Presenti: Bruno Vespa, Gaetano Quagliarello, Antonio Polito e il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi
Si è svolta a Roma, presso il Ministero della Cultura, la presentazione del Premio Letterario Gioacchino Volpe, indetto dal Comune dell’Aquila, con lo scopo di contribuire a riscoprire e mantenere vivo il ricordo del grande storico e politico italiano originario dell’Aquila e mettere in luce altre due importanti personalità, sempre di origine aquilana, che hanno avuto una rilevanza nel mondo della divulgazione storico-politica e del giornalismo come Panfilo Gentile e Stefano Vespa.
Gioacchino Volpe, di cui proprio oggi ricorre l’anniversario della nascita (16 febbraio 1876), è stato un politico italiano e uno studioso di rilievo nell’ambito della storiografia italiana contemporanea. Panfilo Gentile è stato giornalista, scrittore, politico e attento lettore della partitocrazia, della quale è considerato anche anticipatore in virtù del suo saggio “Democrazie mafiose”, pubblicato nel 1969. Stefano Vespa, fratello minore di Bruno, è stato giornalista di punta per oltre venti anni del quotidiano Il Tempo.
“Con l’istituzione del Premio letterario Gioacchino Volpe, il Comune dell’Aquila intende promuovere l’attività e le opere di scrittori, giornalisti e autori impegnati che hanno contribuito in modo significativo a divulgare e approfondire la nostra storia nel panorama intellettuale nazionale. Una iniziativa che contribuisce a confermare e rafforzare l’importante vocazione culturale della nostra città finalista per la candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2026. Ci riempie di orgoglio, inoltre, che a comporre la giuria del premio siano personalità di eccezione come il presidente Gianni Letta, Gaetano Quagliariello, Antonio Polito, Bruno Vespa, nostro concittadino e fratello maggiore del compianto Stefano cui è dedicata una sezione speciale del premio. Grazie a tutti loro per aver accolto e condiviso il nostro impegno. Questa amministrazione ha lavorato fin dal suo insediamento per valorizzare le aree interne d’Abruzzo, insieme alla storia di grandi personalità che hanno saputo distinguersi rendendo unica la nostra terra” così il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, durante la conferenza.
“Gioacchino Volpe è un capitolo importante nella storiografia italiana che ci ha fatto conoscere come nessun altro il Medioevo, soprattutto nel periodo comunale, che ha costituito il centro delle sue ricerche e dei suoi studi. Sui Comuni d’Italia ha scritto pagine memorabili, dando un contributo importante e originale alla ricostruzione di quel periodo storico. È bello e significativo che sia proprio un Sindaco, il Sindaco del suo comune, L’Aquila, a prendere l’iniziativa di ricordarlo per valorizzarne la figura e l’opera di studioso”, si legge nel messaggio inviato dal presidente della giuria del Premio Volpe, Gianni Letta.
Gaetano Quagliarello, Presidente della Fondazione Magna Carta e membro della giuria del premio, ha sottolineato come Gioacchino Volpe sia stato “uno dei grandi storici dell’età contemporanea. Per affermarlo, non è necessario né condividere le sue idee né le sue tesi. Basta saper apprezzare la qualità dello sforzo per comprendere e interpretare la storia nazionale sin dai suoi fondamenti. A cent’anni dalla pubblicazione della sua opera più importante, che lo contrappose ad altri grandi come Croce e Salvemini, un premio istituito dalla città che gli ha dato i natali, è anche il modo di ricordare quanto il Paese abbia bisogno di letture profonde e lungimiranti”.
Tra i membri della giuria anche l’editorialista del Corriere della Sera Antonio Polito che ha ricordato come Panfilo Gentile appartenga “a quella rara schiera di italiani che possono vantarsi di essere stati, insieme e coerentemente, antifascisti e anticomunisti. Un liberale, insomma. Una delle colonne portanti del Mondo di Pannunzio, la fucina dove è stato distillato il meglio della cultura e del giornalismo politico nel nostro paese. Nel sostegno a De Gasperi e nell’ammirazione di Einaudi, Gentile accompagnò con i suoi articoli la rinascita dell’Italia dopo la guerra, in un’epoca in cui i politici non si proponevano di distruggere, ma di costruire. Il premio intestato dall’Aquila al suo nome sarà dunque un ottimo modo per riflettere sulla nostra storia, non solo tra gli specialisti o nelle accademie, ma coinvolgendo il grande pubblico”.
La sezione del premio al giornalismo emergente è dedicata a Stefano Vespa, fratello di Bruno Vespa, anche lui membro della giuria: “Da antico ammiratore dei miei conterranei Gioacchino Volpe e Panfilo Gentile, sono onorato che una sezione del premio sia dedicata a mio fratello Stefano, che io ho sempre considerato il giornalista più serio della famiglia circondato da una stima generale che si è manifestata prima e dopo la sua scomparsa assai prematura. Il modo migliore per onorarlo è istituire una borsa di studio per un giovane giornalista o un laureando che manifesti particolari capacità nello studio o nel racconto del mondo della sicurezza – ormai elemento dominante dell’interesse pubblico – al quale Stefano si era specializzato negli ultimi anni”.
Alla conferenza erano presenti anche i pronipoti di Goacchino Volpe, Lidia Giannelli e Amedeo Volpe.
Le sezioni del Premio includono: il Premio Gioacchino Volpe per saggi storici, con un premio di 10.000 euro; il Premio Panfilo Gentile per lavori di giornalismo politico, con un premio di 10.000 euro; il Premio Stefano Vespa per giornalismo emergente su temi di sicurezza interna ed internazionale, con una borsa di studio di 20.000 euro.
Con questa iniziativa, l’amministrazione aquilana intende promuovere le attività di autori, scrittori e giornalisti impegnati nell’approfondimento e nella divulgazione di argomenti che possano variare dalla storia all’attualità contemporanea. Un ulteriore tassello che contribuisce a confermare e a rafforzare l’importante vocazione culturale della città dell’Aquila come città candidata a Capitale Italiana Cultura 2026