Cose mai viste, cose dell’altro mondo. I club sardi sbancano ai Campionati Italiani under 19 e under 21 femminili e maschili con ventuno medaglie distribuite tra cinque società. E, nell’ordine, Muravera, Tennistavolo Sassari, Marcozzi Cagliari, Quattro Mori Cagliari occupano le prime quattro posizioni, mentre il Tennistavolo Norbello si deve “accontentare” del tredicesimo posto. Un tripudio isolano quello materializzatosi al Palazzetto “De Santis” di Terni al punto da sollecitare la divertente battuta che “sembravano i Campionati regionali sardi e non quelli nazionali”.

Nel lungo elenco degli ori da evidenziare si comincia da quelli a squadre del Muravera TT nell’under 21 (Valentina Roncallo, Margherita Cerritelli, Francesca Seu) e nell’under 19 (Miriam Carnovale, Nicoletta Criscione, Martina Tirrito, Alessandra Stori). La società sarrabese presieduta da Luciano Saiu incassa anche i primi posti del doppio femminile under 19 Carnovale-Criscione, nel misto e maschile under 19 con Carnovale e Alessandro Costa, entrambi in coppia con Federico Vallino della Marcozzi. E poi quelli di Roncallo nell’under 21 condivisi sia con Johnny Oyebode del Tennistavolo Sassari nel misto, sia con Arianna Barani del Quattro Mori nel femminile. E a proposito della società turritana, il Johnny internazionale spartisce il primato nel doppio maschile under 21 con il suo amico d’infanzia e di scuderia Marco Poma, ma si toglie la soddisfazione di conquistare per la terza volta il titolo nazionale nel singolo della stessa categoria. In casa Marcozzi, Vallino è d’oro anche nel singolo under 19, mentre l’altra società di via Crespellani si sbuccia le mani per le altre performances di Barani che vince anche il singolo under 21.

Sempre i Quattro Mori sono d’argento nell’under 21 a squadre (Barani – Rossana Ferciug) e nel doppio misto con Barani e Lorenzo Martinalli (Marcozzi). Piazza d’onore per il Tennistavolo Sassari under 21 (Oyebode, Poma, Elia Licciardi, Alexander Evans) e in casa Muravera per Roncallo e Carnovale rispettivamente nei singoli under 19 e under 21.

Nell’elenco non mancano neppure i bronzi. Marco Antonio Cappuccio del Tennistavolo Norbello lo guadagna nel singolo under 21 e nel doppio misto under 21 in coabitazione con Margherita Cerritelli che poi diventa bronzea assieme a Lisa Bressan (Tennistavolo Sassari) nel doppio femminile under 21. Altro bronzo sassarese nel doppio misto under 21 con Poma-Bressan. Infine terzo posto pure per Nicoletta Criscione (Muravera TT) nel singolo under 19 femminile.

Pensieri entusiastici giungono dal presidente della FITeT Sardegna Simone Carrucciu: “Desidero esprimere, anche a nome del consiglio regionale, la massima soddisfazione per gli eclatanti risultati maturati nel corso degli Italiani giovanili di Terni. Con grande felicità mi complimento con tutte le società, gli atleti e i tecnici, capaci di lasciare un’enorme impronta nella Penisola che riassume quanto di buono le nostre dirigenze stanno facendo per migliorare lo stato di salute del pongismo sardo. L’anno sta iniziando benissimo, ci potremmo sentire ampiamente soddisfatti così, ma direi una bugia; spero che arrivino tanti altri podi nelle manifestazioni a venire”.

