Con ancora nella mente la delusione della sconfitta di poche ore prima, Italia Softball torna in campo nella giornata finale del Gruppo C della XVII Coppa del Mondo di Softball Femminile per affrontare le Filippine nella sfida tra terza e quarta del girone e ottenere il diritto di partecipare alla partita serale contro la perdente del match tra Canada e Giappone.
Una partita per certi versi molto simile a quella che, dipanata tra lunedì e martedì sera, ha visto le Filippine avere ragione delle Azzurre. Anche il risultato è il medesimo, ma a parti invertite: Italia Softball vince 6-5.
Il CT Federico Pizzolini effettua dei cambiamenti rispetto alle partite del girone, spostando Marta Gasparotto nel ruolo d’interbase al posto di Melany Sheldon e inserendo Fabrizia Marrone nel campo esterno prendendo il posto di Laura Vigna. La lanciatrice partente dell’incontro è la destrorsa Alexia Lacatena, partente proprio contro le Filippine lunedì sera (1 punto subito in 3.2 riprese lanciate).
Le Filippine sbloccano il punteggio nel primo attacco, con il singolo del leadoff Ellazar che avanza in seconda base su bunt di sacrificio. Dopo uno strikeout arriva un singolo a destra di Alaiza Talisik per l’1-0, prima che la difesa azzurra chiuda la ripresa con una presa al volo di Marrone.
Italia Softball ha immediatamente l’occasione di pareggiare contro Royevel Palma, riproposta in pedana dopo aver guidato la sua squadra alla vittoria ieri sera, ma la valida da leadoff di Gasparotto non produce punti, con Piancastelli e Barbara che terminano out dopo il bunt di Rotondo.
Il secondo inning di lavoro di Lacatena è più semplice, con tre rapide eliminazioni compreso lo strikeout su Roa per uscire dalla ripresa. Nel turno offensivo azzurro ancora una volta il leadoff dell’inning – Andrea Filler – batte un singolo, ma sul successivo bunt di sacrificio di Cecchetti la difesa filippina effettua l’eliminazione del corridore più avanzato per eliminare Filler. Palma mette strikeout Longhi, mentre Marrone ottiene una base su ball per mantenere vivo l’inning e dare a Giulia Koutsoyanopulos la possibilità di presentarsi in battuta con due corridori in base: l’esterno centro azzurro ringrazia, battendo un fuoricampo al centro per portare l’Italia in vantaggio sul 3-1. La ripresa azzurra continua con la base su ball guadagnata da Gasparotto e il doppio di Rotondo che pone due corridori in posizione punto, ma il forcing si spegne sul successivo campanile alzato da Piancastelli per il terzo out.
Le Filippine impensieriscono le Azzurre con il singolo di Altomonte dopo un lungo turno di battuta e l’errore di tiro di Lacatena sul bunt di Ellazar che pone corridori in seconda e terza base. Un’attenta difesa sulla battuta in diamante di Maguad e la volata appena oltre la terra rossa alzata da Talisik, intervallate dalla base su ball intenzionale ad Hammoude, sembrano sistemare la situazione per l’Italia. La caparbietà delle Filippine, mai dome quando si trovano in situazione di svantaggio, si mostra ancora una volta, con Elsie Dela Torre che batte un singolo a sinistra per impattare l’incontro sul 3-3. Sulla giocata viene eliminata Hammoude sul sacchetto di seconda base per uscire dalla ripresa.
Per il terzo attacco consecutivo l’Italia trova un singolo dal proprio leadoff della ripresa, questa volta a firma di McKenzie Barbara (sostituita da Bartoli come pinch runner) e costruisce il nuovo vantaggio: Bartoli ruba la seconda base e si sposta in terza con il singolo di Cecchetti. A quel punto è Longhi, con un singolo a sinistra, a battere a casa il punto del 4-3, mentre Koutsoyanopulos continua la sua grande partita offensiva con l’RBI del 5-3 dopo la volata di Marrone (autrice però del punto, essendo entrata come temporary runner al posto di Cecchetti). Una rimbalzante di Gasparotto chiude l’inning.
