TOLTO IL VELO AL PROGETTO DI CASA BIANCOROSSA, IL FUTURO DI PALLACANESTRO REGGIANA E DEL MONDO SPORTIVO CITTADINO
Un Capannone alto tre volte il PalaBigi, lungo cinque campi da basket, con una superficie utile interna di 6 mila metri quadri e un’area totale di 11 mila metri quadri: qui è dove sorgerà Casa Biancorossa.
Il progetto, tra i più importanti ed ambiziosi della storia della Pallacanestro Reggiana, è stato presentato nella mattinata odierna da Ruote da Sogno, a seguito della firma dell’accordo preliminare di acquisizione siglato la scorsa settimana.
Casa Biancorossa, come l’ha definita la presidente di Pallacanestro Reggiana Veronica Bartoli, “nasce come un’esigenza, quella di avere delle strutture di proprietà, per poter investire ed avere una visione sul futuro”, ma anche “un contenitore dove riunire sotto lo stesso tetto tutta l’attività, partendo dal minibasket arrivando fino alla prima squadra, dove condividere la stessa mentalità e la stessa identità”.
Ad ospitare Casa Biancorossa sarà il Capannone 15A di Reggiane Parco Innovazione, un’area completamente riqualificata dall’Amministrazione Comunale. Il Sindaco Luca Vecchi ha definito questo progetto “per certi versi visionario, che alza l’asticella ed ha elementi di innovazione ed ambizione di portata europea che ci rendono davvero orgogliosi e per i quali dobbiamo ringraziare la Pallacanestro Reggiana e la sua proprietà”.
Sulla stessa linea anche Giammaria Manghi, in rappresentanza della Regione Emilia-Romagna: “Nascerà sul nostro territorio un impianto che va verso la direzione globale d’innovazione del mondo dello sport: credo che i soci biancorossi, intraprendendo un’esperienza di questo tipo, diano anche un grande segno di continuità e rafforzino una proposta sportiva complessiva che sicuramente dà lustro a Reggio Emilia e alla nostra regione”.
Ad entrare più all’interno delle pieghe del progetto il Direttore Sportivo biancorosso Filippo Barozzi: “Un unicum non solo nazionale, ma europeo. La parola Casa per noi significa identità, un luogo del cuore. Questo è quello che vogliamo che diventi Casa Biancorossa, elevando lo status che questa società va ad ottenere per i nostri asset: il settore giovanile, gli sponsor ed i tifosi. Vogliamo essere inclusivi e non esclusivi, sarebbe un sogno un domani ospitare altre società del territorio, federazioni ed eventi, per creare valore col territorio”.
Il viaggio all’interno di Casa Biancorossa si è poi concluso con le parole dell’Architetto Andrea Oliva, autore del progetto, che ha spiegato nel dettaglio tutto quello che è previsto all’interno dell’area: tre campi regolamentari, il principale con una capienza da 500 spettatori, una zona ristorante/bar, negozi, un centro fisioterapico, una palestra pubblica, gli uffici della società, una sala per convegni ed eventi, ovviamente gli spogliatoi ed una sala pesi privata, il tutto su tre differenti livelli.
Quali i prossimi step? Ad inizio estate le bonifiche territoriali, con l’obiettivo di iniziare i lavori (che hanno una durata stimata in circa 18 mesi) a settembre, in occasione del cinquantennale del Club.