LE TESTIMONIANZE DEI PROTAGONISTI GARA PER GARA

UNDER 21

Nel suo exploit femminile a squadre il Muravera TT si avvale del contributo tecnico di Nicola Pisanu, che racconta la sua prolifica avventura: “Ci siamo presentati con Valentina Roncallo, Margherita Cerritelli e Francesca Seu. Partivamo come testa di serie numero 1 ma confermarci sul campo non era per niente facile considerato il livello abbastanza equilibrato. Battiamo per 3-1 il TT Torino grazie a due punti di Valentina su D’ercole e Armanini, più la vittoria del doppio composto da Vale e Francy. Con Novara abbiamo sofferto: sotto 2-1 dopo aver perso il doppio contro Zanetta e Stanglini (atlete che conosciamo bene e che dalla tenera età giocano insieme in questa specialità). Vale riporta la situazione sul pari con la vittoria dei singolari su Stanglini e Zanetta, mentre sul 2-2 Margherita vince 3-0 sempre con Zanetta. L’incontro decisivo per il titolo è un derby sardo. Il Quattro Mori schierava Arianna Barani e Rossana Ferciug. Prima Vale su Rossana e poi Arianna su Margherita: andiamo a giocarci il doppio in perfetta parità. Francesca e Vale lottano ma escono sconfitte 3-2 dal doppio Barani-Ferciug. Siamo sotto 2-1 e quando tutto sembra concluso, Vale sfodera una prestazione sontuosa vincendo 3-0 contro Barani che soltanto due giorni dopo si laurea campionessa italiana in singolare. Sul due pari Margherita scende in campo contro Rossana. Godiamo del favore dei pronostici, ma il quinto incontro di una finalissima può sempre trasformarsi in una lotteria. Margherita rimane fredda, concentrata e fa le cose giuste vincendo meritatamente 3-0, portando il titolo in casa. Sin dalle prime battute del torneo ho predicato pazienza, lucidità, voglia di lottare, specie nelle situazioni difficili; le ragazze hanno preso alla lettera ciò che ho detto facendo squadra. Anche chi non giocava esultava come se fosse protagonista in campo, me compreso. Era un po’ come se ogni partita la giocassimo in quattro; non posso che ringraziarle di questo perché le campionesse italiane a squadre U21 femminile sono loro”.

Tre ori e un argento è il bottino che raccoglie un Johnny Oyebode da Assemini che nella sua permanenza nel settore giovanile tra Marcozzi prima e Tennistavolo Sassari dopo ha sempre lasciato il segno con podi pregiatissimi.

“Concludo ufficialmente la mia carriera giovanile con una grande felicità per aver vinto nuovamente il singolo under 21 – commenta Oyebode – perché non è mai stato facile, anche se partivo da testa di serie n. 1. Quando sei favorito tutti vogliono batterti ed è sempre complicato confermarsi e mantenersi. Ho incontrato tante difficoltà, soprattutto contro Marco Antonio Cappuccio (Tennistavolo Norbello) in semifinale, che mi ha portato allo stremo, annullandogli otto match point. L’aver vinto la semifinale in quel modo lì mi ha permesso di giocarmi con molta più fiducia la finale contro Tommaso Giovannetti (vinta 3-1)”.

“L’unico rammarico deriva dal torneo a squadre: partivamo come detentori del titolo e in finale abbiamo incontrato un Tennistavolo Casamassima che si è espresso veramente al top sia contro di me, sia contro Marco Poma. Ma alla fine anche l’argento mi procura tanta felicità e ne approfitto per fare i complimenti agli altri miei compagni Alexander Evans, Elia Licciardi che ci hanno aiutati dando il loro meglio e ovviamente al tecnico Sandro Poma che ci ha costantemente assistiti durante tutto il torneo”.

“Poi io e Marco ci siamo riscattati nel doppio maschile perché ritenevamo importante avere una reazione sopra le righe. Con i soliti avversari del Casamassima ci siamo ritrovati due set sotto, ma siamo rimasti lucidi e seppur duramente abbiamo ribaltato il risultato. L’importante è stato tenere motivato Marco perché ero certo che ce l’avremmo potuta fare”.

“Con Valentina Roncallo condividiamo la stessa esperienza al Centro Federale di Terni e l’affiatamento non ci manca. In finale, ci siamo ritrovati sotto 0-2, 1-6 contro Martinalli-Barani, e anche in quella circostanza non ho mai perso la fiducia, supportato anche dall’esperienza accumulata disputando tornei all’estero che ti portano a non mollare mai”.

“Insomma anche queste due vittorie mi hanno reso molto felice, c’è mancato poco che realizzassi un poker di ori ma va bene così. I miei prossimi obiettivi sono gli Italiani assoluti; sono anni che mi avvicino sempre alla finale, come l’anno scorso a Cagliari, quando ho perso una semifinale rocambolesca contro Matteo Mutti. Vorrei regalarmi il titolo assoluto che inseguo da un po’”.