Ancora una volta le Filippine non demordono e aprono la quarta frazione con le valide consecutive di Gabriel (singolo) e Villamin (doppio) su cui Piancastelli arriva a pochi centimetri da una spettacolare presa in tuffo. A questo punto il match, a causa di fulmini in avvicinamento, viene sospesa.
Dopo due ore e mezza di pausa la partita riprende, sempre con Lacatena in pedana di lancio: dopo una presa al volo di Longhi sulla linea di Roa, le Filippine pareggiano con il doppio di Francesca Altomonte. A questo punto l’Italia opta per una sostituzione in pedana, inserendo Alice Nicolini. La lanciatrice in forza a Saronno elimina i primi due battitori affrontati con due rimbalzanti per uscire dalla ripresa.
Anche le Filippine ricominciano in difesa confermando Royevel Palma come lanciatrice, la quale comincia subendo un potente doppio di Alessandra Rotondo. Un bunt di Piancastelli consente al corridore di avanzare in terza base, da dove può correre a casa nel momento in cui Barbara alza una volata presa dal seconda base alcuni passi oltre il diamante.
Sul primo lancio del quinto attacco Nicole Hammoude batte un doppio a sinistra e viene spinta in terza base con bunt di sacrificio. De La Torre alza un innocuo pop in zona di foul, ma un hit by pitch su Gabriel prolunga l’inning. Per uscirne Nicolini deve ricorrere allo strikeout con cui lascia al piatto Reyae Villamin e consentire all’Italia, dopo tre frazioni in cui veniva sempre raggiunta, di mantenere il vantaggio nel punteggio.
Mentre la pioggia torna, in misura lieve, a bagnare il diamante di Castions di Strada, Italia Softball per il quinto inning consecutivo apre il proprio attacco con una valida (singolo di Cecchetti). Il bunt di Longhi per far avanzare il corridore finisce preso al volo, mentre Marrone batte una rimbalzante verso la seconda base su cui la difesa filippina effettua l’out più avanzato, pur non riuscendo a completare il doppio gioco. L’esterno azzurro ruba la seconda base, ma Koutsoyanopulos batte una volata verso destra che consente alle Filippine di non subire punti.
Nicolini ricomincia come aveva terminato la ripresa precedente, con uno strikeout grazie a un cambio di velocità, ma subisce poi di seguito i singoli di Altomonte e di Ellazar. Ad aiutarla ad uscire da una situazione difficile è Andrea Filler: il prima base azzurro cattura al volo la linea di Maguad e può poi toccare il sacchetto per eliminare il corridore, ormai a metà corsia, per un doppio gioco in solitaria.
Le Azzurre hanno l’occasione di incrementare il singolo punto di vantaggio sfruttando la parte alta del lineup che torna in battuta, ma le rimbalzanti di Gasparotto, Rotondo e Barbara sono innocue per Palma, nonostante una base su ball concessa a Piancastelli.
Con un punto di vantaggio da difendere, Nicolini comincia il settimo inning con un duello lungo dieci lanci contro Nicole Hammoude che si risolve con una base su ball. Talisik mette a terra il bunt di sacrificio per spostare la compagna in posizione punto, ma la volata di Dela Torre porta a due il conto degli eliminati. Gabriel batte una rimbalzante verso la terza base, su cui Longhi non difende bene e pone i corridori agli angoli. I fantasmi della serata di martedì vengono però scacciati a breve, Villamin gira il primo lancio che si trasforma in un semplice campanile in campo interno per l’out finale. Italia Softball supera le Filippine 6-5 e conquista il diritto di giocare la partita di ripescaggio contro la perdente del duello tra Canada e Giappone, sempre questa sera.
Nella foto allegata: lo swing di Andrea Filler (credit Ezio Ratti FIBS)