Intervista a Frank Molinari, ideatore di Portobellocar.it

Il Monte-Carlo? È il coronamento di un sogno, la gara che desideravo fare da una vita!”. Inizia così questa chiacchierata con Frank Molinari, imprenditore italo-francese ideatore, con l’amico Maurizio Ribaldone, del portale Portobellocar.it, che Google censisce come un vero e proprio “punto di riferimento per appassionati, professionisti e artigiani del mondo delle auto storiche”.

Il Monte-Carlo come coronamento di un sogno, dicevamo … Ma se la storica che si possiede è preparata per la pista (e non certo per un rally che, molto probabilmente, verrà corso su strade ghiacciate e innevate), come si può fare?

“Si affronta un complicato intervento di aggiornamento della vettura perché … il gioco vale la candela!”. Ed eccoci al dunque. La vettura con cui gareggeranno Frank Molinari e il navigatore Fausto De Marchi è una splendida Alfa Romeo GT 1750 del 1969 che, al momento dell’iscrizione al 27° Rallye Monte-Carlo Historique (in programma dal 29 gennaio al 5 febbraio 2025, con partenza da Torino, Montecarlo, Reims e Bad Homburg), è in configurazione GTAm e, a tutti gli effetti, preparata per le gare in pista e le salite.

L’auto non era certo predisposta per questo tipo di gare” spiega Frank: “tutto era stato tarato per le gare di velocità: l’assetto, le rapportature del cambio, l’erogazione di potenza… L’avevo acquistata che era solo una scocca, ancora da verniciare, ma sana, anzi, sanissima! Era stata una macchina da gara ma era da aggiornare in tanti particolari: come il roll-bar, che non era più a norma.

Tutto il lavoro di preparazione è stato a suo tempo curato dagli specialisti Effe Auto dei fratelli Ferlito di Verona; la stessa equipe a cui mi sono rivolto per preparare l’auto per l’avventura “Monte-Carlo Historique”.

Come vi siete mossi?

Come prima cosa abbiamo rialzato la vettura di 20 millimetri. Poi l’abbiamo dotata di ruote da 14 pollici anziché quelle da 13 del precedente assetto; in pratica, siamo tornati alle impostazioni della vettura originale. Sotto la vettura sono poi state inserite tutta una serie di “protezioni degli organi vitali” e un adeguato paracoppa (il classico “paracoppa” anni ’70, a strisce metalliche), fondamentale per questo tipo di gara. All’interno dei passaruota sono state inserite delle protezioni supplementari, per evitare che chiodi, sassi e altro finissero per rovinare la verniciatura esterna dei parafanghi. Abbiamo poi dotato la vettura di un sistema di riscaldamento simile all’originale, “rivisto e corretto” con una proiezione importante di aria calda orientata sul parabrezza anteriore.

Per quanto riguarda poi l’esterno, abbiamo ricollocato lo scarico in posizione posteriore anziché laterale e abbiamo installato una serie di fari supplementari “dei tempi”. Il regolamento prevede infatti che non si possano usare lampadine a led, per cui avremo un’illuminazione rigorosamente d’epoca.

Abbiamo poi equipaggiato la vettura con un Trip Master (computer di bordo specifico per questo tipo di gare di regolarità), senza nessun tipo di localizzazione GPS (che, per regolamento, non può essere utilizzato in gara). Per questo dispositivo la vettura è stata equipaggiata con sensori posti sulle ruote anteriori (perché sono quelle non motrici, così da evitare errate letture dovute ai pattinamenti) che misurano la distanza percorsa. Su ogni ruota è stata montata una coppia di sensori, così da averne sempre uno di scorta.

In generale abbiamo cercato di rendere la strumentazione interna della vettura il più possibile simile a quelli che erano i canoni estetici dell’epoca: per cui niente strumenti supplementari di “taglio moderno” ma strumenti con la grafica Alfa Romeo dell’epoca”.

E passato il Monte-Carlo cosa succederà alla vettura?

Nessun problema, tornerà in “configurazione pista”, perché tutti i cambiamenti che sono stati fatti sono reversibili. La reversibilità degli interventi, infatti, è stata fin da subito un “must”, perché l’auto dovrà successivamente partecipare ad altri appuntamenti per auto storiche, sia in Italia che all’estero.