Da un campione ad una campionessa il passo è breve: interviene Arianna Barani del Quattro Mori Cagliari, trionfatrice nel singolo femminile: “Parto col dire che sono felicissima di questi Campionati Italiani, i miei ultimi a livello giovanile, e finalmente ho vinto il singolare a cui tenevo veramente tanto perché gli ultimi due anni avevo sempre raggiunto la finale, perdendola sempre. Ho sempre pensato alla rivincita, insomma volevo il titolo e finalmente ci sono riuscita. Ciò è avvenuto grazie alla fantastica società che quest’anno mi ha permesso di fare esperienze incredibili, credendo sempre in me; e ovviamente grazie anche all’allenatore Stefano Curcio che nei tre giorni di gare mi ha sempre incoraggiato e spronato”.

“Oltre al titolo del singolare è arrivato quello nel doppio femminile, insieme a Valentina Roncallo (due vittorie nette in un mini girone da tre ndr) e sono felice anche per questo. Sono dispiaciuta per il doppio misto disputato insieme a Lorenzo Martinalli perché siamo stati ad un passo dal titolo e stessa cosa per la gara a squadre con Rossana Fergiug; anche lì il titolo è sfumato di poco. Concludendo, come ultima prestazione giovanile ho fatto tutte le finali e ne ho vinte 2 su 4: direi che alla fine non è poi così male”.

Tra le dorate di Terni c’è Valentina Roncallo: “Sicuramente dalla città umbra mi rimarranno delle belle impressioni, è stato un campionato italiano proficuo, tre ori e un argento! Un po’ di amarezza c’è, per non essere riuscita a vincere anche l’ultima competizione di singolo che mi avrebbe fatta chiudere in bellezza, però sono sicuramente molto contenta di essere riuscita ad aiutare la mia squadra, Muravera TT, a vincere nella gara a squadre. Anche per i doppi femminile e misto sono soddisfatta di aver raggiunto il mio obbiettivo che era appunto l’oro. In generale quindi una bella esperienza insieme alla squadra e ai coach Francesca Saiu e Nicola Pisanu che mi hanno supportata”!

Tra tutti questi campioni emerge pure il sardo doc Marco Poma da Monserrato: “Il rapporto tra me e Johnny va oltre il Tennistavolo, siamo amici da sempre e lo reputo uno dei miei migliori amici anche se ci vediamo davvero poche volte all’anno”.

“Abbiamo iniziato i Campionati Italiani con la gara a squadre e purtroppo ci siamo dovuti arrendere in finale alla forte Casamassima; è stata una partita piena di emozioni ma loro purtroppo sono stati più bravi di noi e hanno meritato di vincere”.

“Il secondo giorno abbiamo giocato il doppio ed è stato davvero bello vincere di nuovo assieme a Oyebode. In finale, 2-0 sotto, siamo riusciti, con la determinazione, con la lucidità e con la voglia di vincere, a portare a casa il titolo che ci mancava da tanti anni”.

“Con Lisa Bressan, nel doppio misto, mi sono trovato molto bene, siamo riusciti ad andare a medaglia. Abbiamo tentato il tutto per tutto in semifinale ma purtroppo ci siamo dovuti arrendere ai vincitori del titolo Johnny e Valentina”.

“La mia stagione complessivamente è piena di alti e bassi ma si guarda al futuro. Ora mancano poche giornate al termine del campionato e cercherò di dare il meglio di me per portare più punti possibili per la squadra di A2 maschile. Tra poco ci sono gli Italiani seconda categoria e vorrei ottenere la medaglia in singolo anche se so che è davvero dura visto il livello della competizione. Giocherò il doppio maschile assieme ad Alessandro Baciocchi con cui proverò ad andare più in fondo possibile nella competizione”.

Sulle panchine di Tennistavolo Sassari e Marcozzi sedevano i tecnici campidanesi Sandro Poma e Stefano Curcio.

