Ukraine Otamans vs Dolce & Gabbana Italia Thunder 4-1
Kiev, 13 dicembre 2013 – Il primo match della serata è quello affidato a due giovanissimi, nemmeno ventenni: l’italiano Gianluca Conselmo per Dolce & Gabbana Italia Thunder e l’ucraino Vadym Kudryakov per i Ukraine Otamans. La categoria di peso è quella dei minimosca. Il primo round entra subito nel vivo, gli scambi sono equilibrati e Conselmo tiene bene il ring fino a che un buon sinistro di Kudryakov scuote leggermente il siciliano, che viene contato dall’arbitro. Il mancino ucraino è solido e preciso, Conselmo deve stringere i denti e riprendere la sua distanza, tanto che anche un suo buon sinistro va a destinazione nel secondo round e l’ucraino va in difficoltà, dovendo ricorrere anche a qualche irregolarità. I giudici però continuano a scegliere Kudryakov, perché Conselmo si vede poco in fase offensiva. Nel terzo round, Conselmo inizia meglio, ma è l’ucraino che controlla con più mestiere e penetra maggiormente in mezzo alla guardia dell’italiano. Anche nei round finali l’italiano non sfigura, ma il match lo fa Kudryakov, più veloce, più reattivo e più preciso. Conselmo è contato ancora proprio nel finale; giusta la vittoria unanime che si aggiudica il pugile ucraino.
Vadym Kudryakov – Gianluca Conselmo 3-0
50-45; 50-45; 50-45
Spetta al peso gallo professionista francese Khedafi Djelkhir, uno dei grandi acquisti di quest’anno, tentare di rimettere subito il confronto sul pari affrontando un buon pugile come Mykola Butsenko che, a differenza del transalpino ha maggiore esperienza nelle WSB. Butsenko prova a muovere il sinistro di sbarramento, il francese è chiuso dietro una guardia stretta e attacca senza sosta. Il primo round si scalda, si vede qualche buono scambio e già un gran ritmo. Il secondo round vive sulla stessa falsa riga, Djelkhir attacca senza sosta e tocca al corpo, Butsenko faticosamente tenta di tenerlo a distanza, ma il francese non molla. Djelkhir cerca di far valere la maggiore esperienza e prende confidenza, Butsenko pare stanco, ma non molla e il match diventa vibrante, con il francese che piazza qualche spettacolare montante e i colpi più pesanti. Anche nel quarto round l’ucraino è costretto a combattere arretrando, Djelkhir colpisce e attacca senza sosta alla ricerca del colpo pesantissimo. Nei cartellini c’è un pari per due giudici mentre il terzo è per il francese, si decide tutto all’ultimo round, che Djelkhir si aggiudica. Finisce il match, vince Djelkhir per split decision.
Mykola Butsenko – Khedafi Djelkhir 1-2
48-47; 45-50; 47-48
Per il terzo match, nei pesi super leggeri, l’esordio stagionale di Branimir Stankovic, fuoriclasse serbo della franchigia italiana, che stasera se la vede con l’esordiente lituano Evaldas Petrauskas, bronzo olimpico e pugile temibile. Il tema del match è quello della ricerca del colpo pesante di Petrauskas e del maggiore movimento di Stankovic, ma il lituano è pericoloso se accorcia la distanza e può lavorare al corpo. Stankovic deve un po’ subire la pressione dell’avversario, il serbo deve sicuramente puntare sul movimento e l’eleganza dei colpi. Nella seconda, ripresa Stankovic fa valere la sua tecnica, Petrauskas però attacca e diventa molto pericoloso se va nella sua distanza preferita, ma il serbo raramente gliene dà l’opportunità. I ritmi sono altissimi all’inizio del terzo round, Stankovic controlla come un veterano, il lituano attacca senza sosta e resta pericoloso. Il serbo colpisce preciso da lontano, Petrauskas incassa e riparte senza fermarsi. E’ un match spettacolare e molto equilibrato. Nel quarto round Stankovic è da preferirsi in fase difensiva e cerca continuità anche in quella offensiva, il lituano è più stanco, ma è pericoloso se parte con i colpi, e il pugile della squadra italiana può cercare l’anticipo. Nei cartellini dei giudici la situazione è in perfetta parità, un giudici con il pari, uno ciascuno gli altri due. L’ultima ripresa è decisiva, Petrauskas cerca la soluzione di forza, Stankovic prima subisce, poi cerca la continuità d’azione che lo può far preferire. Il lituano tocca con qualche colpo isolato, anche il serbo carica i suoi e replica con eleganza, i due pugili non si risparmiano e si arriva alla fine in maniera equilibrata. La parola finale spetta ancora ai giudici: uno è per Stankovic, due sono per Petrauskas. Per il serbo è una bella prestazione, ma è pur sempre perdente.
