Intervista al Direttore Sportivo Giorgio Zamuner: “Ottime sensazioni: Petrovic, Disanto e le riconferme i nostri colpi di mercato”
Al termine della prima amichevole stagionale contro il Sassuolo, il Direttore Sportivo dell’A.C. Trento 1921 Giorgio Zamuner ha commentato lo stato attuale della costruzione della rosa gialloblù.
Direttore, dopo dieci giorni dall’inizio del ritiro estivo, a che punto è la costruzione del nuovo Trento?
«Siamo molto contenti di quanto fatto sul mercato in queste settimane. La base della squadra è già pronta e ultimata. Probabilmente, nel caso in cui ci siano delle uscite, potremo aggiungere al gruppo degli elementi che ci permettano di migliorare ulteriormente la squadra».
La strategia tenuta durante questo mercato è stata quella di confermare i migliori uomini della scorsa stagione e a questi affiancare alcuni giovani di ottima prospettiva…
«Esattamente. L’idea che abbiamo seguito ed attuato durante questo calciomercato è stata quella di confermare i ragazzi che, lo scorso anno, ci hanno permesso di arrivare a disputare i playoff. A questi abbiamo poi aggiunto alcuni calciatori che abbiamo ritenuto possano far alzare l’asticella. Tra questi vi sono anche dei calciatori giovani di proprietà che, in prospettiva, possono diventare importanti».
In attacco è tornato Tomi Petrovic che è un attaccante che lo scorso anno, tra Trento e Spal, è andato in doppia cifra. Si può dire sia lui il miglior acquisto offensivo?
«Tomi Petrovic, dal suo arrivo a Trento a quando si è trasferito in prestito alla Spal, ha disputato 39 partite, riuscendo a realizzare 11 reti. Lo scorso anno, poi, tra le due esperienze, è andato nuovamente in doppia cifra. Si tratta di un attaccante importante per la categoria e che sono convito sarà nuovamente decisivo per il reparto avanzato gialloblù».
Il volto nuovo del reparto è invece Francesco Disanto che giunge a Trento dopo molte esperienze importanti. Quali sono le sue principali caratteristiche?
«È un esterno d’attacco moderno che ha delle qualità sia in fase realizzativa sia di supporto ai compagni. Si tratta di un giocatore che lavora molto anche per la squadra, requisito fondamentale nel modello di gioco di Tabbiani».
A tal proposito, durante l’amichevole contro il Sassuolo si sono già intraviste alcune nuove idee introdotte dal tecnico Tabbiani. Come giudica la prima uscita stagionale?
«Positivamente. La squadra ha giocato bene, soprattutto perché affrontava dei giocatori che sino a poco tempo disputavano la massima serie calcistica nazionale. Pertanto, siamo convinti che i ragazzi siano stati bravi a mettere in pratica alcuni concetti preparati in queste settimane di ritiro estivo a Masen di Giovo».
In attacco, oltre a loro, ci sono diversi altri elementi: Sipos, Anastasia e il giovane Ghillani…
«Esatto. Siamo felici che Sipos stia meglio e che possa tornare ad aiutarci. Purtroppo, a causa di un brutto infortunio, lo scorso anno lo abbiamo perso ma ora siamo ben contenti di averlo nuovamente a disposizione. Sostanzialmente, dunque, si riforma la coppia che avevamo pensato già la passata stagione con Sipos e Petrovic. Oltre a loro abbiamo confermato anche Anastasia, che ha realizzato ben cinque gol e preso in prestito il giovane Ghillani che ha ben fatto in Primavera al Modena».
Anche in mezzo al campo la strategia è stata quella di confermare chi ha fatto bene lo scorso anno, per poi aggiungere loro qualche nuovo elemento. Manca ancora qualcosa?
«Al momento, il centrocampo del Trento, è un reparto forte e ben assortito. Possiamo contare su giocatori di livello ed esperti per la categoria. Direi che siamo praticamente al completo, magari, vista l’uscita di Attys, potremmo aggiungere un altro centrocampista. Di Cosmo, Rada, Giannotti e Sangalli sono comunque giocatori che ci permetteranno di ben figurare durante il campionato ma, avendo la necessità di giocare con un giovane in mezzo al campo, stiamo cercando un’alternativa under da aggiungere al reparto».
Si può dire che in difesa il vero colpo di mercato sia la conferma di Cappelletti?
«Sì, assolutamente. È stato il primo giocatore che abbiamo voluto riconfermare quest’estate. Dal suo arrivo a Trento ha portato esperienza, personalità e qualità. Diventando subito un punto di riferimento per il reparto. Da lui mi aspetto molto, così come anche da Barison che per la categoria è un elemento di assoluto spessore».
Oltre a loro, il reparto arretrato potrà contare anche su capitan Trainotti, Barison, Vitturini e Frosinini. Ai quali sono stati aggiunti due giovani interessanti quali Bernardi e Kassama. Quali sono le loro principali caratteristiche?
«Partirei proprio da Kassama che sono sicuro sarà un giocatore importante che negli anni crescerà molto. Lo abbiamo acquistato a titolo definitivo dal Monza e questo significa che sarà un patrimonio per il nostro Club. Dovremo aspettare che si cali nella realtà di Serie C, così come fatto anche con Obaretin, ma ha delle ottime prospettive. Bernardi, invece, è un giocatore del Verona e che ha già fatto un campionato da protagonista all’Arzignano Valchiampo e che potrà essere molto utile sulla fascia».
A differenza degli altri reparti, tra i pali ci sono stati molti cambiamenti con l’ingresso di due giovani di ottima prospettiva come Barlocco e Tommasi. Come valuta questi due profili?
«Barlocco è un portiere forte, considerato da tutti di ottima prospettiva. Lo scorso anno è stato fermo per un brutto infortunio ma ora è pronto per questa nuova stagione. Tommasi, invece, torna al Trento dopo un campionato da titolare al Desenzano, in Serie D. Sono due ragazzi di nostra proprietà che si contenderanno il posto da titolare».
Dove potrà arrivare questa squadra? E quali saranno gli obiettivi del Club?
«L’obiettivo del Trento deve essere quello di continuare a migliorarsi. Due anni fa abbiamo ottenuto una salvezza miracolosa, grazie ad una rincorsa nella seconda metà del campionato. Nell’ultima stagione invece abbiamo raggiunto i playoff. Vogliamo proseguire il medesimo trend di crescita, riuscendo ad ottenere qualche punto in più rispetto al passato».