“Ho degli enormi rimpianti – rimarca Alessandro Poma – perché rispetto allo scorso anno si è manifestata una situazione diversa nel torneo a squadre. A partire dalle sfidanti con cui competere per l’aggiudicazione del titolo, tra cui Milano che con una bellissima prestazione siamo riusciti a battere per 3-2, grazie ai due punti di Johnny e alla vittoria decisiva di Marco su Cicchitti. La finale, a differenza dello scorso anno, era immediata, non c’è stato tempo di riflettere su cosa fare e non fare. In più i due titolari del Casamassima, Giordano e Spagnolo, erano un po’ meno forti rispetto a quelli del 2023 e Marco, che sta attraversando un buon momento atletico-tattico, avrebbe potuto batterli entrambi. Ma la sua bella prestazione non è bastata perché il team pugliese era in splendida forma e il mio rammarico è di non aver girato la formazione e di aver utilizzato Marco come n. 3, scelta che ci avrebbe portato al successo. Peccato, perché sarebbe stata una bella ciliegina sulla torta su un finale di periodo giovanile, per quanto riguarda mio figlio, durato parecchi anni. Ciò non toglie che l’argento sia un bel risultato, se lo si aggiunge agli altri ori e al bronzo conquistati dalla nostra scuderia”.

“Relativamente al doppio maschile, era un titolo che mancava, considerato che Johnny e Marco lo vinsero dai giovanissimi fino agli allievi (juniores no per via del covid), e alla fine ce l’hanno fatta dopo un grande recupero dovuto all’innalzamento della qualità delle giocate e dei tatticismi. Ottima anche la prova di Elia Licciardi nell’under 19 che ha passato il girone entrando per la prima volta nella sua vita tra i primi sedici. L’unico dispiacere rimane Lisa Bressan che nel girone ha disputato una splendida gara contro Valentina Roncallo e poi, la concomitanza delle partite, mi ha impedito di seguirla nella gara decisiva per la qualificazione, che purtroppo ha perso”.

Dalla sponda Quattro Mori ecco le riflessioni di Stefano Curcio: “In un girone di quattro squadre abbiamo disputato l’ultima gara col Muravera TT come se fosse una finale. In vantaggio per 2-1, quando è arrivato il momento di chiudere, Arianna Barani non ha sfruttato il match point contro Valentina Roncallo, mentre a Rossana Ferciug, in una condizione non da favorita nel match contro Margherita Cerritelli, non le si poteva chiedere di più. Insomma l’argento va più che bene. Mi spiace però che a causa di un infortunio al piede, Rossana non abbia potuto esprimersi nel singolare e nel doppio, spero che si riprenda il più presto possibile”.

“Sono contento delle prestazioni offerte dagli atleti di Quattro Mori e Marcozzi ma anche dei ragazzi che si allenano costantemente al Centro di Mulinu Becciu come Miriam Carnovale, Alessandro Costa, Marco Poma. Penso che Miriam e Lorenzo abbiano espresso un ottimo gioco, si vedono miglioramenti. Stesso discorso vale per Poma e Costa anche se non hanno mantenuto costante e uniforme l’ottimo livello per tutte e tre le giornate perché in qualche occasione sono stati meno concreti”.

“Non ho parole adeguate che possano interpretare la mia estrema soddisfazione per le prestazioni offerte da Barani e Vallino a cui vanno i miei complimenti. Arianna ha vinto l’under 21 in maniera molto “easy” venendo fuori alla distanza, specie in semifinale e finale, esprimendo un livello nettamente superiore, lasciando le briciole alle avversarie grazie al suo bel gioco maturato grazie anche ad un tasso elevato di concentrazione. Federico ha dominato doppi e singolo, si è liberato da situazioni veramente complicate giocando con una solidità mentale che non avevo visto prima”.

Tra i bronzi under 21 si ritaglia una fetta importante Marco Antonio Cappuccio del Tennistavolo Norbello: “: “Nel singolo credo di aver realizzato un buon risultato considerato che partivo da testa di serie n.5. Però sono del parere che avrei potuto fare meglio se comparo questa prestazione al secondo posto ottenuto nella analoga manifestazione lo scorso anno. Purtroppo, in semifinale, dopo aver recuperato due set a Oyebode, non sono riuscito a dare la stoccata definitiva alla bella, nonostante le tante opportunità avute. Mi dispiace soprattutto di non aver sfruttato al meglio il servizio. L’amaro in bocca rimane perché non mi era mai capitato di vivere una gara di questo tipo e quindi anche di perderla, ma allo stesso tempo mi ritengo soddisfatto perché nel complesso sono state tutte gare molto complicate da gestire, anche a causa di fattori ambientali sfavorevoli”.

