“SERVE L’APPORTO DI TUTTI, SCONFITTA UNA LEZIONE PER MIGLIORARE”
La società riapre la campagna abbonamenti
È stata, comunque, una festa. Con quasi 1500 persone a cercare di spingere il Toro verso l’impresa. Che non è arrivata, ma che a tratti è sembrata possibile. L’entusiasmo di una domenica da ricordare, complice anche la “nobiltà” di Carpegna Prosciutto Basket Pesaro, ha spinto la società a riaprire per altri cinque giorni “Ho imparato a sognare”, la campagna abbonamenti che aveva già fatto segnare il record delle 624 tessere.
“Vogliamo ringraziare i tifosi – dice oggi il Gm Paolo Avantaggiatoperché aver riempito il palazzetto alla prima giornata è stato qualcosa di straordinario, oltre che un motivo di orgoglio e responsabilità. Una cosa mai accaduta in passato, se non all’ultima giornata dello scorso campionato, nel momento decisivo della stagione. Noi siamo ripartiti dalle 1500 presenze, a cui probabilmente non eravamo preparati e a cui promettiamo di dare un servizio migliore già dalla prossima partita. Evitando code, disagi e ritardi e in generale gestendo meglio tutte le situazioni. Ma vogliamo dare a tante altre persone che ce lo hanno chiesto la possibilità di sottoscrivere l’abbonamento. Quindi riapriamo fino a venerdì la campagna “Ho imparato a sognare”, con le stesse modalità. Vogliamo dare ad altri tifosi l’opportunità di gioire come ha fatto ieri sera chi era presente, applaudendo dopo una sconfitta. Con Cremona e in futuro vogliamo essere felici dopo aver raggiunto l’obiettivo”.  
Dunque, sino alle ore 19 di venerdì 4 ottobre, ci si può abbonare presso la sede di Nardò Basket in via Volta n. 5 (aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 9:30 alle 13 e dalle 15:30 alle 19) e online sul portale Vivaticket al link https://www.vivaticket.com/it/Ticket/nardo-basket-abbonamento-serie-a2-2024-2025/248191. 
La sfida con Pesaro è il miglior “spot” di quello che verrà, a beneficio di nuovi eventuali abbonati. Una partita bellissima, combattuta, che Nardò ha provato a fare propria, salvo poi arrendersi a un avversario fortissimo, che ha sbagliato davvero poco.
“La nostra è una squadra che ha bisogno di tutti, che è stata costruita confidando sull’apporto di tutti. Quindi, non è possibile che più di un giocatore non sia coraggioso, presente ed efficiente”. Coach Luca Dalmonte va dritto al punto della sconfitta di Hdl Nardò Basket contro Carpegna Prosciutto Basket Pesaro, smontando eventuali letture assolutorie della prestazione di ieri sera. Il messaggio è chiaro: l’avversario era di primo livello, ma il Toro qualcosa ha concesso e non può permetterselo. “Toccheremo sicuramente alcuni punti figli della partita di questa sera – prosegue – ma altrettanto sicuramente dovremo prendere questa lezione e farla nostra. Resettando immediatamente perché martedì partiamo per Udine e non c’è molto tempo”. A nessuno è sfuggito il valore notevole di una rivale che ha imposto il maggiore tasso tecnico e un roster più lungo. Una squadra, la VL, che ha difeso bene e tirato anche meglio e che, in generale, ha gestito con saggezza e pazienza i due momenti critici del match, cioè la partenza a razzo di Hdl e il tentativo di rimonta granata nell’ultimo quarto. “Tante volte nell’analisi – chiude Dalmonte – si dimentica il valore dell’avversario. È chiaro che abbiamo giocato contro una squadra che ha dimostrato presenza e solidità. Riconoscendo questo, però, devo avere anche il senso dell’auto-analisi, perché se ci fermiamo a dire che Pesaro ha giocato una partita importante tirando con il 43% da tre punti, è riduttivo e non ci fa crescere. Riconosciamo i meriti dell’avversario, ma guardiamo anche alle cose che possiamo migliorare. Useremo questa partita per essere differenti alla prossima e quindi migliori”. 
Nardò mette in cassaforte qualche certezza e molte tracce di lavoro. Oltre che il conforto dell’analisi di un tecnico navigato e apprezzato come Pino Sacripanti. “Innanzitutto – ha detto il coach di Pesaro in sala stampa – faccio i complimenti a Nardò per l’organizzazione, per il pubblico caldo, caloroso e molto civile e per la squadra. Che ci ha messo in grande difficoltà all’inizio e ha avuto una rimonta importante nel finale. Woodson è stato letteralmente infermabile a un certo punto, faceva canestro contro chiunque. Abbiamo provato a raddoppiarlo, a mettergli le mani in faccia, a coprirlo con gente più grande, ma non si è fermato. È stato molto bravo anche Mouaha nell’attaccare continuamente il ferro in tutte le situazioni. Quindi, per me questi sono due punti molto importanti. Noi siamo partiti con una grande agitazione, non abbiam trovato il canestro. Però siamo stati bravi a contenere il loro break”. Il torneo, dunque, ha emesso i primi verdetti, a Lecce come altrove. Il segnale di questa A2, dopo i primi 40 minuti, pare essere quello di non dare nulla per scontato. “Questo è un campionato terribilmente equilibrato – chiude Sacripanti – dove in ogni partita si farà una fatica incredibile. Lo dicono anche i risultati sugli altri campi”. 
Non c’è molto tempo per riflettere, nemmeno per azzardare chissà quali strategie tecniche. Mercoledì si torna in campo per la seconda giornata, il Toro va a Udine, in casa di un’altra big del campionato di A2.