Ventisei medaglie tra Europei e Mondiali, trionfo nel Medagliere sia continentale che iridato, certezze che si riaffermano, giovani che prepotentemente avanzano. È stata magica, un concentrato d’emozioni e successi, l’estate italiana 2023 della scherma olimpica, che ha scritto i titoli di coda più belli ed esaltanti che si potessero desiderare su una stagione lunga, intensissima, gratificante. Risultati che valgono “doppio”, perché se da un lato arricchiscono ulteriormente la già lucente bacheca della FIS, dall’altro permettono a tutte le nostre Nazionali d’esser pienamente in corsa, con alcune armi già molto vicine al traguardo, per la Qualifica Olimpica a Parigi 2024.
MILANO, UN MONDIALE DA… 10!
I Campionati del Mondo Assoluti di Milano, ovviamente, hanno rappresentato l’apice delle imprese azzurre. Ben 10 medaglie per l’Italia – una soltanto in meno rispetto al record di tutti i tempi – nella kermesse iridata “in casa”, con vittoria per distacco nel Medagliere per Nazioni: nessun altro Paese è riuscito ad andare in doppia cifra per numero di podi, né a vincere così tanti ori, 4 (accompagnati da 4 argenti e 2 bronzi), risultati che hanno fatto svettare il Tricolore più in alto di tutti sulle pedane del MiCo.
I quattro titoli mondiali sono stati firmati nel fioretto individuale da Alice Volpi al femminile e da Tommaso Marini al maschile, poi dal Dream Team delle fiorettiste (Arianna Errigo, Martina Favaretto, Francesca Palumbo e Alice Volpi) e dalla squadra degli spadisti (Gabriele Cimini, Davide Di Veroli, Andrea Santarelli e Federico Vismara) che ha riportato l’Italia su quel “trono” 30 anni dopo l’ultima volta.
Quattro anche gli argenti conquistati da Davide Di Veroli e Alberta Santuccio nella spada maschile e femminile, dalla fiorettista e neo mamma Arianna Errigo (quattro mesi dopo la nascita dei suoi gemellini) e della squadra delle spadiste (Rossella Fiamingo, Federica Isola, Mara Navarria e Alberta Santuccio). Sono due, infine, le medaglie di bronzo, entrambe al femminile, griffate Martina Favaretto nella tripletta delle ragazze del fioretto e Mara Navarria nella spada.
L’apoteosi mondiale, per l’Italia, è arrivata subito dopo gli Europei da record. In un anomalo “sdoppiamento” di sedi, tra Bulgaria e Polonia, infatti, i Campionati continentali hanno portato complessivamente in dote ben 16 medaglie azzurre, frantumando il record stabilito dodici prima ad Antalya.
EUROPEO INDIVIDUALE SUPER
Indimenticabile il weekend dedicato alle gare individuali di Plovdiv, con la bellezza di 10 podi conquistati in tre giorni. Si sono laureati Campioni d’Europa la fiorettista Martina Batini, lo spadista Davide Di Veroli e il fiorettista Filippo Macchi; poi gli argenti di Martina Favaretto nel fioretto femminile, Federico Vismara nella spada maschile e Mara Navarria nella spada femminile; infine i bronzi delle fiorettiste Alice Volpi e Francesca Palumbo, di Guillaume Bianchi nel fioretto maschile e Martina Criscio nella sciabola femminile. Cronaca e storia, al tempo stesso: da consegnare agli annali, infatti, il podio tutto azzurro nel fioretto femminile, trionfo mai verificatosi in passato (quattro bandiere italiane issate grazie al poker Batini-Favaretto-Volpi-Palumbo), e l’oro di Di Veroli nella spada maschile che a livello individuale mancava da ben 42 anni.
EURO-SQUADRE, TUTTE A MEDAGLIA
L’onda lunga della spedizione bulgara è stata poi cavalcata anche a Cracovia, nelle prove a Squadre svoltesi nell’ambito dei Giochi Europei multi-disciplinari. Sei Squadre in gare, tutte a medaglia alla Tauron Arena. Ancora sugli scudi, con un doppio oro, il fioretto del CT Stefano Cerioni, Campione d’Europa con il team femminile (composto da Martina Batini, Martina Favaretto, Francesca Palumbo e Alice Volpi) e il quartetto maschile (formato da Daniele Garozzo, Alessio Foconi, Tommaso Marini e Filippo Macchi). Ma si sono fatte valere, alla grande, in terra polacca anche la sciabola e la spada, guidate rispettivamente dai Commissari tecnici Nicola Zanotti e Dario Chiadò.
Due argenti per le formazioni degli sciabolatori (Luca Curatoli, Michele Gallo, Luigi Samele e Matteo Neri, con un pensiero speciale per quest’ultimo fermato da un grave infortunio) e delle sciabolatrici (Martina Criscio, Rossella Gregorio, Chiara Mormile ed Eloisa Passaro). Infine, doppio bronzo per la spada con la squadra femminile (Rossella Fiamingo, Federica Isola, Alberta Santuccio e Mara Navarria) e con il team maschile (Davide Di Veroli, Federico Vismara, Andrea Santarelli e Gabriele Cimini).