“Nel doppio misto, dopo aver passato un turno abbordabile, abbiamo perso dopo una semifinale molto complicata. Ma non avendo mai provato il doppio con Margherita Cerritelli, il risultato non è davvero male. In generale sono soddisfatto e questi risultati mi danno fiducia per i prossimi impegni”.

Puntuale anche l’intervento di Margherita Cerritelli: “È stata una bellissima esperienza prendere queste tre medaglie con la maglia del Muravera, in particolare nella gara a squadre. Per me è stato emozionante aver fatto il punto decisivo sul 2-2 sia nella semifinale, sia nella finale. C’è stato un grande spirito di squadra tra preoccupazioni, ansie ma anche divertimento”.

“Nei doppi con Marco Cappuccio nel misto e Lisa Bressan nel femminile, abbiamo ottenuto due terzi posti, senza averlo mai provato. Sicuramente si poteva fare anche meglio ma abbiamo cercato di dare il massimo”.

L’ultimo contributo del paragrafo è di Lisa Bressan del Tennistavolo Sassari: “Sono felice dei risultati ottenuti e sono molto contenta di essermi scontrata con giocatori forti e preparati. Un grazie anche ai nostri allenatori e alla società che ci hanno seguito durante questi Campionati Italiani”.

 

UNDER 19

 

Anche in questa categoria si parte con l’oro a squadre femminile conquistato dal Muravera TT. Questa volta a dirigere il collettivo c’era Francesca Saiu: “L’idea di replicare il titolo dello scorso anno ci è sempre balenata. Però è stato complesso a causa della presenza di due squadre non facili da superare. Siamo riusciti a vincere grazie al doppio, sempre determinante e anche ad un equilibrio delle forze che ha sopperito ai fisiologici cali patiti o da Miriam Carnovale, o da Nicoletta Criscione. Ma anche Martina Tirrito e Alessandra Stori hanno dato il loro importante apporto, concreto nella prima fase del torneo, morale per tutta la durata delle competizioni”.

“Sono contenta per i metalli raccolti da Miriam, il giusto premio per il lavoro, molto impegnativo, svolto al Centro di via Crespellani a Cagliari. Alla fine di questa bellissima esperienza posso confermare che dietro tanti bei successi c’è un’idea comunitaria, il crederci insieme è fondamentale. Questo giro è andato bene, speriamo di confermarci anche agli Italiani di categoria a Molfetta e poi nelle gare riservate ai più piccoli”.

“Pur sapendo che avremmo potuto fare bene non si è mai certi di nulla finché non arrivano le conferme dai tavoli. Per questo dico che la mia soddisfazione è massima anche perché la concorrenza si è rivelata abbastanza agguerrita. È stato bello tornare a casa con questi ori; sono orgogliosa di tutti i nostri atleti perché nella tre giorni estenuante hanno dimostrato impegno, passione, attaccamento alla maglia, hanno giocato con l’idea di voler fare bene, di andare oltre al risultato personale per il bene della società. Le ringrazio molto per le loro vittorie”.

E di seguito ecco le sensazioni di Miriam Carnovale: “Non è stato facile il percorso per riconfermarci. Quando incontri squadre come il Castel Goffredo che annovera la n. 1 d’Italia Nicole Arlia, capisci che devi affrontare delle autentiche battaglie. Siamo riuscite a gestire al meglio quella semifinale, forse poteva terminare anche prima se non mi fossi fatta recuperare due set di vantaggio proprio da Arlia. In finale, contro il CIATT Prato, altra gara tosta che si è decisa nel doppio, nostro punto di forza visto che poi con Nicoletta abbiamo vinto anche nella apposita competizione; i risultati netti non devono trarre in inganno perché fino all’ultimo match abbiamo sofferto parecchio, soprattutto in finale con De Costanzo e Sereno Regis, ma la lucidità ha aiutato entrambe”.

“Nel doppio misto con Federico Vallino costituiamo un tandem consolidato perché già vincemmo a Rimini nell’under 17 e insieme abbiamo giocato pure gli Europei giovanili. Le uniche asperità le abbiamo incontrate nell’incontro iniziale perché eravamo ancora freddi, e poi in finale soprattutto perché l’avversario maschio Giacomo Allegranza, dotato di palla pesante, si è rivelato difficile da contrastare. Ma noi abbiamo risposto con una tattica consolidata che tendeva a favorire il gioco sui nostri punti di forza”.