Evaldas Petrauskas – Branimir Stankovic 2-1
47-48; 49-46; 48-47
Il medio francese Michel Tavares e l’ucraino degli Otamans, Dmytro Mytrofanov, si conoscono benissimo perché si sono già affrontati due volte nelle precedenti stagioni di WSB, con una vittoria ciascuno. Il mancino Tavares, più alto e con maggiore allungo, imposta subito il match in attesa delle sfuriate di Mytrofanov, e fa bene il suo lavoro sfruttando gli spazi che l’avversario gli lascia attaccando, ma anche il pugile di casa non sta a guardare e replica soprattutto sul finale del primo round. Mytrofanov accorcia bene la distanza all’inizio del secondo round, Tavares è fermo sulle gambe e deve subire la pressione avversaria, prova la replica, ma senza dargli continuità. Nel terzo round Tavares si vede solo nel finale, e l’ucraino prende il largo nei cartellini dei giudici. Tavares alza il ritmo nel quarto round, ma Mytrofanov non va mai in grande difficoltà. Quando inizia l’ultima ripresa per Tavares c’è solo la ricerca della soluzione di forza, ma Mytrofanov continua ad avere un controllo totale sul match, con il francese che in breve è ancora in balia dei suoi colpi e si aggiudica un punto di penalità, una sconfitta nettissima.
Dmytro Mytrofanov – Michel Tavares 3-0
50-44; 50-44; 49-45
Tocca quindi al fresco campione del mondo Clemente Russo cercare la vittoria per prendere un punto fondamentale per la classifica. Il peso massimo campano se la deve vedere contro il bielorusso Siarhei Karneyeu, con una buona esperienza nelle WSB due stagioni fa, argento europeo e bronzo mondiale. Karneyeu cerca di tenere il centro del ring e attaccare un Russo come al solito velenoso se trova spazio da sfruttare. La classe dell’italiano è da sola sufficiente a tenere a bada il bielorusso, che infatti deve subire. Karneyeu prova insistentemente l’affondo, ma Russo non fornisce mai un bersaglio fisso e mostra una mobilità e un’eleganza lontana dalle possibilità dell’avversario, oltre che i soliti colpi saettanti che ormai sono il suo marchio di fabbrica. Nel terzo round Russo carica i colpi e va pesantemente a segno, Karneyeu va avanti boccheggiando mentre l’italiano si muove con grande naturalezza. Nel quarto round Karneyeu va avanti con insistenza, Russo fa il minimo per controllare con ordine e replicare, ma il bielorusso si fa preferire e tutto si decide nell’ultimo round, con Russo che deve fare qualcosa in più per non incappare in una sconfitta. Russo allora riprende a colpire con pesantezza e sono suoi i colpi migliori nei corpo a corpo che chiudono il match. La parola è in mano ai giudici che con un incredibile verdetto per ciò che si è visto nel complesso del match, danno la vittoria a Karneyeu. Per la squadra italiana si chiude cos ì una serata sfortunata.
Siarhei Karneyeu – Clemente Russo2-1
48-47; 47-48; 48-47
Guia Peres
Dolce & Gabbana Italia Thunder
Press Office