Da non dimenticare, seppur valida “solo” per i Giochi Europei multi-disciplinari (in cui la scherma azzurra ha dato un contributo importantissimo al trionfo della spedizione Italia Team del CONI), anche il bronzo di Eloisa Passaro nella sciabola femminile individuale.
COPPA DEL MONDO CON 66 PODI
Una pioggia di medaglie, nei massimi appuntamenti del 2023, che non è affatto figlia del caso. Sì, perché a Europei e Mondiali di Qualifica Olimpica la scherma italiana arrivava al tramonto di un’eccellente stagione di Coppa del Mondo Assoluti 2022/2023, in cui gli azzurri sono saliti sul podio ben 66 volte. Nel dettaglio: 32 podi sono arrivati dal fioretto, 19 dalla sciabola e 15 dalla spada.
Spiccano, nel circuito iridato, le 16 vittorie italiane, così suddivise: 4 nel fioretto femminile individuale (Alice Volpi a Belgrado e Parigi, Martina Favaretto al Cairo e Tbilisi); 3 nel fioretto femminile a squadre (a Belgrado, Parigi e Cairo); 2 nel fioretto maschile individuale (Tommaso Marini a Tokyo, Alessio Foconi a Busan); 2 nella spada femminile individuale (Alberta Santuccio a Tallinn, Giulia Rizzi a Vancouver); una a testa nel fioretto maschile a squadre (a Parigi), nella spada femminile a squadre (a Tallinn), nella maschile individuale (Gabriele Cimini a Budapest), nella sciabola maschile individuale (Michele Gallo a Padova) e nella sciabola femminile individuale (Martina Criscio a Orleans).
E non finisce qui: grazie al titolo europeo e all’argento mondiale, infatti, Davide Di Veroli ha conquistato anche la classifica generale della Coppa del Mondo di spada maschile 2022/2023 (a 12 anni di distanza dall’ultima vittoria di uno spadista italiano, Paolo Pizzo). E lo stesso primato è stato conquistato pure dal Dream Team di fioretto femminile.
PARALIMPICI DA APPLAUSI
Sempre a livello assoluto, ha regalato grandi soddisfazioni anche il settore Paralimpico, protagonista dello splendido Europeo dell’autunno 2022 a Varsavia. L’Italia, che di lì a poco avrebbe ritrovato la stella Bebe Vio (tre vittorie in altrettante prove di Coppa del Mondo al momento del rientro, avvenuto a marzo 2023), in Polonia ha vinto ben 14 medaglie, trionfando nella sciabola maschile a squadre (con Edoardo Giordan, Matteo Dei Rossi e Gianmarco Paolucci) e nel fioretto maschile categoria C con Leonardo Rigo. Esaltanti, anche, nei Team Events, gli argenti delle formazioni di fioretto femminile (Andreea Mogos, Loredana Trigilia e Alessia Biagini) e fioretto maschile (Emanuele Lambertini, Matteo Betti, Michele Massa e Marco Cima), e il bronzo della squadra di sciabola femminile (Loredana Trigilia, Rossana Pasquino, Andreea Mogos e Julia Markowska). A livello individuale, ancora, ben 6 argenti: due per Emanuele Lambertini (secondo sia nella spada che nel fioretto categoria A) e per Rossana Pasquino (che ha sfiorato il titolo europeo sia nella sciabola che nella spada categoria B), e poi quelli griffati da Alessia Biagini (fioretto B) e Andreea Mogos (fioretto A); infine i bronzi dei fiorettisti Matteo Betti (categoria A) e Michele Massa (B) e dello sciabolatore Edoardo Giordan (A).
A TERNI CON LA “CARICA” DI MILANO…
Per il Coordinatore del settore paralimpico Dino Meglio, e i Responsabili d’arma Simone Vanni per il fioretto, Francesco Martinelli per la spada e Marco Ciari per la sciabola eccellenti premesse, rafforzate dai risultati ottenuti in Coppa del Mondo e dall’entusiasmo di un gruppo in cui è rientrata una Bebe Vio più desiderosa che mai di continuare a stupire e vincere, in vista del grande appuntamento di ottobre con i Campionati Mondiali Paralimpici Terni 2023.
“Un grande applauso a tutti i nostri atleti protagonisti di questa splendida stagione, olimpici e paralimpici, ai loro tecnici, a tutti gli staff azzurri, alle società, a ogni componente del nostro mondo che ha reso possibile, con un grande lavoro di squadra, quel che siamo stati in grado di vivere e di fare – afferma il Presidente della Federazione Italiana Scherma, Paolo Azzi -. E adesso, il sogno mondiale continua a Terni. È lì che sono ora concentrate tutte le nostre attenzioni. Perché, proprio come accaduto per gli olimpici, tutti i riflettori internazionali saranno ancora una volta puntati sul nostro Paese, in una kermesse che metterà in palio tanto le medaglie iridate quanto punti preziosissimi per i Giochi Paralimpici di Parigi 2024. Gli azzurri, a Milano, hanno già dimostrato di sapere come si fa, con la carica del fattore campo, con la spinta del nostro pubblico di casa“.
E siccome tra scherma olimpica e paralimpica in Italia non c’è differenza…