Nuova operazione di pulizia a Lampedusa
· L’ottava operazione frutto della partnership tra Hyundai e Healthy Seas si è svolta nelle acque che circondano Lampedusa
· Sono stati rimossi materiali da pesca abbandonati, incagliati nei fondali – come una rete di 700 kg – che verranno rigenerati in materiali nuovi e sostenibili
Dopo l’operazione di pulizia a Tossa de Mar (Spagna) che ha dato il via al terzo anno di collaborazione tra Hyundai e Healthy Seas, a fine giugno la partnership si è arricchita di un nuovo progetto nel Mar Mediterraneo, in un percorso da Lampedusa alla Tunisia.
La spedizione si è rivelata una delle più impegnative e gratificanti poiché i sommozzatori – volontari provenienti da cinque paesi – hanno affrontato condizioni di lavoro particolarmente difficili, come la posizione lontana dalle coste e le risorse limitate a bordo. L’operazione è durata otto giorni e si è conclusa il 29 giugno, portando al recupero dai fondali di quasi una tonnellata di materiali da pesca abbandonati. Al centro dell’operazione di pulizia un contesto straordinario: un relitto della Seconda Guerra Mondiale affondato durante la Battaglia dei Convogli, contenete ancora diverse bombe aeree e veicoli. Uno scenario assolutamente non convenzionale per un’operazione di pulizia, ma fondamentale per la tutela dell’ecosistema marino.
Pascal Van Erp, Deputy Director di Healthy Seas e Founder di Ghost Diving, ha spiegato: “I relitti sono un habitat eccellente per la vita marina, perché fungono da barriera e offrono rifugio. Allo stesso tempo sono i siti in cui le reti da pesca si incagliano più facilmente. Si stima che annualmente siano perse o abbandonate circa 640.000 tonnellate di attrezzature da pesca nei mari del mondo, causando sofferenza o morte a milioni di forme di vita marina”.
Questa missione aveva anche lo scopo di documentare come i relitti siano testimonianze storiche e culturali. Raccogliendo oltre 12.000 foto e utilizzando tecniche fotogrammetriche, sono stati creati modelli virtuali in 3D per rendere i relitti accessibili agli scienziati e a un pubblico più vasto.
È stata recuperata anche una rete da 700 kg, che successivamente è stata spostata, per non danneggiare ulteriormente la vita marina e renderla più facilmente avvicinabile dagli altri subacquei. Healthy Seas ha poi condotto un’analisi approfondita del materiale e della trama e successivamente inviato la rete in strutture in grado di recuperarla e rigenerarla.
“Siamo orgogliosi di continuare la partnership con Healthy Seas e di lavorare insieme per promuovere la conservazione dell’ambiente marino”, ha dichiarato Michael Cole, Presidente e CEO di Hyundai Motor Europe. “Grazie agli sforzi congiunti, non solo abbiamo affrontato progetti di pulizia impegnativi, ma anche sensibilizzato le persone sull’importanza della preservazione del patrimonio marino. Hyundai si impegna costantemente per adottare pratiche sostenibili e per favorire il benessere dei nostri mari”.
Seguendo la vision “Progress for humanity”, Hyundai si pone l’obiettivo di creare valore condiviso, costruendo un ecosistema commerciale sostenibile. Questa missione ha ispirato l’ultima iniziativa CSV (Create Shared Value) dell’azienda, “Hyundai Continue”.
“Hyundai Continue” lavora per un futuro sostenibile attraverso tre filoni principali: con “Continue Earth” Hyundai si prende cura del pianeta e combatte il cambiamento climatico; con “Continue Mobility” rende la mobilità più sicura e alla portata di tutti attraverso la tecnologia, e con “Continue Hope” si occupa delle generazioni future, sostenendo la crescita di giovani talenti.