“Anche nel singolare non ci sono state partite semplici, anche perché quando affronti avversarie nettamente inferiori ci vuole del tempo per capire come imporsi nel gioco e fare le scelte giuste. Particolare la semifinale con Caterina Angeli che mi aveva battuto nella sfida a squadre: ero un pochino tesa per la grande voglia di riscatto. La partita è stata impostata in maniera perfetta, tatticamente parlando, con colpi e scelte di qualità che mi hanno portato a vincere agevolmente. La finale con Arlia è stata diversa e tosta rispetto alla sfida a squadre con capovolgimenti di fronte dovuti ai continui saliscendi della concentrazione. Ci siamo ritrovate sul 2-2 ma il quinto è sempre un set a sé stante e chi rimane più lucido se lo porta a casa. Sono partita male ma poi ci siamo ritrovate sull’8-8. Le ho annullato due match point. Purtroppo ho commesso due errori che potrebbero risultare banali, ma il dritto è il mio colpo debole. In fin dei conti ho giocato per certi momenti in maniera aggressiva, in altri meno, causa cali mentali; ho cercato di sostenermi e di non perdermi d’animo perché il risultato era apertissimo. Il rammarico della sconfitta, comunque argentea, viene compensato dai tre ori, mi posso ritenere soddisfatta”.

Altro golden boy si è rivelato Federico Vallino: “Questi due giorni di gare sono stati molto intensi; le due gare di doppio: misto e maschile il primo giorno, poi il singolo nel secondo. Quelle del doppio misto e doppio maschile sono state due gare difficili perché in gara erano presenti delle coppie molto competitive. Fortunatamente, in entrambi i casi, siamo riusciti ad esprimere un livello di gioco molto buono e arrivare in fondo per ottenere un grande risultato”.

“La gara di singolo è stata altrettanto impegnativa, se non forse di più. All’inizio ho fatto molta fatica ad esprimermi al meglio e arrivato al tabellone mi sono trovato davanti a delle difficoltà da superare che però mi hanno aiutato ad entrare in forma per le partite successive. La finale è stata molto difficile, io e Giacomo ci conosciamo molto bene e lui sa cosa mi dà fastidio in termini di gioco e durante la partita stava facendo veramente tutto perfetto; io palesavo molta fatica a fare gioco. Forse sul finale, con un po’ di voglia di vincere e di coraggio, sono riuscito ad annullare i due match point del quarto set e arrivare al quinto per poi trovare un po’ di coraggio in più con il rovescio e portare a casa un risultato importante per la mia carriera”.

Due ori e un bronzo li assomma Nicoletta Criscione: “Sono partita con l’idea di fare bene questi italiani, soprattutto a livello mentale. Sia nella gara a squadre, sia nel doppio eravamo teste di serie, ma sapevamo che non era per niente facile. Nella fase a squadre è stata una partita incerta ma ce l’abbiamo fatta. Tutto ciò è stato possibile grazie all’atmosfera che ha coinvolto tutti i componenti; essenziale anche la panchina che ha avuto un ruolo molto importante, specie in finale eravamo molto unite e con tanta voglia di vincere”.

“Le gare di doppio, nonostante avessimo vinto tutte le partite 3-0, sono state molto combattute ma siamo riuscite a sfoderare molta grinta”.

“La gara di singolare è andata come speravo, potevo gestire meglio la semifinale ma nonostante ciò sono felice e soddisfatta in generale per l’intera rassegna. Ringrazio la società che è sempre presente, molto disponibile con noi. Ormai è il secondo anno che gioco a Muravera e sono davvero felice, mi trovo bene, é diventata come una famiglia e c’è una bellissima atmosfera. Ringrazio in particolare Francesca Saiu e Nicola Pisanu che in ogni torneo cercano di dare il massimo per i propri atleti, sia dentro, sia fuori dal campo”.

