Al termine del successo della Triestina sul campo del Caldiero Terme, sono intervenuti in sala stampa Attilio Tesser, Marco Olivieri e Christian D’Urso.

Tesser “Vittoria sicuramente preziosissima perché ottenuta in uno scontro diretto, prendiamo questi tre punti e mettiamoli via, tre punti che fanno classifica e che fanno anche fiducia. Una partita non semplice, molto combattuta, almeno finché non l’abbiamo sbloccata. Siamo partiti molto bene creando nei primi quattro, cinque minuti due situazioni molto importanti, poi la sfida si è equilibrata giocando prevalentemente in mezzo al campo con qualche sortita da una parte e dall’altra. Una volta sbloccata poi si è creato molto gestendo la gara, rischiando un po’ solo in un caso nel finale.

Sono contento sul discorso dei cambi, è molto importante se chi entra lo fa con lo spirito giusto, vuol dire che c’è spirito di squadra, che tutti quanti si sentono partecipi sia che si parta dall’inizio sia che si subentri. A differenza della scorsa settimana, oggi abbiamo comunque fatto la partita anche nel primo tempo con una partenza molto positiva, nella ripresa siamo partiti più tonici e chi è entrato ha dato il proprio contributo. Serviva forse un episodio per riuscire a sbloccare una gara difficile, contro una squadra che ha lottato molto e che tiene bene il campo.

Lo spirito è quello giusto, quello che ci serve. Quello di andare a combattere, facendo la partita non solo tecnica e magari leziosa, ma essendo concentrati e mettendo quella determinazione che poi serve per fare la prestazione su qualsiasi campo. Importante è questo, vedere la squadra che anche mentalmente sembra ci creda con maggior convinzione, ma sappiamo che la strada è ancora molto lunga e abbiamo ancora tutto da costruire.

D’Urso? E’ da poco rientrato dopo un infortunio, ha lavorato in freschezza questa settimana e gli abbiamo dato qualche giorno in più per riprendere la condizione, ha fatto sicuramente bene. Rayan ha fatto molto bene la scorsa partita e oggi meritava la conferma, dimostrano entrambi di essere giocatori con caratteristiche diverse ma utili alla causa. Con D’Urso ai livelli di oggi, sicuramente aumentano sia la qualità che l’esperienza. Balcot? L’ho visto una manciata di minuti oggi e nella rifinitura di ieri, l’impressione è stata buona per la personalità e per la gestione della palla, ora avrò la prossima settimana per conoscerlo meglio, sperando di trovare tanti pregi e pochi difetti che lavoreremo per correggere. Sicuramente però l’impatto è stato positivo, ho fatto esordire lui e non Cancellieri perché si è sempre allenato con la prima squadra giocando in Primavera ed è quindi più avanti con la preparazione. Spero presto di poter mettere anche Cancellieri perché abbiamo visto ad esempio con Fiordilino, che giocando e trovando il ritmo partita poi cresce anche il livello di forma. L’importante è allenarsi bene, poi la partita è sempre però qualcosa di diverso.

Udoh? Non so se partirà dall’inizio la prossima, fra due o fra tre, ma partirà sicuramente. Mi piace fare valutazioni anche sugli attaccanti, dare a tutti la possibilità di farsi vedere. A me interessa prima di tutto lo spirito di chi parte, di chi entra dieci minuti, di chi entra mezz’ora, quello che serve per dire che siamo una squadra. A me interessa trovare una squadra di uomini, che sentano il momento, la consapevolezza della difficoltà che abbiamo di fronte, che sentano la maglia e che siano tutti quanti partecipativi. Se riusciamo a creare ed essere uno spogliatoio forte, resta sempre una situazione complicata ma diventa forse più semplice poter sperare di far bene. A volte si giocherà meglio, a volte peggio, ma la cosa importante è che ogni giocatore dia sempre il meglio di se stesso”.

Olivieri “Non avevo mai fatto sette gol, al massimo ero arrivato a cinque l’anno che ho vinto il campionato ad Empoli e poi a Perugia, ben venga questo trend e speriamo di continuarlo, soprattutto che continuino ad arrivare punti per uscire al più presto da questa situazione. Gara difficile su un campo piccolo e con un manto erboso non dei migliori ma fa parte del gioco, forse serviva un episodio per sbloccare la partita, è arrivato il rigore, l’arbitro ha fischiato quindi evidentemente c’era. Siamo stati bravi a portare l’inerzia della gara dalla nostra parte andando poi a chiuderla.

Bravi a tutti i ragazzi, soprattutto a chi entra e dimostra di farsi trovare pronto, testimonia un gruppo che c’è e che vuole mettere in difficoltà le scelte del mister. C’è bisogno di tutto questo, anche di chi in una partita magari chiusa può entrare dalla panchina e risolverla, sono contento che tutti siano sul pezzo e vogliano sentirsi importanti. 

Io rigorista? A Empoli ho tirato e segnato, a Perugia ero rigorista ma dopo un errore sono entrato in un loop negativo e non mi sono più ripresentato sul dischetto, qui sta andando bene. Calciarne due in una partita non fa particolare differenza rispetto a tirarne uno, ho scelto il lato ed è andata bene. Cosa è cambiato ora rispetto alla prima parte del campionato? E’ una domanda difficile e sinceramente non lo so, il mister è stato bravo a spronarci, liberando un po’ la testa di tutti noi in un periodo complicato, siamo in una situazione di classifica ancora brutta e tutti vogliamo prenderci le nostre responsabilità, fare punti e uscire dalla zona calda il prima possibile”.

D’Urso “Causa infortuni vengo da un periodo purtroppo complicato, in precedenza ero entrato giocando però sempre sotto anti infiammatori, l’ultimo infortunio mi è servito in un certo senso anche per curare i precedenti, ora sto bene e spero di continuare su questa strada da qui in avanti, i novanta minuti sento di essere in grado di farli. Di testa sono sempre stato lo stesso, quello che è cambiato è che non sento più dolore e credetemi anche se magari da fuori non si vede, questo fa sentire più liberi di fare tutti i propri movimenti. La concorrenza con Rayan? E’ indifferente chi parte titolare e ben venga che ci sia, perché la concorrenza alza il livello non solo nel nostro ruolo, ma in tutti. E’ bello giocare con gli attaccanti che abbiamo e mi trovo veramente bene, tutti con caratteristiche diverse. C’è chi viene incontro, chi attacca la profondità, è un giusto mix. Se ognuno fa quello che è bravo a fare, riusciamo a mettere in difficoltà chiunque.

Cos’è cambiato? Il mister sa tenere bene lo spogliatoio e gestirlo come si deve, di certo è cambiato che ognuno sa quello che deve fare in campo. Noi abbiamo sempre dato il massimo, la verità è questa, non è che ora si sta dando il cento per cento e prima no. E’ brutto dirlo, ma la ruota gira, prima tante partite non hanno girato come si deve. Ora abbiamo sicuramente un’organizzazione importante grazie al mister, in più la ruota ha iniziato anche a girare. In precedenza abbiamo dominato diverse gare ma le perdevamo in pratica senza nemmeno sapere il perché. Adesso le dominiamo ugualmente, ma le vinciamo e stiamo raccogliendo quello che meritiamo. Dobbiamo continuare così”.