credits: Paolo Zeggio- Iren Genova Quinto

C.C. ORTIGIA 1928 – IREN GENOVA QUINTO  14-10 (5-2, 2-2, 5-5. 2-1)

C.C. Ortigia 1928: Tempesti, Cassia 4, Giribaldi, La Rosa, Di Luciano 2, Cupido 2, Bitadze 2, Carnesecchi, Condemi, Inaba 1, Ferrero 3, Napolitano (Cap). Allenatore: Stefano Piccardo

Iren Genova Quinto: Massaro, N. Gambacciani 2, Di Somma (Cap) 1, Villa, Molina Rios, Ravina 2, Fracas 1, Nora, Figari 1,  Panerai 3, Pianezza, J. Gambacciani, Spoli, Massa. Allenatore: Luca Bittarello

Arbitri: Arnaldo Petronilli (Roma) e Fabio Ricciotti (Roma)

Superiorità numeriche: ORT: 3/10 + 3 rig;  QUI: 4/11 + 1 rig.
Espulsioni definitive: Condemi (O) nel 3° tempo e La Rosa (O) nel 4° per raggiunto limite di falli

Missione compiuta. L’Ortigia batte il Quinto, giocando una buona partita sul piano del ritmo e della transizione offensiva, ma con qualcosa da rivedere sulla fase a uomo in più e sulla difesa a uomini pari. La squadra di Piccardo ha comunque condotto sin dall’inizio e con un solo passaggio a vuoto tra terzo e quarto tempo. I biancoverdi partono bene, mostrando la giusta concentrazione e una buona condizione fisica. Il risultato lo sblocca un ispirato Bitadze, che beffa Massaro dopo soli 90 secondi. I liguri provano a rispondere ma sbattono sulla difesa e sul solito Tempesti, fino a quando Panerai, dalla distanza, trova il pareggio. L’Ortigia nuota forte, gioca bene a uomo in meno e altrettanto la transizione offensiva: la doppietta di Cassia (in superiorità) e i gol di Ferrero e Bitadze, con in mezzo la rete di Niccolò Gambacciani, valgono il 5-2 di fine primo tempo. Nella seconda frazione, l’Ortigia sembra meno esplosiva e spreca tre superiorità di fila, ma va a +4 con la rete di uno scatenato Cassia. Il Quinto ha un buona reazione e riesce a dimezzare il gap, ma nel finale Cupido, da posizione 2, allunga sul 7-4. Nel terzo tempo, dopo la controfuga iniziata e concretizzata da Di Luciano, comincia una serie di rigori, tutti trasformati (Panerai, Inaba e Ferrero), che portano il punteggio sul 10-5 per l’Ortigia. A quel punto, la squadra di Piccardo si adagia un po’ e consente al Quinto di rientrare in partita con un parziale di 5-2, tra fine del terzo e inizio del quarto tempo, che mette Figari e compagni a meno due. Ad allontanare nuovamente i genovesi è Di Luciano che, con un tiro dalla distanza. segna un gol provvidenziale. Poco dopo Ferrero, con una bella conclusione, chiude ogni discorso. L’Ortigia vince 14-10 e si qualifica alla semifinale di Coppa Italia, in programma domani (ore 19.00, con diretta su RaiSport) contro il Brescia.

 

Nel dopo partita, coach Stefano Piccardo è soddisfatto a metà: “Sul piano del ritmo, la gara è andata come l’avevamo preparata, mentre abbiamo giocato male la superiorità numerica, soprattutto nel secondo tempo, quando ne abbiamo fallite tre di fila, addirittura sbagliando per due volte il passaggio. Inoltre, abbiamo preso troppi gol, perché dieci son tanti. Domani, in semifinale, bisognerà tenere un passivo più basso, perché penso che la chiave saranno le reti subite. In ogni caso, va detto anche che il Quinto ha fatto un’ottima gara. In vista della semifinale di domani dobbiamo migliorare sicuramente la fase difensiva. Ciò detto, oggi abbiamo giocato anche degli sprazzi di buona pallanuoto, attaccando tutte le volte la profondità. Abbiamo fatto bene l’uomo in meno e la transizione offensiva, arrivando spesso con tanti uomini sulla prima linea. Sono contento di questo, però nei tornei a eliminazione diretta bisogna guardare ciò che non è andato bene, concentrarsi su quello e poi pensare alla prossima partita”.

 

A fine match, parla anche il centrovasca Francesco Cassia, autore di 4 reti e premiato come migliore in acqua: “Quella contro il Quinto è stata una prova positiva sotto alcuni punti di vista, ma come accade in ogni gara ci sono sempre delle cose da rivedere. Dobbiamo analizzare gli errori e cercare di lavorare meglio a uomo in più e su alcune fasi del gioco, però sul piano dell’atteggiamento, a mio avviso, abbiamo fatto una grande partita. Poi, è vero che abbiamo avuto un piccolo calo, sul finire del terzo tempo, forse per via di un po’ di stanchezza, però siamo stati bravi a non mollare, a non farci prendere dal panico e a rimanere in controllo del match. Mi riferisco proprio a questo, quando parlo dell’ottimo atteggiamento che abbiamo avuto e mantenuto fino alla fine”.