Interviene il suo compagno di scuderia Alessandro Costa: “Essendo il mio primo titolo Italiano sono veramente contento di questo risultato; era il mio sogno vincere il titolo dei Campionati Italiani giovanili. Molto bello altresì condividere questo momento con Federico Vallino, non me lo aspettavo all’inizio perché non avevamo mai provato il doppio ed era la prima volta che lo facevamo insieme, mi sono trovato molto bene con lui fin dall’inizio, soprattutto perché mi ha dato molta sicurezza”.

“È stato un torneo abbastanza complicato ma partivamo sempre sopra con i set, in finale eravamo 2-1 per noi 9-8 sotto, sia Federico, sia la mia panchina mi stavano dando sicurezza sulla palla che avrei dovuto giocare dopo. Sono riuscito a fare il punto sul servizio “esce non esce” di Matteo Fantoni per il nove pari e alla fine avendo due servizi a favore siamo riusciti a vincere la finale 3-1. Ringrazio infinitamente ancora il mio doppista Federico Vallino, la mia società Muravera Tennistavolo e le persone che sono state in panchina con noi Nicola Pisanu e Stefano Curcio”.

 

PODI SARDI AL TORNEO NAZIONALE PARALIMPICO DI ROMA

 

Buone novelle giungono dalla capitale dove si è tenuto il 2° Torneo Nazionale Paralimpico della stagione. Presso la palestra del Liceo Peano di Roma la Sardegna colleziona tre medaglie. Due le conquista la pongista carrozzata Maria Paola Tolu (Tennistavolo Sassari), di cui un oro nella classe 1-5, battendo per 3-0 (11-3, 11-1, 11-3) Brigida Nigro (Villaggio Tennistavolo Lucca). Poi è d’argento nella classe 3-5 femminile alle spalle di Roberta Galizia (Tennistavolo Don Bosco Varazze).

La nota campionessa nazionale di wheelchair racconta la sua esperienza romana: “Nella categoria esordienti è andata abbastanza bene – conferma Maria Paola Tolu – ero lucida e concentrata, mentre il giorno successivo ho perso il match decisivo al quinto set, disputando quattro partite consecutivamente. Non è stato semplice, ma sono comunque andata fino in fondo con tutto l’impegno e la carica possibile. Roberta Galizia è stata comunque brava e ha raggiunto il gradino più alto del podio, ma non demordo. È stato grazie al coach Guido Spano che son riuscita comunque a restare in partita e a portare a casa un oro e un argento che hanno un gran valore anche interiore per me. Fierissima di portarli in Sardegna al TT Sassari”.

In classe 7 si deve accontentare del bronzo l’ex campione italiano a squadre, il sarrabese Luca Paganelli (Muraverese) che è stato preceduto sul podio da Raimondo Alecci (Tennistavolo Olimpicus) e Roberto Martinelli (Tennistavolo Saronno).

Alla manifestazione ha partecipato anche il classe 11 Federico Cuccu (Muraverese).

 

A1 FEMMINILE: MURAVERA KO IN LOMBARDIA

 

Scontata battuta d’arresto del Muravera TT in A1 femminile che si arrende sul campo della mega capolista Castel Goffredo per 4-0. Il team sarrabese ha schierato Miriam Carnovale, Olga Visnyakova e Valentina Roncallo.

Domenica 10 marzo alle ore 17 si affronteranno il CIATT Prato e il Quattro Mori Cagliari e giovedì 14 alle 17 l’ASV TT Südtirol sarà opposto al Tennistavolo Norbello.

In classifica comanda il TT Castel Goffredo con 18 punti, davanti al TT Südtirol con 10, al Quattro Mori con 8, al CIATT Prato con 7, al Muravera TT con 5 e al TT Norbello con zero. TT Südtirol, Quattro Mori, CIATT Prato e TT Norbello hanno una partita in meno.

 

TUTTO MASTER DALLA A ALLA C

 

Nello scorso fine settimana sono stati protagonisti anche i campionati nazionali e regionali master.

Nella massima serie nazionale (A1/B) era impegnato il Santa Tecla Nulvi con i suoi giocatori Stefano Conconi e Costantino Pilo. Magrissimo il bilancio in seguito alle loro cinque partite distribuite tra il primo concentramento di gennaio a Prato e l’ultimo disputato a Roma dove i due sardi sono stati superati per 3-0 sia dal Tennistavolo Cascina, sia dal CIATT Prato, rispettivamente prima e seconda del girone che parteciperanno ai play off scudetto.

