La campionessa mondiale sfiora i quattordici metri nel peso, l’azzurro di nuovo sopra i quaranta nel disco
Buon avvio a Jesolo per gli Italian Open, il meeting internazionale di atletica paralimpica del circuito World Para Athletics Grand Prix. Nella prima giornata, in un clima gradevole e sotto il sole primaverile, si prendono la scena i big azzurri dei lanci con la campionessa mondiale Assunta Legnante che comincia la sua stagione all’aperto dalla misura di 13,98 nel getto del peso F11. La capitana azzurra sfiora i quattordici metri all’ultima prova di una gara in crescendo dopo averli già avvicinati anche in precedenza: 13.37 nel tentativo iniziale, poi due volte 13.92, un nullo e 13.84 prima di migliorarsi nel turno conclusivo. In questo momento della stagione, quando mancano ancora cinque mesi all’appuntamento clou delle Paralimpiadi di Parigi, la portacolori dell’Anthropos commenta: “Sono i primi sei lanci consecutivi dell’anno. Il giudizio al termine della gara è abbastanza positivo, con quasi 14 metri. È un po’ meno rispetto al 14,44 della scorsa edizione di Jesolo a maggio, ma anche quasi due mesi prima. Stiamo lavorando bene per tornare alle misure degli ultimi Mondiali, questo è l’obiettivo principale in vista dei Giochi. Nel disco invece sarà ancora più difficoltoso perché per i problemi alle ginocchia non faccio il giro, dovrò puntare sulla forza da ferma, ma stiamo lavorando a livello fisico e mentale per fare meglio che si può”.
Anche nel disco F11 per Oney Tapia il miglior risultato arriva all’ultimo ingresso in pedana con 40,75. Il lanciatore delle Fiamme Azzurre, due volte medaglia di bronzo alle Paralimpiadi di Tokyo, supera di nuovo i quaranta metri dopo il 41,45 di due settimane fa nella gara di rientro a Tunisi confermando di poter essere ancora competitivo a livello internazionale. “È una stagione importante per tutto il movimento – le sue parole – ma soprattutto per me che sto ripartendo dopo lo stop di un anno e la salita è faticosa, a prescindere dalla mia età. Non mi arrendo, è una rivincita personale, devo andare ancora avanti per dimostrare a tutti che non ci si deve abbattere davanti a nulla. Siamo architetti del nostro destino e per questo ogni giorno dobbiamo continuare a lottare trovando sempre più stimoli e continuando a metterci in discussione”.
Due gare in un giorno per Giuseppe Campoccio (Paralimpico Difesa) che vince nel giavellotto F33 con 21,21 e anche nel peso con 10,41 per aggiudicarsi in entrambe le specialità il titolo mondiale militare. Quest’anno infatti l’evento è valido anche come prima edizione dei Campionati Mondiali Militari di Para atletica World Military Para Track & Field Championship 2024. “È un periodo di preparazione in vista delle Paralimpiadi di Parigi – racconta l’azzurro – e Jesolo ci accoglie sempre in maniera straordinaria. Le prestazioni sono in linea con la fase di carico per avere poi la forma perfetta in estate”.
Sei i record italiani allo stadio Armando Picchi nel day 1 della manifestazione. Per la prima volta in carriera Valentina Petrillo (Omero Bergamo), bronzo mondiale di 200 e 400 metri, si cimenta negli 800 all’aperto e riesce subito a firmare il record italiano T12 in 2:31.18 migliorando il 2:35.71 di Agnese Grigio datato 1985. “È stata un’esperienza nuova – commenta l’azzurra – che ho provato con Alexander Aceti nel ruolo di guida. Non è proprio la mia specialità, però era il momento giusto per testarla, se non l’unico visto che manca ancora qualche mese al grande evento. Sono contenta che la mia guida abbia colto questa occasione perché, sportivamente parlando, dopo i 500 per me c’è il buio assoluto quindi per gli 800 correre insieme era fondamentale e lo ringrazio. Sicuramente ci riproveremo”. Nel giavellotto Francesca Cavalieri (F33, Handy Sport Ragusa) con 6,09 ritocca il 5,96 stabilito alla fine di gennaio nella rassegna tricolore invernale di Ancona, mentre Sonia D’Addabbo (Keep Fit) nel peso F37 con 6,91 incrementa di tre centimetri il primato della passata stagione e Chiara D’Amicis (Francesco Francia Bologna) con 4,20 migliora quello del peso F40. Tra gli uomini Rigivan Ganeshamoorthy (Anthropos) si prende il record della clava F51 con la misura di 32,56 e nel lungo T37 Simone Caldarera (Polisportiva Contesse Messina) atterra a 4,05 nonostante il vento contrario a -2.1 per aggiungere quattro centimetri al suo limite dell’anno scorso. Tra gli altri risultati, nei lanci Emanuele Pangher (F13, Aspet Siracusa) spedisce il giavellotto a 32,25 e così il ventunenne triestino migliora il suo primato stagionale per poi realizzare la misura di 38,94 nel disco dopo il 39,31 di Tunisi. Nel lungo T64 Roberto La Barbera (Gsh Pegaso) manca di un soffio i sei metri con 5,99 (-1.0). In chiave internazionale, migliore prestazione mondiale dell’anno nel disco F55 per il serbo Nebojsa Duric con 37,88 e nel lungo T64 dello statunitense Trenten Merrill con 6,89 (-0.4), ma anche per gli indiani Mahendra Gurjar con 57,95 nel giavellotto F42 e Sandeep Chaudhary con 57,25 nel giavellotto F44, oltre che nel peso F12 della turca Serap Demirkapu (10,80), in quello F13 della spagnola Maria Zamora (9,88) e nel peso F53 del georgiano Giga Ochkhikidze con 7,83. Nella seconda giornata attesi ancora i big azzurri dei lanci con Assunta Legnante e Giuseppe Campoccio nel disco, Oney Tapia nel peso, mentre scenderanno in pista gli sprinter nei 100 metri.
Credits: Fispes/Marco Mantovani & Fispes/Massimo Bertolini