Se le partite durassero solo due quarti, la Luiss Roma avrebbe almeno quattro punti in più. Purtroppo per gli universitari le gare duranto quaranta minuti e, anche dall’Allianz Cloud, devono uscire sconfitti: Milano completa la rimonta, dopo essere stata sotto anche di tredici lunghezze, nel secondo tempo.
La Luiss Roma, senza Fallucca rimasto nella capitale per infortunio, ha giocato una buona partita mettendo in campo grinta e cattiveria oltre a buone percentuali al tiro contro una squadra con ben altri obiettivi di classifica. È vero, non è bastato, ma se si fa un piccolo esercizio mentale, unito ad un salto all’indietro di dieci giorni, non si può dire che la squadra non sia in crescita. L’unica colpa dei viaggianti è stata quella di far rientrare nella contesa una squadra pericolosa come l’Urania, molto superficiale nei primi venticinque minuti, ma che ha giocatori di categoria in grado di rimettere il match sui binari dell’equilibrio.
Il primo quarto la Luiss lo chiude con ottime percentuali al tiro (20-27), con Badmus imprendibile e il giro e tiro di Salvioni che dà dieci punti di vantaggio. Spartito che si ripete anche nella seconda frazione, Badmus inchioda tre stoppate, Legnini segna un long two e Jovovic si fa trovare sempre pronto per il 44-54 dell’intervallo lungo.
Al rientro dagli spogliatoi Milano piazza un paio di canestri che fanno male, con Landi e Potts a guidare l’attacco meneghino, complice un calo di intensità della difesa capitolina: i padroni di casa mettono la freccia per la prima volta al 33’ grazie alla bomba di Montano (80-76). Da quel momento l’Urania non sbaglia più nulla, dando la spallata decisiva a un match che la Luiss aveva in mano fino a dieci minuti prima.
“Probabilmente la miglior partita, o una delle migliori, giocate in questo campionato. Per tre quarti almeno abbiamo fatto la nostra pallacanestro, sparendo negli ultimi dieci minuti – questa l’analisi di coach Andrea Paccariè dalla sala stampa dell’Allianz Cloud-. È calata la nostra intensità difensiva, abbiamo gestito male i tredici punti di vantaggio maturati. Non siamo riusciti a portare a casa una partita che sembrava alla nostra portata. Dispiace molto perché abbiamo dimostrato di essere vivi e all’altezza del campionato almeno per tre quarti. Abbiamo messo in campo un atteggiamento migliore da parte di tutti anche sulle situazioni legate ai rimbalzi”.
Wegreenit Urania Milano – Luiss Roma 102-89 (20-27, 24-27, 25-17, 33-18)
Wegreenit Urania Milano: Aristide Landi 24 (3/7, 4/6), Matteo Montano 18 (1/2, 4/5), Giddy Potts 17 (1/3, 5/9), Giorgio Piunti 15 (4/4, 1/2), Matteo Cavallero 13 (1/1, 3/6), Andrea Amato 7 (1/2, 1/4), Giovanni Severini 4 (2/2, 0/3), Davide Bonacini 4 (2/3, 0/0), Romeo Ciccarelli 0 (0/0, 0/0), Theo Anchisi 0 (0/0, 0/0), Samuele Solimeno 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 18 / 21 – Rimbalzi: 25 5 + 20 (Aristide Landi 7) – Assist: 24 (Andrea Amato 11)
Luiss Roma: Anrijs Miska 17 (5/11, 1/2), Marco Pasqualin 17 (2/4, 2/4), Taiwo Badmus 12 (4/12, 1/2), Valerio Cucci 12 (3/4, 1/2), Domenico D’argenzio 8 (1/2, 2/3), Riccardo Murri 7 (2/6, 1/5), Marco Legnini 5 (1/1, 1/2), Matija Jovovic 4 (2/3, 0/1), Riccardo Salvioni 4 (2/2, 0/0), Francesco Villa 3 (0/1, 1/1), Davide Tolino 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 15 / 18 – Rimbalzi: 32 11 + 21 (Anrijs Miska 8) – Assist: 18 (Marco Pasqualin 5)