Si è imposto nell’ordine di merito del circuito e giocherà nell’European Tour 2014
Andrea Pavan è il “re” del Challenge Tour 2013. Al termine di una grande stagione il 24enne romano ha prevalso con largo margine nell’ordine di merito, grazie a due successi stagionali e a una serie di ottimi piazzamenti, ed è tornato a vele spiegare nell’European Tour acquisendo la prima delle 15 ‘carte’ che sono state assegnate ai migliori nella money list al termine del Dubai Festival City Challenge Tour Grand Final. La gara conclusiva del circuito, svoltasi sul percorso del Al Badia GC by InterContinental (par72) a Dubai, è stata appannaggio con 272 colpi (69 66 67 70, -16) dell’indiano Shiv Kapur, 31enne di Nuova Delhi al secondo successo stagionale e in carriera, che con i 56.650 euro di prima moneta (sui 330.000 in palio) si è inserito in extremis tra i “magnifici 15”.
Pavan si è classificato al quarto posto con 277 colpi (66 66 75 70, -11), alla pari con il gallese Rhys Davies, entrambi preceduti al secondo dallo scozzese Jamie McLeary e dal portoghese José-Filipe Lima (276, -12). Al sesto posto con 278 (-10) il francese Edouard Dubois, l’inglese Tyrrell Hatton e il gallese Stuart Manley.
Era in corsa per una ‘carta’ anche Marco Crespi, ma il monzese, 32° con 288 (73 73 74 68, par), ha concluso al 18° posto nell’ordine di merito mancando l’obiettivo per meno di 4.000 euro.
La gara di Pavan, che doveva difendere la sua posizione di leader della money list, è stata molto aggressiva nelle prime 36 buche, quando ha preso il comando e in tal modo ha messo in grave difficoltà tutti quei giocatori che avrebbero potuto sorpassarlo in graduatoria. Ha rallentato di molto nel terzo turno con un 75 (+3), che l’ha fatto retrocedere al terzo posto, ma al termine della giornata si è reso conto che tutti i suoi avversari erano fuori gioco, a parte Lima che lo affiancava. Per operare il sorpasso il portoghese avrebbe dovuto vincere, impresa comunque proibitiva per il ritardo che accusava nei riguardi dello scatenato Kapur.
Pavan – che ha vinto questo torneo a San Domenico Golf nel 2011 anno in cui è giunto anche secondo nella money list – ha iniziato il giro finale con due birdie, ma subito dopo ha dovuto far fronte alla sequenza bogey-doppio bogey (4ª e 5ª buca). Non si è disunito e ha reagito con calma risalendo la china con tre birdie per il 70 (-2), mentre Lima non riusciva a mettergli alcuna pressione impossibilitato a raggiungere Kapur. Quanto all’indiano, forte del suo vantaggio, ha giocato in assoluta prudenza limitandosi a un 70, sfruttando due occasioni per il birdie a fronte di 16 buche in par. Crespi ha provato generosamente a rimontare, ma il 68 (-4, con sei birdie e due bogey) non è bastato.
Nell’ordine di merito Pavan ha concluso con un guadagno di 147.811 euro. Lo hanno seguito nell’European Tour 2014: José-Filipe Lima (E 123.697), lo statunitense Brooks Koepka (E 119.423), che non ha preso parte alla gara in quanto già promosso dopo tre successi stagionali, Shiv Kapur (E 118.323), lo svedese Johan Carlsson (E 113.066), l’olandese Daan Huizing (E 104.870), lo spagnolo Adrian Otaegui (E 104.811), il finlandese Roope Kakko (E 100.293), il coreano Sihwan Kim (E 95.708), l’inglese Tyrrell Hatton (E 92.114), il francese Victor Riu (E 87.297), l’inglese Robert Dinwiddie (E 86.489), il transalpino François Calmels (E 85.534), l’iberico Nacho Elvira (E 82.785) e lo scozzese Jamie McLeary (E 78.676). Come detto out Crespi, 18° con E 74.921.
