LUNDAX LIONS AMARANTO LIVORNO – JESI 47-12
LUNDAX LIONS AMARANTO LIVORNO: Magni N.; Zaccagnini T., Tedeschi, Bernini N., Carniel (1’ st Maida); Magni M. (cap.), Bientinesi (20’ st Gaggini); Marchi (39’ pt Ciandri), Bouradi (10’ st Bertini), Chiarugi (10’ st Vitali L.); Scardino, Ferra; Vitali G. (20’ st Moscatelli), Zingoni, Lischi (1’ st Quercioli). All.: Giacomo Bernini.
JESI: Ponzelli (20’ st Amori); Marchegiani, Albanesi, Fanesi, Ianniello (19’ pt Carosi) (25’ st Piangerelli); Estrada, Baioni; Marinelli (11’ st Bocchini), Campolucci, Giuliani (cap.); Latini, Tomassoni; Bimbo (25’ pt Bruciaferri), Mattioni (28’ st Boria), Maldini. A disp.: Martinelli. All.: Enrico Santini.
ARBITRO: Gianluca Farinelli di Reggio Emilia.
MARCATORI: nel pt (33-0) 11’ m. Lischi tr. Magni M., 16’ m. Marchi tr. Magni M., 20’ m. Lischi tr. Magni M., 23’ m. Zaccagnini T., 36’ m. Bouradi tr. Magni M.; nel st 3’ m. Zingoni tr. Magni M., 9’ m. e tr. Magni M., 13’ m. Mattioni tr. Estrada, 40’ m. Campolucci.
NOTE: giornata di sole. Espulsioni temporanee per Zaccagnini T. (40’ pt) e Tedeschi (40’ st). In classifica 5 punti per la LundaX Lions Amaranto che ha vinto ed ha colto il bonus-attacco (sette mete realizzate) e 0 per lo Jesi, che ha perso con un margine superiore alle sette lunghezze e non ha conquistato il bonus-attacco (due mete realizzate). Esordio in B per il trequarti amaranto classe ‘96 Mattia Gaggini, rientrato nei ranghi dopo sei anni e mezzo di inattività.
STAGNO. LundaX Lions Amaranto ‘settebellezze’. Grazie ad una prova brillante, ricca di smalto e determinazione la squadra livornese coglie, sul terreno amico il suo secondo successo consecutivo, rifila, appunto, sette mete al fanalino di coda Jesi, ottiene il massimo della posta (i ‘fatidici’ cinque punti), guadagna una posizione in classifica e scava un profondo solco sulla zona ad alto rischio. Sul campo amico ‘Emo Priami’ di Stagno, i labronici, all’ultimo impegno del 2024, si impongono con un netto ed inequivocabile 47-12 sui biancoverdi marchigiani. Il margine in graduatoria sulla stessa formazione jesina è ora invidiabile (più 13). Per Magni e compagni è largo il vantaggio anche sulla zona play-out: il Firenze’31 cadetto -penultima forza del torneo – è a meno dieci. Il quadro, al ‘letargo agonistico’ da osservare in concomitanza con le festività natalizie, è roseo. Zitti zitti gli amaranto, ad un turno dalla fine del girone d’andata, sono a sole tre lunghezze di ritardo dalla quarta piazza. Formazione in chiara crescita, in grado di guardare al futuro con fiducia ed ottimismo.
Il quadro dei risultati dell’8° giornata – penultima di andata – del campionato di serie B, girone 4 (il raggruppamento del centro Italia; tra parentesi i punti validi per la classifica): Gubbio – UR Firenze cadetto 33-6 (5-0); LundaX Lions Amaranto Livorno – Jesi 47-12 (5-0); CUS Siena – Perugia 25-22 (4-1); Cavalieri Prato/Sesto cadetti – San Benedetto 22-35 (1-5); Lions Alto Lazio – Capitolina Roma cadetta 30-26 (4-1) giocata ieri. La nuova classifica: San Benedetto 38 p.; Lions Alto Lazio 35; Capitolina cadetta 26; CUS Siena e Gubbio 21; Perugia 19; LundaX Lions Amaranto 18; Cavalieri cadetti 16; UR Firenze cadetta 8; Jesi 5. Il campionato di B osserva ora un lungo periodo di riposo. Alla ripresa, il 19 gennaio, la LundaX Lions Amaranto renderà visita al Perugia.
Fin dai primi giri di lancetta, i padroni di casa possono contare su palloni qualità ed esercitano un evidente predominio territoriale. Sugli sviluppi di una organizzata giocata di forza del pacchetto, è il valido pilone Claudio Lischi (autore di una ‘doppietta’) a schiacciare in meta e a sbloccare il punteggio. Matteo Magni, utilizzato per gran parte del match all’apertura e nel finale spostato nelle mansioni di mediano di mischia, trasforma: per il capitano e carismatico leader – che non ha provato alcun piazzato – in tutto 6/7 nei calci. All’11’ livornesi in vantaggio 7-0. Bella l’azione che permette all’attivo terza linea Giacomo Marchi – uscito nel finale della prima frazione per infortunio – di realizare la seconda meta della sua squadra. Ancora il maggiore dei fratelli Magni trasforma: 14-0. Si gioca costantemente nella metà campo dei marchigiani, che pure possono contare su una prima linea solida e più in generale su una mischia coriacea nei raggruppamenti ordinati. Al 20’ nuovamente Lischi sugli scudi: il possente avanti deposita con abilità nuovamente oltre la linea bianca, con Matteo Magni a condire con la trasformazione, per il 21-0. Al 23’, su attacco tirato sulla fascia destra, è il sempre positivo trequarti ala Tommaso Zaccagnini a siglare la marcatura-bonus: sul 26-0, sia pur con 57’ ancora da disputare, gli scatenati livornesi sono virtualmente certi della conquista dell’intera posta in palio. La LundaX Lions Amaranto non si accontenta e al 36’ allunga ulteriormente. La quinta meta realizzata in un primo tempo memorabile porta la firma del sempre più prezioso flanker classe 2004 Otman Bouradi, capace di superare la difesa ‘nemica’ in azione personale. Matteo Magni trasforma: al breve intervallo, sul 33-0, la situazione è abbondantemente sotto controllo. Coach Giacomo Bernini concede spazio alle pedine inizialmente portate in panchina. Quercioli, classe 2005, entra al posto di Lischi e gioca pilone, affincando così in prima linea il suo coetaneo, il tallonatore Cristian Zingoni. È proprio il valido Zingoni a ergersi protagonista al 43’: sua la (bella) sesta meta della squadra livornese. Matteo Magni trasforma: 40-0. Lo stesso capitano si occupa di far raggiungere agli amaranto il massimo vantaggio del confronto: sua la meta, di bella fattura, del 49’ e sua la (difficile) trasformazione successiva. Sul 47-0 i labronici, comprensibilmente, allentano la presa. Ne approfitta la formazione ospite per realizzare due mete (una al 53’ con il tallonatore Mattioni ed una all’80’ con il terza ala Campolucci), arricchite da una trasformazione dell’apertura Estrada. 47-12 il risultato conclusivo. La LundaX Lions Amaranto si avvicina al traguardo salvezza. È opportuno continuare a pedalare senza fare calcoli, ma è giusto anche sottolineare come questa squadra labronica, imbottita di giovani e giovanissimi, abbia i mezzi per togliersi nell’immediato futuro nuove importanti soddisfazioni e soprattutto per aprire un ciclo duraturo.