In A2, girone C, il Tennistavolo Guspini chiude la sua esperienza al penultimo posto, a quota 4 punti che gli costa la retrocessione in serie B. Nelle ultime due giornate disputate a Molfetta, il team del medio Campidano, con una doppietta di Riccardo Giulio Lisci e il doppio Lisci-Silvio Dessì ha dapprima sconfitto la Polisportiva Galaxi, ultima a zero punti. Poi nel match salvezza si è arreso per 3-0 al Sorrento.

Nel girone B della serie B era invece impegnato il Guilcier Ghilarza che ha termina la stagione a zero punti. Nel concentramento di Roma la formazione del centro Sardegna ha ceduto alla leader Castello Roma per 3-1 con punto di Briam Mele che è partito assieme ad Alessandro Faedda, mentre non si è presentata l’altra avversaria, la Sestese.

Ultimi fuochi anche in sede regionale con i quattro gironi che dovevano esprimere le quattro semifinaliste che si aggiudicheranno il titolo regionale ma anche l’accesso alla fase nazionale.

Nel girone nord prevale Il Cancello Alghero (forte del suo tre su tre inflitto alle altre tre partecipanti) che nell’ultima gara, il derby tra capoliste con l’Alghero, ha prevalso grazie ai contributi di Carmine Niolu e Christian Mulas. Dall’altra parte della barricata c’erano Salvatore Motzo, Massimiliano Salis e Salvatore Zinchiri. Terzo posto per il Ghilarza Bureco che con Agostino Campanello e Quirico Mura infligge un 3-1 al Master Olbia (Pier Paolo Melis, Antonio Rossi) che così termina ultimo.

Punteggio pieno anche per il TT Guspini, nel girone B, che nelle ultime fatiche pre play off si sbarazza prima del Tennistavolo Decimomannu (gara valevole per il primato) e poi del Paulilatino (unico punto di Nazzaro Pusceddu che ha condiviso l’esperienza con Giuseppe Mellai). Artefici del doppio successo Fabrizio Melis e Massimiliano Broccia. In casa decimese il riscatto che significa piazza d’onore giunge nella sfida successiva contro l’Oristano: il trio Marco Saiu, Marco Verminetti e Italo Fois non commette alcuna sbavatura opposto a Sebastiano Urrai e Emanuele Marras. Nessun punto in classifica per il Guilcier Ghilarza Iskra (Mario Marchi, Adolfo Simbula), sconfitto dal duo oristanese.

Altro girone, altra squadra sempre vincente, il TT Carbonia, che nelle ultime due performances sconfigge la Marcozzi e La Saetta Rossa. Fruttuosi i contributi del terzetto sulcitano formato da Enrico Bianciardi, Marco Ibba e Luciano Macrì. Il team cagliaritano era composto da Marco Marturano e da Giampiero Cabras, quello quartese da Christian Ferro e Francesco Murtas.

La Muraverese domina con quattro successi su quattro il girone D. Nell’ultimo impegno della regular season il tandem Andrea Manis e Marcello Porcu ha prevalso sui quotati marcozziani Giuseppe Rossi, Stefano Sedda e Gianluca De Vita. La Torrellas Master Gialla, vice capolista, ha battuto per 3-1 la Marcozzi e per 3-0 il Monserrato. Dall’ufficio stampa del club capoterrese: “Particolarmente impegnativa è stata la sfida contro i marcozziani, ma nei singolari Celestino Pusceddu e Maurizio Piano sono risultati in ottima giornata e non hanno lasciato scampo agli ospiti: il presidente ha aperto la gara battendo 3-0 Giuseppe Rossi, mentre Maurizio ha superato per 3-0 Stefano Sedda e per 3-1 Giuseppe Lepori. Unica sconfitta capoterrese si è registrata nel doppio, nel quale la coppia Lepori-Devita ha prevalso per 3-1”. Nella gara contro il Monserrato di Alessandro Picciau e Luigi Dessì ancora a segno la premiata ditta Piano-Pusceddu. Paulesi, ultimi a zero punti che perdono pure contro l’ex cenerentola La Saetta Verde di Luciano Oppo e Giordano Sini.