Franco Chimenti, presidente della Federazione Italiana Golf, ha così commentato l’impresa del romano: “Sul successo di Andrea Pavan nella money list e sul suo ritorno nell’European Tour non avevo dubbi, ma la mia piena soddisfazione deriva dal fatto che siamo di fronte a un giocatore, peraltro molto giovane, di grande livello. Quanto ha espresso in questa stagione sta a dimostrarlo, ma sono certo che con la qualità di gioco raggiunta, unita all’esperienza che ha acquisito nel precedente passaggio sul circuito maggiore, sarà in grado di ottenere risultati notevoli”.
WGC HSBC CHAMPIONS: TITOLO A DUSTIN JOHNSON, 21.i F. MOLINARI E MANASSERO – Lo statunitense Dustin Johnson ha vinto con 264 colpi (69 63 66 66, -24) l’HSBC Champions – quarto torneo stagionale del WGC (World Golf Championships) e secondo delle Final Series nel ciclo di quattro che concludono la stagione dell’European Tour – disputato sul percorso dello Sheshan International GC (par 72), a Shanghai in Cina, e dove sono classificati al 21° posto con 281 (-7) Matteo Manassero (72 70 70 69) e Francesco Molinari (72 69 70 70).
Johnson, 29enne di Columbia (South Carolina), ha ottenuto l’ottavo titolo nel PGA Tour (le gare del WGC sono in tutti i calendari dei circuiti maggiori) superando di tre colpi l’inglese Ian Poulter (267, -21), campione uscente, e di quattro il nordirlandese Graeme McDowell (268, -20). Nelle prime posizioni della graduatoria quasi tutti gli altri big presenti: al quarto posto con 270 (-18) lo spagnolo Sergio Garcia, al quinto con 272 (-16) l’inglese Justin Rose, al sesto con 273 (-15) il nordirlandese Rory McIlroy e il canadese Graham DeLaet, all’ottavo con 274 (-14) il tedesco Martin Kaymer, l’americano Bubba Watson e il gallese Jamie Donaldson, all’11° con 275 (-13) il sudafricano Ernie Els e gli statunitensi Keegan Bradley e Boo Weekley e al 14° con 276 (-1) l’altro americano Phil Mickelson, mai in evidenza, così come l’inglese Paul Casey, 20° con 280 (-8). Sotto tono lo svedese Henrik Stenson e l’inglese Luke Donald, 31.i con 282 (-6), lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño, 39° con 284 (-4), e il thailandese Thongchai Jaidee, 46° con 285 (-5), e decisamente deludenti l’inglese Lee Westwood e lo statunitense Brandt Snedeker, 55.i con 287 (-1), e l’iberico Miguel Angel Jimenez, 72° con 295 (+7).
Johnson ha preso il comando nel secondo turno dopo aver eguagliato con un 63 (-9) il record del campo, poi portato a 62 (-10) nel terzo da Martin Kaymer. Forte di un margine di cinque colpi il leader ha continuato comunque su alti ritmi con due 66 (-6) e questo gli ha permesso di respingere gli attacchi di Poulter e di McDowell. Nella quarta frazione questi ultimi si sono portati alla buca 15 a un solo colpo da Johnson, che però ha risposto alla grande realizzando un eagle alla 16, imbucando il secondo colpo dalla distanza, e un birdie alla 17 con cui ha chiuso il conto. In totale un eagle, cinque birdie e un bogey accusato in avvio. Stesso score anche per Poulter, sette birdie un bogey, e per McDowell, sei birdie.
Nel turno conclusivo ottima la partenza di Manassero con quattro birdie nelle prime otto buche, poi il cammino è divenuto più accidentato con tre bogey compensati in parte da due birdie per il parziale di 69 (-3). Per Molinari, che ha vinto questo torneo nel 2010, un birdie e un bogey nella prima parte, poi un cambio di marcia con tre birdie, a fronte di un altro bogey, per il 70 (-2).
Al vincitore è andato un premio di 1.012.145 euro su un montepremi di 6.165.000 euro.
LET: CEDE VERONICA ZORZI (9ª) PREVALE GWLADYS NOCERA – Veronica Zorzi, leader nei primi due giri, ha ceduto nel turno finale con un 75 (+3) e si è dovuta accontentare del nono posto con 208 colpi (65 68 75, -8), alla pari con le sudafricane Lee-Anne Pace e Stacy Lee Bregman, nel China Suzhou Taihu Open (Ladies European Tour). Al 46° con 215 (70 73 72, -1) Stefania Croce.
