La filosofia di gioco della ex Venezia: «Amo lavorare per la squadra e farmi sentire a rimbalzo. Darò tutta me stessa»

LA MOLISANA MAGNOLIA, LA LETTONIA ABBRACCIA I COLORI ROSSOBLÙ GRAZIE A LAURA MELDERE

La pivot baltica ha centrato lo scudetto nell’ultima stagione con la Reyer: «Campobasso è una realtà che trasmette entusiasmo»

Una nuova prospettiva, nella giovane storia rossoblù, sul versante dei Paesi Baltici. Dopo una duplice proiezione lituana con Želnytė e Narvičiūtė, La Molisana Magnolia Campobasso si tuffa in Lettonia e lo fa – anche in questo caso – per una lunga (sempre una pivot).

Stavolta in Molise arriva la ventitreenne lettone di 191 centimetri Laura Meldere. Giocatrice cresciuta nel vivaio della Reyer Venezia, può scendere sul parquet da ‘formata’ non incidendo così sul lotto delle straniere in organico. Per lei, eccezion fatta per la stagione 2021/22, un percorso sempre tra le orogranata con lo scorso torneo che l’ha vista a referto trenta volte per 26 punti totalmente realizzati e trentacinque rimbalzi catturati in una stagione, tra l’altro, clamorosa per il club lagunare, che le ha permesso di festeggiare lo scudetto, nonché di raggiungere la finale di Coppa Italia e la semifinale di EuroCup.

ENTUSIASMO ACCRESCIUTO Ora una nuova tappa, questa con i colori rossoblù, vissuta con grande determinazione dalla diretta interessata, che ha avuto modo di vivere con mano anche in una duplice circostanza la realtà dell’Arena, oltre che in regular season anche nella gara due della semifinale playoff.

«Campobasso – argomenta – è una realtà che mette in vista tanto entusiasmo. Sono una squadra con voglia di vincere, che non molla mai. Il loro modo di vivere il basket, e questo si percepisce con forza dall’esterno, è fatto di grande attenzione ai rapporti interpersonali, non a caso sono una famiglia prima ancora che una società e poi hanno un pubblico semplicemente meraviglioso».

PARQUET CALLING In Molise, peraltro, Meldere arriva anche con la voglia e l’obiettivo di accrescere il proprio minutaggio (a Venezia in una batteria di lunghe particolarmente profonda le occasioni di gioco, di conseguenza, erano più limitate).

«Ho tanta voglia di conquistare minuti sul parquet e di dare una mano al gruppo. Del resto, quando si è in una squadra l’obiettivo è quello di giocare il più possibile».

RIMBALZI, MON AMOUR Parlando di se stessa, la lunga dei #fioridacciaio argomenta di essere «una giocatrice che ama molto far sentire la propria presenza nell’area dei tre secondi, andando a lavorare forte a rimbalzo e cercando di dare il mio contributo per la squadra più che per il mio ruolino di marcia personale».

ORGOGLIO NAZIONALE Meldere è, tra l’altro, uno dei riferimenti della nazionale del suo paese, capace tra 2017 e 2018 di mettersi in mostra centrando, a spese dell’Italia negli Europei di Romania e Repubblica Ceca, la qualificazione ai Mondiali di Spagna, dove arrivò un nono posto.

«La pallacanestro cerca di mettersi in mostra, ora principalmente al maschile, in una nazione la nostra, storicamente votata all’hockey su ghiaccio che è il primo sport – spiega la diretta interessata – ma proviamo a far bene sulla scia di quanto fanno anche i nostri cugini lituani».

IDEE SIMILI Con il suo nuovo coach, Mimmo Sabatelli, ha avuto già modo di parlare e, con certezza, le good vibes sono evidenti. «Abbiamo un’idea di basket molto simile e sono certa che mi troverò al meglio», aggiunge.

ENERGIA ED EMOZIONI In particolare, in rossoblù, Meldere è pronta a portare energia ed emozioni. «Da parte mia – chiosa – cercherò di dare il massimo in ogni allenamento e, in partita, proverò a dare emozioni ai nostri tifosi».

MOSCARELLA SESTA In un contesto a ciclo continuo, in casa rossoblù occorre segnalare come la lunga colombiana Marta Moscarella abbia chiuso al sesto posto la sua esperienza nella Coppa America under 18. Nelle gare di classificazione sono arrivati prima un successo sul Messico (62-60) e poi una sconfitta nella finale per il quinto posto (57-46) con Portorico. In entrambi i casi, è arrivata, a referto chiuso, una doppia doppia messa a segno dalla sudamericana, con, rispettivamente, 23 punti ed undici rimbalzi (di cui cinque in attacco) al sabato e diciassette punti e quattro rimbalzi (di cui sei in attacco) alla domenica nel novero, nello specifico, di un 17 di valutazione e quattro palloni recuperati nel primo match, quattordici di valutazione, sei palle recuperate ed una stoppata, invece, nel confronto successivo.

 

 

 

 

Queste performance l’hanno resa top scorer della rassegna con 119 punti (una media di 19,8 a partita) e seconda miglior rimbalzista a quota 61 (di cui 25 offensivi) con una media di 10,2 a gara.

GIACCHETTI CAPITANO Le belle notizie, però, per il vivaio rossoblù non sono finite perché la playmaker Emma Giacchetti è stata designata capitana dell’Italbasket under 17 che sarà al via nei Mondiali di categoria in programma a Leon in Messico dal 13 al 21 luglio con tanto di speciale intervista sul sito della Fip.