto scegliere un allenatore più adatto di Lino Lardo a quanto stiamo facendo. Sta svolgendo un lavoro a 360 gradi di altissimo profilo. Voglio comunicare e ricordare ai nostri tifosi che questa è la nostra stagione di contatto con il grande basket. Dobbiamo essere felici per quello che stiamo vivendo. In due anni e mezzo siamo passati dalla serie C alla serie A. In sei mesi abbiamo riscoperto la grande pallacanestro. Dobbiamo gioire tutti insieme per quello che ci accade. E per come si sta comportando la squadra, per come sta onorando la maglia della nostra città, per l’immagine che sta portando in giro per l’Italia del nostro club”.
E i playoff?
“C’è qualcuno di noi che non vuole ottenerli? Sono un obiettivo stimolante, sarebbe bellissimo disputarli ma non è certamente il punto focale del nostro progetto, che guarda molto più avanti. Faremo di tutto per raggiungerli, anche se avremo tante partite difficili. Ma dobbiamo fare i conti con la realtà e con squadre come Brescia, Napoli, Barcellona, Ferentino, Verona, che sono state costruite per vincere. Il resto dobbiamo farlo tutti insieme, con la nostra passione: non dobbiamo smettere un attimo di incitare e di dare il nostro supporto verso i nostri ragazzi che ogni domenica indossano la maglia granata”.
Ufficio Stampa Pallacanestro Trapani