Sul percorso del Suzhou Taihu International Golf Club (par 72), a Suzhou in Cina, si è imposta la 38enne francese di Moulins Gwladys Nocera (201 – 69 67 65, -15), al secondo titolo stagionale e al 12° in carriera, che ha sbaragliato la concorrenza con cinque birdie nelle ultime sei buche con cui ha fissato il 65 (-7) vittorioso (in totale otto birdie e un bogey). In seconda posizione con 203 (-13) la spagnola Carlota Ciganda, in terza con 204 (-12) l’ottima dilettante cinese Jing Yan, in quarta con 205 (-11) la francese Joanna Klatten, in quinta con 206 (-10) l’inglese Charley Hull e la thailandese Patcharajutar Kongkrapan, in settima con 207 (-9) la transalpina Anne-Lise Caudal e la sudafricana Ashleigh Simon.
La Zorzi ha iniziato con un bogey, ma si è poi ripresa con due birdie passando al giro di boa in 35 (-1) colpi, però nel momento della volata finale si è smarrita prima con un doppio bogey alla buca 11, che di fatto l’ha messa fuori gioco e poi segnando altri due bogey, figli sicuramente della delusione. Per la Croce un 72 (par) con tre birdie, un bogey e un doppio bogey. La Nocera è stata gratificata con un assegno di 60.000 euro su un montepremi di 400.000 euro
THE SPIRIT INTERNATIONAL: L’ITALIA TERMINA 18ª – L’Italia (Giulio Castagnara, Riccardo Michelini, Bianca Maria Fabrizio, Roberta Liti) è terminata al 18° posto con 429 colpi (147 139 143, -3) nella graduatoria generale a squadre del The Spirit International, torneo disputato al Golf Club Whispering Pines (par 72), di Trinity in Texas, al quale hanno preso parte rappresentative di 20 nazioni composte da quattro giocatori, due ragazzi e altrettante ragazze. Si è giocato con formula quattro palle la migliore e sono state stilate cinque classifiche: per nazioni, con somma degli score delle due coppie, a squadre maschile e femminile, individuale maschile e femminile (in base ai birdie realizzati).
Si è imposta con 399 (127 138 134, -33) la compagine degli Stati Uniti (Scottie Scheffler, Jordan Niebrugge, Ally McDonald, Ashlan Ramsey) davanti a Francia (405, -27), Malesia (407, -25), Finlandia (408, -24) e Sudafrica (410, -22). Gli americani hanno prevalso anche nella classifica a squadre maschile concludendo con 194 colpi (61 69 64, -22) e distanziando nettamente Finlandia e Svezia (200, -16), Francia e Malesia (201, -15). Italia 19ª con 217 (72 70 75, +1). Nell’individuale primo posto con 14 birdie per un quartetto formato dai due statunitensi Scottie Scheffler e Jordan Niebrugge, dal francese Julien Brun e dal finlandese Toni Hakula. e quinto con 13 per il malese Gavin Kyle Green. Sei birdie per Riccardo Michelini (28°) e tre per Giulio Castagnara (40°).
La Francia ha avuto la meglio nella classifica a squadre femminile con 204 colpi (71 64 69, -12). Un colpo in più per gli Stati Uniti (205, -11), terza posizione per Malesia e Sudafrica (206, -10) e 13ª per le azzurre (212 – 75 69 68, -4) con Roberta Liti in evidenza che ha realizzato cinque birdie. Assommandone in totale nove si è portata al settimo posto nell’individuale dove ha vinto con 13 la canadese Brooke Henderson, seguita con 12 dalla francese Mathilda Cappeliez e con 11 dalla sudafricana Kim Williams e della giapponese Yumi Matsubara. Al 24° posto con 5 Bianca Maria Fabrizio. Ha accompagnato gli azzurri il capitano e allenatore Gianluca Crespi.
Nel 2009 nella classifica a squadre maschile si è imposta l’Italia che ha schierato Matteo Manassero e Andrea Pavan e finora è l’unico successo italiano nel torneo nato nel 2001.
Ufficio Stampa
Nicola MONTANARO